
La città
Il parco Robinson nuovamente allo sbando?
Loglisci: “Dobbiamo avere più senso civico”.
Gravina - venerdì 2 gennaio 2015
9.12
Una nuova storia di abbandono per il parco Robinson? Di incuria probabilmente si, almeno stando alle segnalazioni di alcuni cittadini.
"C'era una volta la pineta luogo di romantiche passeggiate di fidanzati, luogo di svago di intere famiglie, dove i bambini potevano giocare nelle aree a loro destinate senza alcun pericolo", scrive un cittadino preoccupato per la malasorte che sarebbe nuovamente toccata al piccolo polmone verde cittadino, "ormai discarica a cielo aperto, ritrovo di vandali e soprattutto toilette per cani".
Il runner, abituale frequentatore della pineta gravinese, lamenta le condizioni di abbandono e degrado del parco che sarebbe costellato, in ogni aiuola e vialetto, da feci canine. Gli animali, liberi di scorrazzare in libertà, pare siano accompagnati da padroni sprovvisti però di sacchetto e paletta utili alla raccolta degli escrementi.
Opinioni rinsaldate dalla testimonianza di un altro gravinese e documentate con delle immagini che mostrano anche i residui di fuochi di bivacco. Neanche troppo lontane le misure d'emergenza prese dal sindaco, Alesio Valente, il quale aveva dichiarato guerra alle deiezioni canine con delle multe più o meno salate, rinforzando inoltre la vigilanza ed il controllo non solo delle strade ma pure dei parchi. "Perché a Gravina non si applica la legge? Che fine hanno fatto i vecchi guardiani che controllavano la pineta e il parco? Che fine hanno fatto gli operatori ecologici?".
Quesiti ai quali risponde, Vito Loglisci, assessore con delega al verde pubblico, bosco, decoro urbano e ambiente. "Innanzitutto queste segnalazioni sono da lodare perché dimostrano un attaccamento alla propria città, ma è importante chiarire alcune cose". Tra le questioni da puntualizzare l'assessore individua un unico comune denominatore, nel senso di civiltà dei cittadini e spiega: "Per quanto riguarda gli escrementi, il problema non può essere sempre rimandato a monte se non matura nella coscienza di ognuno" ed a proposito dell'ordinanza aggiunge, "c'è ed è attiva, sono tantissime le multe fatte in passato e che ancora continuiamo a fare, così come sono molte le segnalazioni che ci giungono. Bisogna tenere presente però che il personale della polizia municipale è stato dimezzato quindi fa quello che può. Gli agenti molto spesso, la mattina vanno a controllare la pineta" e sono di prossima individuazione, tre aree dedicate allo sgambamento per i cani. A proposito del servizio di vigilanza invece, afferma: "Verrà affidato prossimamente, tuttavia è sempre stato previsto solo per il periodo estivo poichè il parco è chiuso d'inverno". E gli operatori ecologici, "raccolgono quello che vedono ovviamente e anche qui torniamo al concetto di senso civico, dobbiamo essere in grado di mantenere pulito un ambiente. Inoltre è stato pubblicato l'appalto per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, anche differenziata e igiene urbana". Ed in ultima battuta ribadisce: "Ci piace tanto andare ad ammirare i borghi medievali ad esempio, complimentandoci con chi riesce a tenerli bene. Appunto, con chi li conserva. Come mai quando torniamo a casa nostra, nel nostro centro storico buttiamo cartacce per terra, pacchetti di sigarette vuoti e immondizie di ogni genere? Noi facciamo quello che possiamo ma deve partire tutto dalla coscienza di ognuno di noi".
"C'era una volta la pineta luogo di romantiche passeggiate di fidanzati, luogo di svago di intere famiglie, dove i bambini potevano giocare nelle aree a loro destinate senza alcun pericolo", scrive un cittadino preoccupato per la malasorte che sarebbe nuovamente toccata al piccolo polmone verde cittadino, "ormai discarica a cielo aperto, ritrovo di vandali e soprattutto toilette per cani".
Il runner, abituale frequentatore della pineta gravinese, lamenta le condizioni di abbandono e degrado del parco che sarebbe costellato, in ogni aiuola e vialetto, da feci canine. Gli animali, liberi di scorrazzare in libertà, pare siano accompagnati da padroni sprovvisti però di sacchetto e paletta utili alla raccolta degli escrementi.
Opinioni rinsaldate dalla testimonianza di un altro gravinese e documentate con delle immagini che mostrano anche i residui di fuochi di bivacco. Neanche troppo lontane le misure d'emergenza prese dal sindaco, Alesio Valente, il quale aveva dichiarato guerra alle deiezioni canine con delle multe più o meno salate, rinforzando inoltre la vigilanza ed il controllo non solo delle strade ma pure dei parchi. "Perché a Gravina non si applica la legge? Che fine hanno fatto i vecchi guardiani che controllavano la pineta e il parco? Che fine hanno fatto gli operatori ecologici?".
Quesiti ai quali risponde, Vito Loglisci, assessore con delega al verde pubblico, bosco, decoro urbano e ambiente. "Innanzitutto queste segnalazioni sono da lodare perché dimostrano un attaccamento alla propria città, ma è importante chiarire alcune cose". Tra le questioni da puntualizzare l'assessore individua un unico comune denominatore, nel senso di civiltà dei cittadini e spiega: "Per quanto riguarda gli escrementi, il problema non può essere sempre rimandato a monte se non matura nella coscienza di ognuno" ed a proposito dell'ordinanza aggiunge, "c'è ed è attiva, sono tantissime le multe fatte in passato e che ancora continuiamo a fare, così come sono molte le segnalazioni che ci giungono. Bisogna tenere presente però che il personale della polizia municipale è stato dimezzato quindi fa quello che può. Gli agenti molto spesso, la mattina vanno a controllare la pineta" e sono di prossima individuazione, tre aree dedicate allo sgambamento per i cani. A proposito del servizio di vigilanza invece, afferma: "Verrà affidato prossimamente, tuttavia è sempre stato previsto solo per il periodo estivo poichè il parco è chiuso d'inverno". E gli operatori ecologici, "raccolgono quello che vedono ovviamente e anche qui torniamo al concetto di senso civico, dobbiamo essere in grado di mantenere pulito un ambiente. Inoltre è stato pubblicato l'appalto per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, anche differenziata e igiene urbana". Ed in ultima battuta ribadisce: "Ci piace tanto andare ad ammirare i borghi medievali ad esempio, complimentandoci con chi riesce a tenerli bene. Appunto, con chi li conserva. Come mai quando torniamo a casa nostra, nel nostro centro storico buttiamo cartacce per terra, pacchetti di sigarette vuoti e immondizie di ogni genere? Noi facciamo quello che possiamo ma deve partire tutto dalla coscienza di ognuno di noi".