donatella altieri
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La tragedia del “Francesco Padre” nel nuovo lavoro di Donatella Altieri

Iniziano le riprese sul giallo del peschereccio molfettese

Sono iniziate da qualche giorno, nel porto di Molfetta, le riprese per il nuovo lavoro della regista gravinese Donatella Altieri.

Ha scelto ancora una volta di raccontare la Puglia la regista già vincitrice del premio "Michelangelo Antonioni" come miglior cortometraggio al Bifest 2013 con "Genesi", pellicola ambientata a Gravina.
A quasi vent'anni dalla notte del 4 novembre del 1994, quando il peschereccio molfettese "Francesco Padre" con a bordo cinque marinai, è misteriosamente affondato a causa di un'esplosione le cui cause sono ancora tutte da chiarire, Altieri prova a raccontare quei tragici momenti, mentre i familiari delle vittime sono ancora in attesa della verità.

Diverse le ipotesi avanzate, ma non confermate dalle prove ritrovate: probabilmente il peschereccio trasportava armi di contrabbando, oppure l'imbarcazione sarebbe stata casualmente colpita dalle forze militari Nato che presidiavano l'Adriatico in prossimità delle coste della ex Jugoslavia. Un mistero che neppure tre inchieste della Procura di Trani sono riuscite a chiarire.

"Quello che stiamo girando in questi giorni è un videoclip narrativo che accompagnerà una canzone composta da Giovanni Chiapparino degli Os Aronautas", ci racconta la regista Donatella Altieri, raggiunta telefonicamente, "ho conosciuto personalmente sul set Maria Pansini, figlia di Giovanni Pansini, capitano del Francesco Padre, e ho voluto immaginarla in un viaggio onirico in cui incontra tutti i cinque marinai e il cane Leone affondati insieme all'imbarcazione diciannove anni fa", aggiunge, "un viaggio onirico che, certo, non può dare risposta al bisogno di cercare informazioni sull'accaduto, ma che può rispondere ad un bisogno dell'anima".
Maria Pansini, racconta la regista, ha realmente compiuto un viaggio a bordo di un'imbarcazione e ha navigato quelle acque in cui è ancora sepolto il relitto del peschereccio, cercando di far tornare finalmente a galla la verità.
Il microfilm, prodotto dalla casa di produzione molfettese Digressione, "è un primo passo verso un lavoro più grande. Stiamo già lavorando per la realizzazione di un lungometraggio più complesso che contiamo di girare nella prossima primavera", conclude Donatella Altieri.
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