salvatore debenedictis
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Palazzo di città

L'imprenditore Debenedictis è incompatibile con la carica di consigliere comunale?

Lui risponde: "Resto al mio posto"

Salvatore Debenedictis è incompatibile con la carica di consigliere comunale?

L'avvocato Sergio Casareale né è convinto tanto che il 2 dicembre ha presentato una nota formale a palazzo di città e indirizzata anche al prefetto di Bari, secondo cui il consigliere Debenedictis, in qualità di legale rappresentante della "Caporale srl" è incompatibile con il suo ruolo all'interno dell'assise comunale a seguito di una "lite pendente nei confronti del medesimo Ente".
La questione a cui Casareale si riferisce è tutta riassunta nel ricorso presentato dalla "Caporale srl" ad ottobre 2013 contro i deliberati dell'ufficio tecnico comunale che hanno imposto prima la sospensione dei lavori e dopo l'abbattimento dell'ultimo piano di un edificio edificato in via Giuseppe Di Vittorio proprio dall'impresa del consigliere.

Una lunga storia fatta di progetti e sanatorie. Di accelerate e retromarce, tanto da parte dell'impresa quanto dallo stesso ufficio tecnico comunale. La disputa nei prossimi giorni finirà dinanzi ad un giudice e per questo Casareale ribadisce che " per rispetto alle prescrizioni di legge, si provveda a rimuovere la predetta causa di incompatibilità ovvero, in caso di persistenza, a voler dichiarare decaduto il consigliere Debenedictis dalla carica pubblica".
Il consigliere, contattato telefonicamente, dice di non aver ricevuto nessuna comunicazione in merito ad una sua presunta incompatibilità tra il ruolo rivestito all'interno della sua azienda e la carica pubblica, tuttavia si dice pronto " a dimettermi dalla carica di amministratore della società qual ora i due ruoli dovessero risultare inconciliabili".

"Non intendo – continua Debededictis- fare nemmeno un passo indietro tanto in consiglio comunale quanto dinanzi la Tar poiché sono intenzionato a dimostrare che sono una persona per bene e un cittadino onesto. Dunque non sono io che devo fare passi indietro".
L'imprenditore ribadisce quanto aveva già detto mesi addietro a Grainalife: "Devono spiegarmi perché se il progetto non era conforme alle regole, non è stato bloccato prima dell'avvio dei lavori. Perché mi hanno dato la possibilità di lavorare con la formula del silenzio assenso? Pretendo delle risposte da parte die tecnici comunali e per questo, poichè sono convinto di aver rispettato tutte le norme, continuerò a difendermi in tribunale".

Intanto resta al suo posto, al primo banco in seconda fila. Alla destra della giunta "per continuare a fare opposizione e lavorare per lo sviluppo e il bene della città".
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