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La città
Lavori di Rigenerazione Urbana: lo scetticismo dei commercianti
“Basterà a rianimare il centro storico?”
Gravina - lunedì 30 marzo 2015
0.54
Sono iniziati, da pochissimi giorni, i lavori di Rigenerazione Urbana sull'asse est-ovest che regaleranno un nuovo volto al centro storico gravinese. Eppure sono tante le perplessità e altrettanti i dubbi che attanagliano i commercianti della zona.
Le opinioni di tutti convergono, senza alcun dubbio, sull'impellente necessità dell'opera. Poca gente e troppe auto popolano oggi le piazze ma nota dolente resta il periodo scelto per dare avvio al cantiere, a soli pochi giorni dell'inizio della bella stagione. Ad essere transennata, in questa prima fase, è parte di piazza della Repubblica, dove sono già state rimosse diverse basole. La regolare viabilità pedonale ed automobilistica resta per il momento invariata e i lati della piazza sono ad oggi sgombri da ogni impedimento. Alcune basale divelte di piazza Plebiscito e di piazza Notar Domenico sono state invece temporaneamente sistemate con del cemento per evitare spiacevoli accadimenti. "Rattoppamento" che, se pur momentaneo, ha subito allarmato chi è stanco di vedere da anni interventi non definitivi di questo tipo. Da palazzo di città al termine di una prima riunione tra la giunta comunale e l'azienda incaricata dei lavori arrivano le prime rassicurazioni: si opererà cercando di limitare al massimo i disagi per residenti e commercianti. "L'obiettivo – ha sottolineato il primo cittadino Alesio Valente – è di arrivare fino in fondo senza ritardi per tagliare il traguardo che ci siamo prefissati sin dal giorno dell'insediamento in Comune: privilegiare la ricucitura del tessuto sociale ed urbanistico, per tramandare alle prossime generazioni una città davvero a misura d'uomo, col concorso determinante della cittadinanza attiva".
Come promesso dall'azienda appaltatrice si procederà per step, poichè in nessuna fase dei lavori il centro storico resterà totalmente inaccessibile. Ciò ha sicuramente tranquillizzato i commercianti, che temevano una chiusura delle loro attività lunga e pertanto gravosa. "Era necessario intervenire, non si poteva più andare avanti così", spiegano dall'edicola Parrulli, "sono scettico però sul riutilizzo delle chianche, troppo scivolose". Della stessa opinione il tabaccaio Leonardo Angellotti: "Un progetto ambizioso che potrebbe portare finalmente più passeggio e movimento in zona".
Meno fiduciosi altri esercenti. L'ottico Moramarco, preoccupato dalla sensibile riduzione dei parcheggi, aggiunge: "Una mazzata ai guadagni si avrà sicuramente, mi auguro che almeno si proceda per gradi limitando così al minimo i danni". Il problema della ZTL e della sosta delle auto è stato sollevato anche dalla gioielleria Gramegna, preoccupata dell'effetto isolamento: "Un cambio di mentalità è necessario da parte dei cittadini, sempre pronti a prendere l'auto anche per brevi tratte. E' un bel progetto, purché si rispetti ciò che è stato promesso e si continui a lavorare per il centro storico anche dopo la chiusura del cantiere". Molti concordano sulla necessità di ripopolare di nuove attività commerciali la zona: "Siamo sopravvissuti in pochi", spiegano dalla pelletteria Loglisci, "il nostro disagio non può essere attribuito a questi ultimi lavori perché viviamo quotidianamente il disagio di essere isolati ed abbandonati a noi stessi dalle istituzioni".
"Non è difficile comprendere la reale situazione del nostro centro storico, basta viverlo per qualche giorno, e non solo nel week end o in estate", spiegano invece dal bar Gambrinus, "una riqualificazione era necessaria e arriva già in ritardo, ma è necessario portare attività di ogni categoria nel centro". I lavori durante i mesi estivi graveranno forse ancor di più su attività come bar e pub che usufruiscono di spazi all'aperto. "Periodo sbagliato" per il London Drink e il The Cave, che si augurano di poter ugualmente installare dehors davanti ai loro locali. Intanto "la curiosità forse sta attirando qualche passante in più in questi giorni", secondo il caffè del Principe.
Intanto nei prossimi giorni partiranno altri cantieri. Primo fra tutti la rigenerazione del rione Fondovico che, nel rispetto delle linee progettuali fissate dal Municipio, subirà un vero e proprio restyling fatto di strade ripavimentate, nuovo basolato, miglioramento dell'arredo urbano, adeguamento delle reti idrica, fognaria e di pubblica illuminazione, sistemazione degli spazi aperti. Sempre nell'ambito di "Gravina Reset" si interverrà per la riqualificazione dei margini urbani, attraverso la rifunzionalizzazione del bastione medievale ed il recupero dei giardini urbani, oltre al potenziamento dei sottoservizi, al consolidamento del muro di contenimento di via Giudice Montea ed al rifacimento dei basolati della stessa via Montea e dei cavati San Marco e Sant'Andrea.
Il tutto, si prevede entro fine 2015. Ma il centro storico ringiovanirà davvero dopo i lavori? Forse a questa domanda solo il tempo potrà darci risposta.
Le opinioni di tutti convergono, senza alcun dubbio, sull'impellente necessità dell'opera. Poca gente e troppe auto popolano oggi le piazze ma nota dolente resta il periodo scelto per dare avvio al cantiere, a soli pochi giorni dell'inizio della bella stagione. Ad essere transennata, in questa prima fase, è parte di piazza della Repubblica, dove sono già state rimosse diverse basole. La regolare viabilità pedonale ed automobilistica resta per il momento invariata e i lati della piazza sono ad oggi sgombri da ogni impedimento. Alcune basale divelte di piazza Plebiscito e di piazza Notar Domenico sono state invece temporaneamente sistemate con del cemento per evitare spiacevoli accadimenti. "Rattoppamento" che, se pur momentaneo, ha subito allarmato chi è stanco di vedere da anni interventi non definitivi di questo tipo. Da palazzo di città al termine di una prima riunione tra la giunta comunale e l'azienda incaricata dei lavori arrivano le prime rassicurazioni: si opererà cercando di limitare al massimo i disagi per residenti e commercianti. "L'obiettivo – ha sottolineato il primo cittadino Alesio Valente – è di arrivare fino in fondo senza ritardi per tagliare il traguardo che ci siamo prefissati sin dal giorno dell'insediamento in Comune: privilegiare la ricucitura del tessuto sociale ed urbanistico, per tramandare alle prossime generazioni una città davvero a misura d'uomo, col concorso determinante della cittadinanza attiva".
Come promesso dall'azienda appaltatrice si procederà per step, poichè in nessuna fase dei lavori il centro storico resterà totalmente inaccessibile. Ciò ha sicuramente tranquillizzato i commercianti, che temevano una chiusura delle loro attività lunga e pertanto gravosa. "Era necessario intervenire, non si poteva più andare avanti così", spiegano dall'edicola Parrulli, "sono scettico però sul riutilizzo delle chianche, troppo scivolose". Della stessa opinione il tabaccaio Leonardo Angellotti: "Un progetto ambizioso che potrebbe portare finalmente più passeggio e movimento in zona".
Meno fiduciosi altri esercenti. L'ottico Moramarco, preoccupato dalla sensibile riduzione dei parcheggi, aggiunge: "Una mazzata ai guadagni si avrà sicuramente, mi auguro che almeno si proceda per gradi limitando così al minimo i danni". Il problema della ZTL e della sosta delle auto è stato sollevato anche dalla gioielleria Gramegna, preoccupata dell'effetto isolamento: "Un cambio di mentalità è necessario da parte dei cittadini, sempre pronti a prendere l'auto anche per brevi tratte. E' un bel progetto, purché si rispetti ciò che è stato promesso e si continui a lavorare per il centro storico anche dopo la chiusura del cantiere". Molti concordano sulla necessità di ripopolare di nuove attività commerciali la zona: "Siamo sopravvissuti in pochi", spiegano dalla pelletteria Loglisci, "il nostro disagio non può essere attribuito a questi ultimi lavori perché viviamo quotidianamente il disagio di essere isolati ed abbandonati a noi stessi dalle istituzioni".
"Non è difficile comprendere la reale situazione del nostro centro storico, basta viverlo per qualche giorno, e non solo nel week end o in estate", spiegano invece dal bar Gambrinus, "una riqualificazione era necessaria e arriva già in ritardo, ma è necessario portare attività di ogni categoria nel centro". I lavori durante i mesi estivi graveranno forse ancor di più su attività come bar e pub che usufruiscono di spazi all'aperto. "Periodo sbagliato" per il London Drink e il The Cave, che si augurano di poter ugualmente installare dehors davanti ai loro locali. Intanto "la curiosità forse sta attirando qualche passante in più in questi giorni", secondo il caffè del Principe.
Intanto nei prossimi giorni partiranno altri cantieri. Primo fra tutti la rigenerazione del rione Fondovico che, nel rispetto delle linee progettuali fissate dal Municipio, subirà un vero e proprio restyling fatto di strade ripavimentate, nuovo basolato, miglioramento dell'arredo urbano, adeguamento delle reti idrica, fognaria e di pubblica illuminazione, sistemazione degli spazi aperti. Sempre nell'ambito di "Gravina Reset" si interverrà per la riqualificazione dei margini urbani, attraverso la rifunzionalizzazione del bastione medievale ed il recupero dei giardini urbani, oltre al potenziamento dei sottoservizi, al consolidamento del muro di contenimento di via Giudice Montea ed al rifacimento dei basolati della stessa via Montea e dei cavati San Marco e Sant'Andrea.
Il tutto, si prevede entro fine 2015. Ma il centro storico ringiovanirà davvero dopo i lavori? Forse a questa domanda solo il tempo potrà darci risposta.