
La città
La campagna antincendio parte dai privati
Indagine esplorativa per vedette ed autisti.
Gravina - lunedì 1 giugno 2015
13.39
La campagna antincendio parte dalla ricerca delle aziende a cui affidare il servizio. Angeli verdi, per custodire il Sic Difesa Grande.
Cercansi quindi le aziende che dovranno gestire "sorveglianti forestali da adibire a vedette ed autisti", per ottemperare al servizio di "Vigilanza antincendio delle aree del bosco Difesa Grande". Considerata l'urgenza, in quanto il periodo ritenuto ad alto rischio (dal 15 giugno al 15 settembre) è quasi agli sgoccioli, Palazzo di Città indice una "indagine esplorativa". La gara ufficiosa consiste nel rendere nota l'intenzione di procedere all'affidamento per un determinato lavoro, fornitura o servizio, invitando così gli operatori in possesso dei requisiti indicati a presentare la propria offerta. Responsabile unico del procedimento è Nicola Cicolecchia, capitano del corpo di polizia Municipale. Il servizio dovrà essere svolto, presumibilmente, durante il periodo che va dal 25 Giugno 2015 al 20 Settembre 2015 per un importo complessivo di 90.000 euro a cui il Municipio farà fronte con i proprio fondi. Alla gara potranno partecipare tutte le imprese, singole o associate, che dimostreranno di avere tutti i requisiti per l'espletamento del servizio. La gara sarà affidata anche in presenza di una sola offerta, secondo la proposta economica più vantaggiosa. Occorrerà aspettare la pubblicazione ufficiale del bando per capire i tempi per la presentazione delle proposte.
Brucia ancora la ferita al polmone verde gravinese ed a tutelarlo arriva pure la normativa regionale. Su precisa indicazione del decreto n. 46 del 2 aprile 2015, in tutte le aree boscate, cespugliate, arborate e a pascolo della Puglia vigono numerosi divieti assoluti. Al fine di scongiurare gli incidenti, non è consentito accendere fuochi o svolgere delle attività ritenute pericolose in prossimità delle aree boschive; non si può transitare o sostare con autoveicoli sulle strade non asfaltate all'interno di aree verdi, o ancora transitare con mezzi motorizzati fuori dalle strade statali, provinciali, comunali, private e vicinali, gravate dai servizi di pubblico passaggio. Tantomeno è consentito l'abbandono di rifiuti nei boschi e in discariche abusive. A tutto questo si aggiunge il divieto di bruciare stoppie, residui vegetali e vegetazione spontanea su terreni incolti e a riposo con l'obbligo, per gli agricoltori, di realizzare delle fasce protettive di almeno 15 metri.
Pene salate, sino a 10.329 euro per i trasgressori, sui quali pende il divieto assoluto di appiccare incendi alle stoppie dal 15 giugno al 15 settembre.
Cercansi quindi le aziende che dovranno gestire "sorveglianti forestali da adibire a vedette ed autisti", per ottemperare al servizio di "Vigilanza antincendio delle aree del bosco Difesa Grande". Considerata l'urgenza, in quanto il periodo ritenuto ad alto rischio (dal 15 giugno al 15 settembre) è quasi agli sgoccioli, Palazzo di Città indice una "indagine esplorativa". La gara ufficiosa consiste nel rendere nota l'intenzione di procedere all'affidamento per un determinato lavoro, fornitura o servizio, invitando così gli operatori in possesso dei requisiti indicati a presentare la propria offerta. Responsabile unico del procedimento è Nicola Cicolecchia, capitano del corpo di polizia Municipale. Il servizio dovrà essere svolto, presumibilmente, durante il periodo che va dal 25 Giugno 2015 al 20 Settembre 2015 per un importo complessivo di 90.000 euro a cui il Municipio farà fronte con i proprio fondi. Alla gara potranno partecipare tutte le imprese, singole o associate, che dimostreranno di avere tutti i requisiti per l'espletamento del servizio. La gara sarà affidata anche in presenza di una sola offerta, secondo la proposta economica più vantaggiosa. Occorrerà aspettare la pubblicazione ufficiale del bando per capire i tempi per la presentazione delle proposte.
Brucia ancora la ferita al polmone verde gravinese ed a tutelarlo arriva pure la normativa regionale. Su precisa indicazione del decreto n. 46 del 2 aprile 2015, in tutte le aree boscate, cespugliate, arborate e a pascolo della Puglia vigono numerosi divieti assoluti. Al fine di scongiurare gli incidenti, non è consentito accendere fuochi o svolgere delle attività ritenute pericolose in prossimità delle aree boschive; non si può transitare o sostare con autoveicoli sulle strade non asfaltate all'interno di aree verdi, o ancora transitare con mezzi motorizzati fuori dalle strade statali, provinciali, comunali, private e vicinali, gravate dai servizi di pubblico passaggio. Tantomeno è consentito l'abbandono di rifiuti nei boschi e in discariche abusive. A tutto questo si aggiunge il divieto di bruciare stoppie, residui vegetali e vegetazione spontanea su terreni incolti e a riposo con l'obbligo, per gli agricoltori, di realizzare delle fasce protettive di almeno 15 metri.
Pene salate, sino a 10.329 euro per i trasgressori, sui quali pende il divieto assoluto di appiccare incendi alle stoppie dal 15 giugno al 15 settembre.