
Associazioni
L'associazione "Benedetto XIII" denuncia il degrado dell'area di San Michele delle Grotte
L'appello alle istituzioni per non dimenticare il passato. “Il cuore gronda sangue”
Gravina - sabato 22 ottobre 2011
11.48
Tante le vicissitudini che da inizio estate hanno visto come protagonista l'area di San Michele delle Grotte. Era fine aprile quando la zona veniva ripulita dall'associazione Orgoglio Gravinese in collaborazione con le aziende interpellate dal Comune quali la Gielle e la Tradeco. La zona, veniva, cos' rimessa in sesto per l'occasione della festa di San Michele Arcangelo che cadeva l'8 maggio, data in cui l'area si vestiva a festa. Tanto lavoro che, però, di lì a qualche mese di distanza, veniva reso vano a causa di vandali che avevano divelto la cancellata di San Michele delle Grotte.
A distanza di ben 5 mesi, la redazione si ritrova nuovamente a scrivere sul luogo interessato per la situazione peggiorata con il passare del tempo. Purtroppo, quello che era un importante sito di riferimento per i turisti, rischia di non esserlo più se non intervengono le autorità competenti e se non viene aumentata la vigilanza.
"Ogni visitatore di Santa Maria degli Angeli e di San Michele delle grotte, prima di manifestare il proprio incanto davanti alla magica bellezza di quanto gli si offre agli occhi, denuncia l'inciviltà, l'irresponsabilità, l'inconsapevolezza e l'insensibilità di una intera città che indifferente assiste al degrado materiale e morale di luoghi sacri. Soprattutto richiama l'assenza delle istituzioni, certamente preoccupate e impegnate in compiti più gravosi. Restiamo ammutoliti, scornati e sconcertati" – questa la denuncia dell'associazione Benedetto XIII che su incarico del Capitolo cattedrale gestisce sotto l'aspetto turistico-promozionale, i luoghi di culto artisticamente e culturalmente più interessanti della città e che è desolata nel constatare il degrado dell'area in questione.
"Possibile che non ci sia un operatore con il compito di ripulire, di tanto in tanto, lo sfacelo rovinoso provocato da giovani abbandonati a se stessi in Via Fontana la Stella e sul ponte ancora simbolo significativo della nostra città? Possibile che nessuno si accorga delle gravi deturpazioni sul selciato e sui parapetti del ponte e dei pericolosissimi cocci di bottiglie vitree? Possibile intestardirsi ancora a conservare quella recinzione e quel cancello, che anche ad un leggero soffio di vento entrano in crisi, per salvaguardare la chiesa grotta di San Michele?" – aggiunge Piero Amendolara, presidente dell'associazione.
"Per chi lo avesse dimenticato: San Michele resta la più importante e la più richiesta attrazione della nostra città al pari del Museo "Pomarici - Santomasi". A quei pochi ed incoscienti cittadini, sempre attenti e sensibili al fascino di questa terra e alla conservazione di tanti beni, il cuore gronda sangue. Si fa oltraggio, si fa offesa ai nostri antenati e alla nostra storia presente e futura. Si fa appello a tutti i cittadini, Enti e istituzioni cittadine, forze dell'ordine affinché mettano insieme i frammenti di una città che muore lentamente. In fondo è la storia di tutti." – conclude Amendolara che ci ha anche fornito foto dell'attuale stato in cui versa.
A distanza di ben 5 mesi, la redazione si ritrova nuovamente a scrivere sul luogo interessato per la situazione peggiorata con il passare del tempo. Purtroppo, quello che era un importante sito di riferimento per i turisti, rischia di non esserlo più se non intervengono le autorità competenti e se non viene aumentata la vigilanza.
"Ogni visitatore di Santa Maria degli Angeli e di San Michele delle grotte, prima di manifestare il proprio incanto davanti alla magica bellezza di quanto gli si offre agli occhi, denuncia l'inciviltà, l'irresponsabilità, l'inconsapevolezza e l'insensibilità di una intera città che indifferente assiste al degrado materiale e morale di luoghi sacri. Soprattutto richiama l'assenza delle istituzioni, certamente preoccupate e impegnate in compiti più gravosi. Restiamo ammutoliti, scornati e sconcertati" – questa la denuncia dell'associazione Benedetto XIII che su incarico del Capitolo cattedrale gestisce sotto l'aspetto turistico-promozionale, i luoghi di culto artisticamente e culturalmente più interessanti della città e che è desolata nel constatare il degrado dell'area in questione.
"Possibile che non ci sia un operatore con il compito di ripulire, di tanto in tanto, lo sfacelo rovinoso provocato da giovani abbandonati a se stessi in Via Fontana la Stella e sul ponte ancora simbolo significativo della nostra città? Possibile che nessuno si accorga delle gravi deturpazioni sul selciato e sui parapetti del ponte e dei pericolosissimi cocci di bottiglie vitree? Possibile intestardirsi ancora a conservare quella recinzione e quel cancello, che anche ad un leggero soffio di vento entrano in crisi, per salvaguardare la chiesa grotta di San Michele?" – aggiunge Piero Amendolara, presidente dell'associazione.
"Per chi lo avesse dimenticato: San Michele resta la più importante e la più richiesta attrazione della nostra città al pari del Museo "Pomarici - Santomasi". A quei pochi ed incoscienti cittadini, sempre attenti e sensibili al fascino di questa terra e alla conservazione di tanti beni, il cuore gronda sangue. Si fa oltraggio, si fa offesa ai nostri antenati e alla nostra storia presente e futura. Si fa appello a tutti i cittadini, Enti e istituzioni cittadine, forze dell'ordine affinché mettano insieme i frammenti di una città che muore lentamente. In fondo è la storia di tutti." – conclude Amendolara che ci ha anche fornito foto dell'attuale stato in cui versa.