
La città
La zona artigianale è una giungla: rifiuti e pochi controlli
L'allarme lanciato dagli imprenditori locali
Gravina - sabato 10 dicembre 2016
La zona artigianale ridotta in discarica. Non è una novità ma questa volta gli imprenditori sono tornati a segnalare il disagio perché se mai fosse stato possibile "la situazione è peggiorata" visto che ai rifiuti solidi urbani si sono aggiunti arredi e suppellettili di ogni genere mentre si è ridotta sensibilmente la frequenza con cui i pochi cassonetti presenti vengono svuotati.
La domenica poi è una vera giungla: chiusi i capannoni e liberata la zona da occhi indiscreti "alcuni cittadini vengono dal paese a scaricare rifiuti di ogni genere".
"Le aziende della zona PIP – scrive sconfortato un imprenditore - pagano al Comune le tasse per la raccolta dei rifiuti solidi urbani che in realtà non producono, se non solo materiale cartaceo degli uffici e degli imballaggi. Gli altri scarti di lavorazione, in base alla tipologia sono catalogati come rifiuti speciali, perciò vengono consegnati per lo smaltimento a ditte autorizzate per tale esercizio, tranne alcune Carrozzerie che li lascano vicino ai cassonetti".
La richiesta rivolta al Municipio è di intensificare i controlli, soprattutto sulle aree pubbliche e non recintate, e soprattutto di inserire nell'agenda amministrativa anche un restayling della zona artigianale partendo dalle strade per arrivare alla segnaletica stradale "posizionata dal Comune da oltre un decennio, ormai poco leggibile".
La domenica poi è una vera giungla: chiusi i capannoni e liberata la zona da occhi indiscreti "alcuni cittadini vengono dal paese a scaricare rifiuti di ogni genere".
"Le aziende della zona PIP – scrive sconfortato un imprenditore - pagano al Comune le tasse per la raccolta dei rifiuti solidi urbani che in realtà non producono, se non solo materiale cartaceo degli uffici e degli imballaggi. Gli altri scarti di lavorazione, in base alla tipologia sono catalogati come rifiuti speciali, perciò vengono consegnati per lo smaltimento a ditte autorizzate per tale esercizio, tranne alcune Carrozzerie che li lascano vicino ai cassonetti".
La richiesta rivolta al Municipio è di intensificare i controlli, soprattutto sulle aree pubbliche e non recintate, e soprattutto di inserire nell'agenda amministrativa anche un restayling della zona artigianale partendo dalle strade per arrivare alla segnaletica stradale "posizionata dal Comune da oltre un decennio, ormai poco leggibile".