rifiuti abbandonati in zona pip
rifiuti abbandonati in zona pip
La città

La zona artigianale ridotta a discarica dagli incivili

Lo sfogo di un imprenditore gravinese

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta rivolta all'amministrazione comunale

"Una grande comunità come quella di Gravina si confronta ogni giorno, o almeno dovrebbe farlo, con problemi piccoli e grandi che riguardano il benessere dei propri cittadini, la viabilità, la gestione dei rifiuti, il traffico, l'accoglienza turistica, le prospettive imprenditoriali.

Oggi assistiamo nella nostra comunità murgiana ad una vera e propria "rivoluzione culturale" con finalmente l'introduzione di una nuova coscienza civile che spero ci porti presto portarci ad avere una nuova cura ambientale del nostro territorio. Parliamo dell'entrata a regime del servizio di raccolta differenziata. Una partenza tra mille difficoltà e mille problematiche con forse non tutta la città immediatamente pronta per questo cambiamento.
Per me e per l'azienda che rappresento, che ha costruito e basato il suo must sulla natura e i suoi preziosi elementi, come il legno, far parte di questa rivoluzione e poterne essere artefice non può che rendermi orgoglioso del futuro migliore che doneremo ai nostri figli. Ma da padre e da imprenditore assistere inerme allo scempio che quotidianamente osservo nella nostra area produttiva, e mi riferisco alla Zona P.I.P., non può più lasciarci silenti. Ho raccolto in questi giorni identico sfogo da parte di tutti gli imprenditori del polo artigiano e mi faccio io portavoce, oggi, del mio e nostro malessere.

Non possiamo più tollerare che sia oggi una discarica a cielo aperto. Un "libero cassonetto" per cittadini incivili che la notte sversano impuniti nelle nostre strade quintali di rifiuti. Intollerabile che la notte sia zona franca alla mercè di ragazzi che trovano divertimento nel bere e di utilizzare le nostre aziende come bersaglio. Francamente intollerabile che un'area dalle immense potenzialità come la nostra zona P.I.P. non abbia ancora molti dei servizi essenziali per permettere di affrontare con serenità e coraggio le sfide imprenditoriali del 3° millennio.
Allora mi chiedo e ci chiediamo dov'è il controllo? Dove la vigilanza? Dove le Istituzioni deputate alla tutela e alla salvaguardia delle nostre e vostre aziende, fonte di lavoro e di tasse pagate?
Non si può e non si vuole fermare il progresso e la civiltà, e dobbiamo tutti insistere in questa direzione, come lavorare sodo affinchè la "differenziata" diventi per tutti finalmente una fonte di guadagno e non una semplice tassa per un rifiuto, ma con la stessa forza e vigore chiediamo oggi alle Istituzioni la convocazione un Tavolo Tecnico per affrontare una situazione di degrado e di pericolo che rischia di minare il futuro e la credibilità di tanti imprenditori che hanno deciso di investire e di crescere con e per Gravina.

Sono sicuro che le nostre parole saranno accolte con lo stesso spirito propositivo con le quali oggi le raccolgo e condivido con Voi tutti, ma il tempo questa volta vi è e ci è tiranno. Uno spirito di collaborazione che ha sempre contraddistinto noi imprenditori locali e che vogliamo riprendere con Voi".

Michele Giorgio
Imprenditore Gravinese
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