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Eventi
“Le voci di dentro” riaccendono le anime degli spettatori
Sogno o son desto?
Gravina - martedì 9 dicembre 2014
16.19
Un lunghissimo e caloroso applauso ha salutato l'intero cast degli attori della compagnia "Luna nova" di Napoli, a fine rappresentazione nel weekend del 6 e 7 dicembre, segno evidente che "Le voci di dentro" ha messo d'accordo tutti i presenti al teatro Vida nel considerare coinvolgente e quanto mai attuale la tematica affrontata.
Una commedia introspettiva, disperata, dove sogno, visione e realtà si fondono e confondono, dove il sospetto e la mancanza di sentimenti puri impediscono la sana comunicazione e le voci di dentro non trovano più vita. Una commedia in cui tutti si rivelano assassini di stima e di fiducia del sentimento umano. Eduardo che aveva scritto questa commedia per ritrarre con perspicacia il secondo dopoguerra e la sua caduta di valori, è da ritenersi straordinariamente attuale.
Il sogno che si confonde con la realtà a volte sembra dissolvere i confini tra il reale e l'immaginario. In quest'opera, un sogno confonde la realtà e la fantasia, rivelando così i torbidi pensieri di tutti i personaggi. Il pubblico si chiederà: "Come si vive senza la stima?"
A caratterizzare la scena, una scenografia minimal quasi inesistente: un tavolo, delle sedie, una piccola credenza. Tutto è realizzato in maniera tale da esaltare il testo di Eduardo e la presenza scenica degli interpreti guidati alla regia da Angelo Germoglio e Tina Bianco.
Prossimo appuntamento il 13 e 14 dicembre con lo spettacolo "Neapopuli" a cura della compagnia "Imprevisti e probabilità" di Formia (LT).
Ufficio stampa teatro Vida
Dr.ssa Emanuela Grassi
Una commedia introspettiva, disperata, dove sogno, visione e realtà si fondono e confondono, dove il sospetto e la mancanza di sentimenti puri impediscono la sana comunicazione e le voci di dentro non trovano più vita. Una commedia in cui tutti si rivelano assassini di stima e di fiducia del sentimento umano. Eduardo che aveva scritto questa commedia per ritrarre con perspicacia il secondo dopoguerra e la sua caduta di valori, è da ritenersi straordinariamente attuale.
Il sogno che si confonde con la realtà a volte sembra dissolvere i confini tra il reale e l'immaginario. In quest'opera, un sogno confonde la realtà e la fantasia, rivelando così i torbidi pensieri di tutti i personaggi. Il pubblico si chiederà: "Come si vive senza la stima?"
A caratterizzare la scena, una scenografia minimal quasi inesistente: un tavolo, delle sedie, una piccola credenza. Tutto è realizzato in maniera tale da esaltare il testo di Eduardo e la presenza scenica degli interpreti guidati alla regia da Angelo Germoglio e Tina Bianco.
Prossimo appuntamento il 13 e 14 dicembre con lo spettacolo "Neapopuli" a cura della compagnia "Imprevisti e probabilità" di Formia (LT).
Ufficio stampa teatro Vida
Dr.ssa Emanuela Grassi