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Il museo civico riapre in versione 2.0

Valente: “Burocrazia assurda, ma ce l’abbiamo fatta”. E le assessore Marchetti e Grillo interpretano le muse.

"La burocrazia spesso è assurda, ma alla fine ce l'abbiamo fatta e possiamo replicare con orgoglio a chi dice che in questa città non si fa mai nulla".

Introdotto dal saluto di Agostino Giglio, presidente della Fondazione Pomarici-Santomasi, così il sindaco Alesio Valente ha raccontato, nel corso della presentazione del progetto esecutivo "Sistema dei musei" presso la sala convegni della Fondazione, la guerra a colpi di carte bollate per la riapertura del museo civico, chiuso ormai da anni.

"Abbiamo rivisto e presentato il progetto, un bando da 600.000 euro – ha dichiarato il primo cittadino - in cui rientrerà la rete museale comprendente anche San Sebastiano e Santa Sofia, con cui intendiamo valorizzare il centro storico. Entro fine anno stanzieremo 20 milioni di euro per le opere pubbliche".

Agli architetti Marco Olmeda e Franco Rondelli, gli esperti di allestimenti museali della Pentagono sas Bologna, è toccato illustrare l'avveniristico progetto di museo multimediale: non solo le classiche vetrine contenenti i reperti archeologici, ma un laboratorio didattico integrato nell'ambiente esterno anche grazie alla rete, con gli elementi tipici del territorio rintracciabili anche attraverso i navigatori satellitari. Un'idea dinamica di valorizzazione del patrimonio storico che Angela Barbanente, assessore regionale all'urbanistica, ha voluto incentivare: "Abbiamo recuperato un finanziamento di Area Vasta che rischiava di andare perduto - ha spiegato l'assessore – ora occorre una rendicontazione tempestiva per completare un progetto moderno che permetterà una migliore fruizione delle bellezze storiche gravinesi". "Un museo non deve essere un luogo di morte e imbalsamazione – ha detto dal canto suo l'assessore comunale alla cultura Laura Marchetti – ma un luogo dove raccontare anche la storia non scritta, quella degli umili, usando i linguaggi del presente e coniugando scienza e scenografia". Ma a quando una apertura definitiva? "Abbiamo ancora solo 200 giorni per rispettare i tempi burocratici", ha precisato Marchetti. Ottimismo anche da parte di Giglio: "Entro l'anno speriamo di poter ridare il museo ai cittadini, anche se occorre ricollocare in esso tutti i reperti che ora sono custoditi a San Sebastiano".

La serata è proseguita con una sorpresa nell'atrio del museo: all'apertura del portone, i visitatori sono stati accolti da un suggestivo e inedito benvenuto teatrale, con alcune giovani attrici che impersonavano le muse, custodi delle arti e delle scienze della mitologia greca. "Guest stars" dell'evento, le assessore Marchetti (autrice dei testi) e Maddalena Grillo. A seguire, una presentazione con accompagnamento musicale della prossima disposizione delle sale del museo civico, ai primi due piani dell'edificio concesso in comodato d'uso dal capitolo cattedrale, mentre al terzo verrà collocato il museo d'arte sacra.
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