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Scuola e Università
Gli alunni della "Nunzio Ingannamorte" contro il bullismo
Premiati nel bando #ScelgoIo, con un tutorial digitale che delinea il "Cyberbullo"
Gravina - martedì 24 maggio 2016
11.50
Anche l'Istituto Comprensivo "Nunzio Ingannamorte" di Gravina non perde occasione per eccellere: la classe 3^ A, accompagnata dalla professoressa Rosa Paternoster, si è classificata tra i vincitori del bando di scrittura creativa, arti visive e multimediali #ScelgoIo, promosso dal Ministero dell'Istruzione e curato dall'Associazione "Cuore e Parole Onlus", nell'ambito della 4^ tappa targata #GenerazioniConnesse, progetto per la sicurezza digitale dei minori co-finanziato dalla Commissione Europea, il cui slogan è "Riconnetti la tua vita!".
La classe – composta da Derosa Francesca, Dilillo Michela, Dimattia Valentina, Tenerelli Mariuccia, Visci Alessia, Carulli Nicola, Raguso Francesco, Silvestri Domenico con i professori Paternoster Rosa e Andrea Cicolecchia – ha presentato il lavoro targato "Voi ridete? Noi no! Generazionalmente e correttamente connessi!", un tutorial digitale che contiene un dizionario e un identikit del cyberbullo: narrazioni, testimonianze, video, bibliografie, canzone rap, insieme ad una rassegna di soluzioni e di contatti in caso di pericolo, articolati in maniera semplice e accessibile, ma allo stesso tempo molto originale ed accattivante, frutto del lavoro di squadra di queste menti creative.
La premiazione si è tenuta nella mattinata di Mercoledì 18 Maggio presso il Liceo "Enrico Fermi" di Bari, alla quale era presente Pinuccio di "Striscia la notizia", e ad assegnare i premi alle scuole delle province di Bari, Lecce, Taranto, Foggia e Campobasso, sono state la Dott.ssa Paola Brodoloni, fondatrice di "Cuore e Parole", e la Dott.ssa Diana dell'Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia.bNel corso della mattinata i ragazzi hanno avuto l'opportunità di confrontarsi con esperti della Polizia postale e delle comunicazioni e di "Cuore e Parole Onlus" su tematiche molto attuali e reali quali il cyberbullismo, gli adescamenti online e la dipendenza dai social network.
Orgogliosa del traguardo raggiunto dai suoi alunni, anche la Dirigente dell'Istituto Comprensivo "Ingannamorte", Angela Amendola, che ha espresso il proprio consenso sulla finalità educativa di quanto è stato realizzato, poiché ha permesso ai ragazzi di accostarsi ad una tematica forte e comune tra gli adolescenti, rendendoli consapevoli dei rischi e, soprattutto, più maturi.
La classe – composta da Derosa Francesca, Dilillo Michela, Dimattia Valentina, Tenerelli Mariuccia, Visci Alessia, Carulli Nicola, Raguso Francesco, Silvestri Domenico con i professori Paternoster Rosa e Andrea Cicolecchia – ha presentato il lavoro targato "Voi ridete? Noi no! Generazionalmente e correttamente connessi!", un tutorial digitale che contiene un dizionario e un identikit del cyberbullo: narrazioni, testimonianze, video, bibliografie, canzone rap, insieme ad una rassegna di soluzioni e di contatti in caso di pericolo, articolati in maniera semplice e accessibile, ma allo stesso tempo molto originale ed accattivante, frutto del lavoro di squadra di queste menti creative.
La premiazione si è tenuta nella mattinata di Mercoledì 18 Maggio presso il Liceo "Enrico Fermi" di Bari, alla quale era presente Pinuccio di "Striscia la notizia", e ad assegnare i premi alle scuole delle province di Bari, Lecce, Taranto, Foggia e Campobasso, sono state la Dott.ssa Paola Brodoloni, fondatrice di "Cuore e Parole", e la Dott.ssa Diana dell'Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia.bNel corso della mattinata i ragazzi hanno avuto l'opportunità di confrontarsi con esperti della Polizia postale e delle comunicazioni e di "Cuore e Parole Onlus" su tematiche molto attuali e reali quali il cyberbullismo, gli adescamenti online e la dipendenza dai social network.
Orgogliosa del traguardo raggiunto dai suoi alunni, anche la Dirigente dell'Istituto Comprensivo "Ingannamorte", Angela Amendola, che ha espresso il proprio consenso sulla finalità educativa di quanto è stato realizzato, poiché ha permesso ai ragazzi di accostarsi ad una tematica forte e comune tra gli adolescenti, rendendoli consapevoli dei rischi e, soprattutto, più maturi.