Le invasioni digitali sbarcano a Gravina

Hanno sfidato la pioggia e sono stati ricompensati dal sole quanti per la mattinata del primo maggio hanno scelto di partecipare alla tappa gravinese delle invasioni digitali, organizzata dalle locali associazioni Club Unesco e Archeoclub.

Si tratta di un progetto a livello nazionale che mira alla valorizzazione e alla promozione partecipata del patrimonio artistico e culturale attraverso i social network. Selezionato il sito d'interesse, si programma l'invasione, si scattano foto o si registrano video ma fondamentale è poi postare e condividere i contenuti su facebook, instagram, twitter, pinterest e quant'altro utilizzando gli hashtag ufficiali dell'evento, in questo caso #invasionegravina , #gravinainpuglia e #ponteacquedotto. Più di 400 le invasioni programmate in tutta Italia e non solo, e quasi 17 mila i post su instagram con l'hashtag #invasionidigitali.

Muniti di ogni tipo di arma digitale e di ombrelli, dopo essersi radunati presso la scuola Arcangelo Scacchi, gli invasori, speranzosi nel cielo sereno che già si intravedeva timido dietro la collina di Botromagno, hanno iniziato il loro percorso che da via Fontana la Stella li ha portati sul ponte acquedotto, sito dell'invasione, giungendo poi al campanile Madonna della Stella.

Smartphone, tablet, fotocamere e videocamere hanno immortalato ogni angolo di paesaggio reso ancora più affascinate dai riflessi della pioggia sulla vegetazione tipicamente murgiana. Ma l'esperienza si è trasformata anche in un'occasione di arricchimento culturale grazie ad alcune notizie storiche sulla città, fornite nel corso della passeggiata, e grazie a diverse letture, curate da Raffaella Iannetti, tratte da diversi lavori dell'autore gravinese Ninì Riviello.

L'innovazione digitale si mescola quindi alla cultura, in un connubio che non può che avere il risvolto positivo di far conoscere al mondo le numerose bellezze del nostro paese. L'invasione a Gravina è da considerarsi compiuta.