
La città
La rampa della Cattedrale è realtà
Inaugurata questa mattina l'opera finanziata dalla Diocesi: "Un dono per i diversamente abili"
Gravina - martedì 31 marzo 2015
15.25
Sotto un sole primaverile che riscalda il cuore e rinfranca gli animi, è stata inaugurata la rampa di accesso alla Cattedrale per i diversamente abili.
E sono proprio loro i destinatari di un'opera che ha tenuto banco nell'opinione pubblica gravinese per circa nove anni. Abbattuta la barriera architettonica, sotto le sue macerie restano ormai sepolte pure le controversie alle quali se pur marginalmente, hanno fatto riferimento sia il primo cittadino, Alesio Valente, che il vescovo Giovanni Ricchiuti.
"In quest'ultimo anno, abbiamo voluto porre la questione in maniera legale", ha commentato il vescovo, "c'è stato un confronto, un riconoscimento reciproco di provvedere con urgenza alla rampa, un'unione tra la diocesi, il Capitolo Cattedrale ed il Comune. Finalmente oggi siamo qui". E dopo aver ringraziato tutte le istituzioni ed il vicepresidente della Banca popolare di Puglia e Basilicata che ha contribuito, insieme alla diocesi, a sostenere i costi di realizzazione, il vescovo ha continuato: "Questo è un ulteriore passo di attenzione ai nostri fratelli e sorelle che hanno il diritto di essere riconosciuti come cittadini al pari di tutti, nel facilitarli nella disabilità ed impossibilità di accedere agevolmente dappertutto". Il vescovo ha inoltre richiesto che la zona venga ben illuminata e controllata.
"E' sicuramente una giornata importante", ha aggiunto Valente, i colori sgargianti del tricolore sul petto pieno di orgoglio, "questa opera rappresenta il compimento di un percorso, sono anni ed anni che si parlava della realizzazione di questa rampa, tra polemiche e altro, abbiamo dato il meglio di noi stessi". "Finalmente si giunge a questo obiettivo, simbolico per far capire l'importanza della collaborazione fra istituzioni, è ora di dire basta alle divisioni, quest'opera rappresenta un grande segnale nei confronti delle persone più deboli ed un grande segnale di solidarietà all'interno della città".
Il progetto è stato realizzato in meno di un mese dalla Cobar s.r.l, azienda che in precedenza si è occupata del restauro della Chiesa Madre, sotto la supervisione della Soprintendenza dei Beni architettonici e paesaggistici di Bari. La rampa, in acciaio e tufo, occupa uno spazio di circa 30 mq ceduto gratuitamente dal Comune a favore del Capitolo Cattedrale, grazie ad una convenzione della durata di trent'anni.
Preludio poco felice di una storia a lieto fine, il racconto della pedana finisce oggi. Il sollievo e la soddisfazione si leggono finalmente, sui volti sorridenti dei diversamente abili presenti e di Urbano Lazzari, presidente del Caba.
E sono proprio loro i destinatari di un'opera che ha tenuto banco nell'opinione pubblica gravinese per circa nove anni. Abbattuta la barriera architettonica, sotto le sue macerie restano ormai sepolte pure le controversie alle quali se pur marginalmente, hanno fatto riferimento sia il primo cittadino, Alesio Valente, che il vescovo Giovanni Ricchiuti.
"In quest'ultimo anno, abbiamo voluto porre la questione in maniera legale", ha commentato il vescovo, "c'è stato un confronto, un riconoscimento reciproco di provvedere con urgenza alla rampa, un'unione tra la diocesi, il Capitolo Cattedrale ed il Comune. Finalmente oggi siamo qui". E dopo aver ringraziato tutte le istituzioni ed il vicepresidente della Banca popolare di Puglia e Basilicata che ha contribuito, insieme alla diocesi, a sostenere i costi di realizzazione, il vescovo ha continuato: "Questo è un ulteriore passo di attenzione ai nostri fratelli e sorelle che hanno il diritto di essere riconosciuti come cittadini al pari di tutti, nel facilitarli nella disabilità ed impossibilità di accedere agevolmente dappertutto". Il vescovo ha inoltre richiesto che la zona venga ben illuminata e controllata.
"E' sicuramente una giornata importante", ha aggiunto Valente, i colori sgargianti del tricolore sul petto pieno di orgoglio, "questa opera rappresenta il compimento di un percorso, sono anni ed anni che si parlava della realizzazione di questa rampa, tra polemiche e altro, abbiamo dato il meglio di noi stessi". "Finalmente si giunge a questo obiettivo, simbolico per far capire l'importanza della collaborazione fra istituzioni, è ora di dire basta alle divisioni, quest'opera rappresenta un grande segnale nei confronti delle persone più deboli ed un grande segnale di solidarietà all'interno della città".
Il progetto è stato realizzato in meno di un mese dalla Cobar s.r.l, azienda che in precedenza si è occupata del restauro della Chiesa Madre, sotto la supervisione della Soprintendenza dei Beni architettonici e paesaggistici di Bari. La rampa, in acciaio e tufo, occupa uno spazio di circa 30 mq ceduto gratuitamente dal Comune a favore del Capitolo Cattedrale, grazie ad una convenzione della durata di trent'anni.
Preludio poco felice di una storia a lieto fine, il racconto della pedana finisce oggi. Il sollievo e la soddisfazione si leggono finalmente, sui volti sorridenti dei diversamente abili presenti e di Urbano Lazzari, presidente del Caba.