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Interramento binari, dibattito aperto

Maggioranza e opposizione a confronto

Sull'interramento dei binari ferroviari serrato confronto tra maggioranza e opposizione. Maria Conca e Giacinto Lagreca pungolano l'amministrazione, rea a loro dire di aver promesso e non mantenuto l'eliminazione dei binari dal centro abitato, così da rendere pienamente visibile la facciata della chiesa della Madonna delle Grazie e ricongiungere le parti della città spaccata in due dalla tratta ferroviaria.

A sollecitare una risposta da parte dell'amministrazione, il consigliere dei Cittadini Gravinesi Maria Conca, che ha sottolineato come il sindaco abbia inserito l'intervento di interramento come prioritario nel suo programma elettorale. Un progetto presente anche nel programma della lista civica Cittadini Gravinesi, "adesso- chiede Maria Conca- vorrei sapere a che punto è quella idea?"- ha detto la consigliera, comunicando che sull'argomento è stata sollecitata da diversi cittadini, consigliando al sindaco di interfacciarsi con la Regione Puglia e la città Metropolitana di Bari e intraprendere ogni iniziativa possibile, perché qualche settimana fa la Regione Puglia ha ottenuto 400 miliardi dal portafogli di coesione destinato alle infrastrutture e ulteriori 600 miliardi del fondo Pnrr. "Da via Indipendenza in su c'è una città a parte e il futuro è quello di interrare i binari". Ha concluso Conca.

A rispondere è il sindaco Fedele Lagreca in persona che ha comunicato come proprio nella scorsa settimana ci sia stato un incontro.
"Sull'interramento dei binari stiamo lavorando e speriamo di ottenere un risultato" - ha detto Lagreca. "Abbiamo messo a bilancio dei fondi per la progettazione" - ha aggiunto il primo cittadino, che ha passato poi la parola all'assessore Leo Vicino, il quale ha ricordato come già nello scorso bilancio di previsione siano stati destinati dei fondi per lo studio di fattibilità circa la possibilità di interrare i binari o spostare il casello. Nel frattempo ci sono stati degli incontri con le autorità competenti come Ferrovie Appulo-lucane e la Rete delle Ferrovie Italiane.

"La cosa che ci è stata detta da entrambi gli enti è di presentarci con uno studio di fattibilità" - ha detto Vicino, che ha aggiunto: "Questo ci ha portato a contattare tecnici specializzati e adesso gli uffici stanno lavorando per affidare la redazione dello studio di fattibilità, entro la fine dell'anno per tornare dalle autorità competenti e capire quali risorse si possono attrarre".

Le ipotesi in campo sono tre: l'interramento totale della ferrovia per un Km e 900 metri (dalla stazione Fal fino alla zona Pip); una seconda ipotesi che prevede un interramento parziale che sbloccherebbe l'area antistante la Madonna delle Grazie e una terza ipotesi che prevederebbe uno spostamento della stazione nei pressi della zona artigianale, consentendo a Via Punzi e via Giardini di collegarsi alle zone adesso oltre la ferrovia. "Siamo in una fase embrionale. C'è un progetto di massima che va messo su carta e poi presentato a Fal e Rfi e dopo al Ministero che sarà colui che dovrà mettere le finanze". E dunque in buona sostanza la scelta su una delle tre ipotesi dipende dai fondi che l'amministrazione riuscirà a reperire.

Un intervento da "mission Impossible" lo ha definito Giacinto Lagreca che ha calcato la mano. "Quando si fanno le promesse in campagna elettorale e a distanza di due anni non abbiamo nemmeno un progetto di fattibilità vuol dire che stiamo parlando del nulla" - ha sottolineato il consigliere di opposizione.
"La mia campagna elettorale non è stata fatta di slogan e tutti i punti portati nel programma, condiviso e sottoscritto da tutti i consiglieri, sono stati fatti" - ha affermato il sindaco. "E' facile puntare il dito"- ha concluso il primo cittadino, ricordando che con tutti i fondi che ci sono a disposizione, il momento potrebbe essere propizio per riuscire ad ottenere il finanziamento dell'opera.
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