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La Puglia vicina alle vittime del terremoto

Messaggi di solidarietà e speranza da tutta la Regione

Sono passate poco più di 24 ore dalla forte scossa di terremoto di magnitudo 6.0, che ha colpito il cuore dell'Italia, lasciando dietro di sé città rase al suolo, panico, morte e disperazione.

"Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto, Posta, Pescara del Tronto, comuni dell'epicentro delle scosse sismiche e altri piccoli paesi, resteranno purtroppo impressi nella nostra memoria" ha affermato il consigliere regionale Cosimo Borraccino, Presidente II Commissione (Affari Generali e Personale) della Regione Puglia. Un'amara verità a cui fa eco il pensiero del vicepresidente del Consiglio della Regione Puglia, Peppino Longo: "Ancora una volta l'Italia piange vittime innocenti della furia della natura. Mi unisco alle parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella affinché al momento del dolore si unisca immediatamente quello della responsabilità dell'intero Paese. Tutta l'Italia, da Nord a Sud deve fare sentire la propria solidarietà alle popolazioni colpite anche con atti concreti di aiuto e soccorso".

Dalle prime luci dell'alba, dalla Regione Puglia, la colonna di Protezione Civile - composta da 5 funzionari e 80 volontari, con tanto di mezzi e attrezzature - si è diretta prontamente presso i centri distrutti dal sisma per prestare soccorso ai terremotati e liberare chi è rimasto intrappolato sotto i cumuli di macerie. "Dalla Puglia - si legge nella nota inviata dal Gruppo regionale dei Conservatori e Riformisti (Zullo, Congedo, Manca, Perrini e Ventola) - sono immediatamente partite le unità della Protezione civile ed è scattata immediatamente quella catena umana straordinaria: dalle donazioni di sangue alla raccolta di beni di prima necessità l'Italia del volontariato è già in moto, a conferma dello straordinario spirito di condivisione che contraddistingue il popolo italiano in queste tragedie".

Più le lancette corrono, più si affievolisce la speranza di riportare in superficie qualche superstite. "Le immagini televisive e le notizie - sostengono Zinni, Di Gioia, Liviano, Nunziante, Pendinelli e Vizzino, consiglieri del Gruppo "Emiliano Sindaco di Puglia" - testimoniano una devastazione alla quale, purtroppo, siamo stati costretti ad assistere nel recente passato. L'auspicio è che la macchina dei soccorsi porti in salvo il maggior numero di persone. Ma adesso è il momento del silenzio cui deve far immediatamente seguito quella della ricostruzione. Lo dobbiamo a quelle popolazioni, lo dobbiamo a noi tutti".

Anche i Consiglieri regionali del Gruppo "La Puglia con Emiliano" (Pellegrino, Pisicchio e Turco), non hanno esitato ad esprimere cordoglio e vicinanza alle vittime di questa inaspettata tragedia: "Il nostro pensiero va alle popolazioni del Centro Italia colpite dal terribile sisma delle scorse ore. Siamo convinti che il grande cuore della Puglia, dei pugliesi e di tutti gli italiani anche questa volta non mancherà. In questo difficile momento di sgomento preghiamo per tutte le vittime e per tutti i feriti".

Non solo preghiere. Come ha affermato il capogruppo del PD, Michele Mazzarano, occorrerà dare sostegno concreto anche nei prossimi mesi, "per evitare di trasformare centri vivaci della nostra Italia in simboli di abbandono e desolazione. Il ricordo del sisma de L'Aquila, che sette anni fa ha distrutto il centro storico e causato 300 morti, è ancora vivo nella memoria di tutti noi. Cerchiamo di trarre esempio da quella devastazione per evitare di ripetere gli errori del passato".

Anche Gravina fin da subito si è attivata grazie alle Associazioni del territorio mediante iniziative solidali e raccolte di beni primari da destinare alle popolazioni colpite dal terremoto. Con l'animo colmo di incredulità anche il primo cittadino, Alesio Valente ha rivolto un messaggio di solidarietà: "Non è possibile, non deve essere così. In pochi attimi questa notte il terremoto nel centro Italia ha cancellato interi paesi. Morti e danni ingenti. E molti superstiti hanno perso tutto. La propria casa, i propri beni, insomma non hanno più niente. Forse neanche più lacrime. Quelle stesse lacrime che ciascuno di noi trattiene in questo momento nel vedere alcune immagini. Noi tutti siamo vicini alle Comunità colpite, affinché il calore dei nostri abbracci dia loro la forza per superare questo terribile momento. - e ancora - Questa mattina ho invitato la nostra protezione civile a stare allerta ed a seguire con attenzione le vicende legate al terremoto. Se ci sarà consentito, faremo la nostra parte. Aspettiamo eventuali comunicazioni dalla prefettura e della protezione civile regionale che stanno coordinando gli aiuti."

Nell'attesa, non ci resta che pregare e donare quel che si può.
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