Le orme sul costone della Gravina? Solo vaschette carsiche

La notizia delle presunte orme di uomini giganti rinvenute sul costone della Gravina continua a tenere banco, ma questa volta tra le fila degli specialisti. Che ne affermano l'inconsistenza e l'infondatezza.

A prendere la parola e ad offrire il suo punto di vista scientifico è Marco Petruzzelli, geologo e paleontologo, esperto di orme di dinosauro che le gigantesche pedate gravinesi conosce bene, avendole visionate e valutate perchè sottoposte alla sua attenzione, conferma lui stesso, dal loro scopritore. E proprio in virtù di ciò Petruzzelli ha smentito in più di una occasione l'intuizione dello scopritore gravinese, asserendo indiscutibilmente che si tratta di vaschette carsiche. "Le vaschette carsiche - dice Petruzzelli - sono tra le più comuni in geologia e visto che prodotte casualmente sulla roccia possono avere le forma più disparate. Una orma fossile ha ben altre caratteristiche che vanno ben oltre la semplice familiarità della forma". Alla base della tesi del geologo barese una serie di considerazioni scientifiche. L'orma rinvenuta "ha 4 dita e le più piccole tutte della stessa lunghezza, cosa anatomicamente impossibile; non ci sono bordi di espulsione causati dalla pressione del piede sul sedimento e ci sono dei chiari buchi allineati da parte di tane di molluschi fossili che perforavano la superficie della roccia e su cui si sono impostati i fenomeni erosivi; ci sono le tracce dell' acqua che ha allargato i buchi sotto forma di licheni scuri che seguono la direzione dell' acqua durante la pioggia".

Ma gli specialisti senesi, interpellati per far luce sul caso, confermeranno la tesi di Petruzzelli? Secondo quest'ultimo non c'è spazio per interpretazioni alternative. "Non metto in dubbio che siano stati contattati i miei colleghi senesi - chiosa tranciante Petruzzelli - ma non credo che una ennesima università possa dare una risposta innovativa su un qualcosa così semplice da determinare per un geologo come una vaschetta carsica che scimmiotta vagamente una orma umana palmata".

Fine del sogno, cade il mito: i giganti, se pure sono davvero mai esistiti, non hanno messo piede a Gravina.