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Leoluca Orlando a Gravina celebra la Giornata della Legalità
Nel corso dell’iniziativa anche uno spettacolo teatrale dedicato alle donne contro la mafia
Gravina - lunedì 26 maggio 2025
9.26
La sala convegni S. Sofia ha ospitato la Giornata della Legalità, un evento dal titolo evocativo: "Imparare il coraggio di ritrovare la propria coscienza e la nuova speranza". Un incontro intenso e partecipato, volto a riflettere sul valore civile e morale della legalità.
La serata si è aperta con l'introduzione della prof.ssa Marisa D'Agostino, presidente dell'Associazione Amici della Fondazione E.P. Santomasi, promotrice dell'iniziativa. A seguire, i saluti istituzionali del prof. Filippo Tarantino, presidente della Fondazione E. Pomarici Santomasi, che ha sottolineato l'importanza di educare le giovani generazioni ai valori della giustizia e della responsabilità.
L'incontro ha visto la partecipazione dell'europarlamentare Leoluca Orlando, già sindaco di Palermo, che ha offerto una riflessione ampia sul fenomeno mafioso e sul significato della legalità nella società contemporanea. A partire dal suo recente libro "Enigma Palermo", Orlando ha delineato una visione della mafia come struttura di potere che va oltre la criminalità comune, ponendosi come sistema culturale e politico che agisce nelle aree grigie della società.
Tra i punti toccati, anche il ruolo della città di Palermo come simbolo delle contraddizioni del Sud, il problema dell'omertà e la necessità di superare pregiudizi e semplificazioni che hanno, nel tempo, ostacolato una lotta efficace alla mafia. Orlando ha anche parlato di diritti civili e inclusione, sottolineando come la gestione della migrazione e il riconoscimento della diversità siano temi centrali per costruire una società più giusta e sicura.
La serata è proseguita con la rappresentazione teatrale "Cantata contro la mafia per voci femminili", proposta dall'associazione Teatroppiù Aps di Gravina. Lo spettacolo, ispirato al libro di Nando Dalla Chiesa "Le ribelli", ha messo in scena le storie di donne che hanno avuto il coraggio di opporsi alla mafia, offrendo un ritratto umano e toccante della resistenza civile.
L'evento ha rappresentato un'importante occasione per la comunità gravinese di confrontarsi con temi complessi, mantenendo viva l'attenzione sui valori della legalità, del coraggio e dell'impegno civico. Un momento di partecipazione collettiva che rafforza il legame tra memoria, cultura e responsabilità sociale.
La serata si è aperta con l'introduzione della prof.ssa Marisa D'Agostino, presidente dell'Associazione Amici della Fondazione E.P. Santomasi, promotrice dell'iniziativa. A seguire, i saluti istituzionali del prof. Filippo Tarantino, presidente della Fondazione E. Pomarici Santomasi, che ha sottolineato l'importanza di educare le giovani generazioni ai valori della giustizia e della responsabilità.
L'incontro ha visto la partecipazione dell'europarlamentare Leoluca Orlando, già sindaco di Palermo, che ha offerto una riflessione ampia sul fenomeno mafioso e sul significato della legalità nella società contemporanea. A partire dal suo recente libro "Enigma Palermo", Orlando ha delineato una visione della mafia come struttura di potere che va oltre la criminalità comune, ponendosi come sistema culturale e politico che agisce nelle aree grigie della società.
Tra i punti toccati, anche il ruolo della città di Palermo come simbolo delle contraddizioni del Sud, il problema dell'omertà e la necessità di superare pregiudizi e semplificazioni che hanno, nel tempo, ostacolato una lotta efficace alla mafia. Orlando ha anche parlato di diritti civili e inclusione, sottolineando come la gestione della migrazione e il riconoscimento della diversità siano temi centrali per costruire una società più giusta e sicura.
La serata è proseguita con la rappresentazione teatrale "Cantata contro la mafia per voci femminili", proposta dall'associazione Teatroppiù Aps di Gravina. Lo spettacolo, ispirato al libro di Nando Dalla Chiesa "Le ribelli", ha messo in scena le storie di donne che hanno avuto il coraggio di opporsi alla mafia, offrendo un ritratto umano e toccante della resistenza civile.
L'evento ha rappresentato un'importante occasione per la comunità gravinese di confrontarsi con temi complessi, mantenendo viva l'attenzione sui valori della legalità, del coraggio e dell'impegno civico. Un momento di partecipazione collettiva che rafforza il legame tra memoria, cultura e responsabilità sociale.