
Ospedale e Sanità
La Regione sottoscrive il nuovo Accordo Integrativo Regionale
Rientra lo stato di agitazione dei medici, presto un nuovo modello di assistenza territoriale anche a Gravina
Gravina - giovedì 15 maggio 2025
11.31
Un modello di assistenza primaria territoriale che faceva riferimento ad un Accordo Integrativo Regionale sottoscritto nel lontano 2007 e che, nonostante gli anni trascorsi, rischiava di cadere nel vuoto. Quello sottoscritto il 12 maggio a Bari, tra i rappresentanti dei medici e la Regione Puglia potrebbe esprimersi come un modello di riferimento anche a livello nazionale.
I medici premevano per sottoscrivere un accordo, senza il quale, non si sarebbe potuta garantire continuità all'assistenza sanitaria primaria, servizi essenziali per i cittadini. Infatti l'allarme della Fimmg (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale) partiva dalla mancata ratifica ufficiale da parte della giunta regionale, dell'intesa siglata a settembre 2024.
"Con la ratifica del nuovo Accordo Integrativo Regionale da parte della giunta, la Puglia propone a livello nazionale un modello per la medicina generale non solo sostenibile, ma anche capace di far funzionare le Case della Comunità che stentano a decollare sul territorio. E lo fa senza intervenire inutilmente sul ruolo dei medici, ma attraverso l'ottimizzazione del sistema organizzativo esistente", queste sono state le parole di soddisfazione di Antonio De Maria, Segretario Fimmg Puglia per la ratifica del nuovo accordo.
Con questo accordo nel nostro territorio vedremo un modello di assistenza primaria più dinamico e più vicino alle esigenze del cittadino, infatti consente ai medici di famiglia di affrontare i crescenti bisogni di salute espressi dai pazienti, puntando sulla gestione associativa dell'assistenza primaria. Il modello associativo potrà infatti integrarsi nelle Casa di Comunità previste dal DM/77 a livello nazionale.
La Puglia punta così sul rapporto convenzionato con i medici di famiglia, investendo su obiettivi prioritari: continuità dell'assistenza dal lunedì al venerdì h12 e il sabato mattina fino alle 11, strumenti per supportare i medici in un contesto assistenziale nuovo e complesso (personale, infermieri e innovazione digitale), potenziamento dell'assistenza domiciliare e prevenzione con monitoraggio degli obiettivi e delle performance; presto anche a Gravina avremo questo modello organizzativo.
"Ringrazio il Presidente Emiliano, l'Assessore Piemontese, il Direttore Montanaro e la dottoressa Caroli e tutto il gruppo di lavoro del Dipartimento della Salute della Regione per il grande impegno dimostrato nel trovare l'accordo e nell'individuare le risorse per sostenerlo. Oggi la Puglia può dire di proporsi a livello nazionale come modello per una nuova medicina del territorio", ha affermato così il segretario Fimmg Puglia Antonio De Maria dopo l'intesa raggiunta con la Regione Puglia.
In questo contesto arriva anche la dichiarazione dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Bari col presidente Filippo Anelli, "Il nuovo Accordo Integrativo Regionale fa bene ai pazienti, al servizio sanitario e all'occupazione. Ascoltate le istanze dei lavoratori. Modello da esportare a livello nazionale"
Insomma, uno scenario quello dell'assistenza primaria nuovo e dinamico, modello valido come esempio e riferimento anche per le altre regioni d'Italia.
I medici premevano per sottoscrivere un accordo, senza il quale, non si sarebbe potuta garantire continuità all'assistenza sanitaria primaria, servizi essenziali per i cittadini. Infatti l'allarme della Fimmg (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale) partiva dalla mancata ratifica ufficiale da parte della giunta regionale, dell'intesa siglata a settembre 2024.
"Con la ratifica del nuovo Accordo Integrativo Regionale da parte della giunta, la Puglia propone a livello nazionale un modello per la medicina generale non solo sostenibile, ma anche capace di far funzionare le Case della Comunità che stentano a decollare sul territorio. E lo fa senza intervenire inutilmente sul ruolo dei medici, ma attraverso l'ottimizzazione del sistema organizzativo esistente", queste sono state le parole di soddisfazione di Antonio De Maria, Segretario Fimmg Puglia per la ratifica del nuovo accordo.
Con questo accordo nel nostro territorio vedremo un modello di assistenza primaria più dinamico e più vicino alle esigenze del cittadino, infatti consente ai medici di famiglia di affrontare i crescenti bisogni di salute espressi dai pazienti, puntando sulla gestione associativa dell'assistenza primaria. Il modello associativo potrà infatti integrarsi nelle Casa di Comunità previste dal DM/77 a livello nazionale.
La Puglia punta così sul rapporto convenzionato con i medici di famiglia, investendo su obiettivi prioritari: continuità dell'assistenza dal lunedì al venerdì h12 e il sabato mattina fino alle 11, strumenti per supportare i medici in un contesto assistenziale nuovo e complesso (personale, infermieri e innovazione digitale), potenziamento dell'assistenza domiciliare e prevenzione con monitoraggio degli obiettivi e delle performance; presto anche a Gravina avremo questo modello organizzativo.
"Ringrazio il Presidente Emiliano, l'Assessore Piemontese, il Direttore Montanaro e la dottoressa Caroli e tutto il gruppo di lavoro del Dipartimento della Salute della Regione per il grande impegno dimostrato nel trovare l'accordo e nell'individuare le risorse per sostenerlo. Oggi la Puglia può dire di proporsi a livello nazionale come modello per una nuova medicina del territorio", ha affermato così il segretario Fimmg Puglia Antonio De Maria dopo l'intesa raggiunta con la Regione Puglia.
In questo contesto arriva anche la dichiarazione dell'Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Bari col presidente Filippo Anelli, "Il nuovo Accordo Integrativo Regionale fa bene ai pazienti, al servizio sanitario e all'occupazione. Ascoltate le istanze dei lavoratori. Modello da esportare a livello nazionale"
Insomma, uno scenario quello dell'assistenza primaria nuovo e dinamico, modello valido come esempio e riferimento anche per le altre regioni d'Italia.