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Associazioni
Imu agricola: Laboratorio Democratico chiede un consiglio monotematico
“Se ne discuta in consiglio comunale e si invii richiesta all’ANCI”
Gravina - venerdì 27 febbraio 2015
9.19
Non può e non deve considerarsi chiusa la questione dell'I.M.U. sui terreni agricoli.
Un appello puntuale arriva dalla sezione gravinese del Laboratorio Democratico, un costola del Pd inaugurata a fine dello scorso anno, che invita l'amministrazione comunale a non abbassare la guardia sulle conseguenze che la stangata potrebbe arrecare alla comunità locale e soprattutto agli agricoltori a cui il nuovo balzello è destinato.
L'incontro tenutosi ad inizio febbraio tra Comune e associazioni di categoria ha confermato l'aliquota base pari allo 0,76 per mille e applicato una tolleranza sulla scadenza imposta dal Governo per il 10 febbraio, poichè saranno considerati pervenuti in tempo anche i pagamenti effettuati entro il 25 marzo.
"La nostra amministrazione, per quanto tenuta ad applicare la predetta imposta", si legge nella nota firmata dal coordinatore del Laboratorio Democratico, Donato Cilifrese, "non può non essere sensibile alle esigenze di parte della nostra comunità che, in ragione della perdurante crisi economica andrebbe sostenuta con misure concrete e non vessata da un provvedimento sulla cui legittimità è lecito esprimere più di un dubbio". Consapevoli della pecca, imputabile al Governo nazionale, "di aver lasciato sole le amministrazioni locali ad affrontare il difficile ruolo di esattori in un momento critico", gli attivisti sono dell'opinione che non tutto sia perduto e che ci sia ancora tempo per dire " No all'Imu sui terreni agricoli".
Di qui la richiesta inoltrata al primo cittadino di inoltrare al più presto una richiesta all'ANCI per meglio spiegare la posizione assunta dal Comune in merito alla problematica IMU, "così da rafforzare un'azione mirata alla tutela dei cittadini, in maniera chiara e decisa condividendo la linea assunta dall'Anci.
Inoltre, gli atti visti di Laboratorio democratico propongono di portare la discussione in consiglio comunale, per valutare e approvare la richiesta definitiva di annullamento dell'imposta e l'annullamento delle more in caso di ritardo nel pagamento".
Nulla di nuovo. Già altri comuni della provincia barese hanno intrapreso questa strada, segnalano dal laboratorio, da dove arriva lo sprono al confronto produttivo con altre amministrazione limitrofe al fine di condividere un'azione comune e mirata verso un unico obiettivo comune.
Un appello puntuale arriva dalla sezione gravinese del Laboratorio Democratico, un costola del Pd inaugurata a fine dello scorso anno, che invita l'amministrazione comunale a non abbassare la guardia sulle conseguenze che la stangata potrebbe arrecare alla comunità locale e soprattutto agli agricoltori a cui il nuovo balzello è destinato.
L'incontro tenutosi ad inizio febbraio tra Comune e associazioni di categoria ha confermato l'aliquota base pari allo 0,76 per mille e applicato una tolleranza sulla scadenza imposta dal Governo per il 10 febbraio, poichè saranno considerati pervenuti in tempo anche i pagamenti effettuati entro il 25 marzo.
"La nostra amministrazione, per quanto tenuta ad applicare la predetta imposta", si legge nella nota firmata dal coordinatore del Laboratorio Democratico, Donato Cilifrese, "non può non essere sensibile alle esigenze di parte della nostra comunità che, in ragione della perdurante crisi economica andrebbe sostenuta con misure concrete e non vessata da un provvedimento sulla cui legittimità è lecito esprimere più di un dubbio". Consapevoli della pecca, imputabile al Governo nazionale, "di aver lasciato sole le amministrazioni locali ad affrontare il difficile ruolo di esattori in un momento critico", gli attivisti sono dell'opinione che non tutto sia perduto e che ci sia ancora tempo per dire " No all'Imu sui terreni agricoli".
Di qui la richiesta inoltrata al primo cittadino di inoltrare al più presto una richiesta all'ANCI per meglio spiegare la posizione assunta dal Comune in merito alla problematica IMU, "così da rafforzare un'azione mirata alla tutela dei cittadini, in maniera chiara e decisa condividendo la linea assunta dall'Anci.
Inoltre, gli atti visti di Laboratorio democratico propongono di portare la discussione in consiglio comunale, per valutare e approvare la richiesta definitiva di annullamento dell'imposta e l'annullamento delle more in caso di ritardo nel pagamento".
Nulla di nuovo. Già altri comuni della provincia barese hanno intrapreso questa strada, segnalano dal laboratorio, da dove arriva lo sprono al confronto produttivo con altre amministrazione limitrofe al fine di condividere un'azione comune e mirata verso un unico obiettivo comune.