
Eventi
Marcello Marrocchi a Gravina
Il cantautore, ospite dell’istituto ITC "V. Bachelet".
Gravina - domenica 15 dicembre 2013
13.15
Dietro un grande cantante c'è sempre un grandissimo autore e questo è proprio il caso di Marcello Marrocchi.
Un nome che a qualcuno può dir qualcosa, magari per sentito dire, ad altri potrà risultare del tutto nuovo, probabilmente perché Marrocchi è sempre stato dietro le quinte. Il cantautore, che preferisce definirsi prima di tutto un autore, ha alle spalle una carriera trentennale e 500 canzoni scritte da interpreti del calibro di Mina, Massimo Ranieri, Nicola di Bari, Rita Pavone, Little Tony e tanti altri ancora.
Nel pomeriggio di sabato Marcello Marrocchi, ha tenuto un piccolo concerto-dibattito nell' auditorium dell' Istituto tecnico commerciale gravinese "V. Bachelet". Il suo intervento, promosso da Pina Lombardi, docente di religione dell'istituto, è stato una testimonianza della sua fede cristiana, perché oltre ai successi di "Canzonissima", "Sanremo" e "Lo zecchino d'oro", l'autore ha anche all'attivo 6 cd nei quali non solo esprime la sua fede cristiana ma anche il suo punto di vista su temi quali l'aborto, il divorzio, l'eutanasia e la libera pornografia e contro le leggi che in alcuni casi ne hanno permesso la liberalizzazione, provocando per questo un' interpellanza parlamentare da parte dei partiti di sinistra.
Gli spettatori, circa duecento tra studenti e adulti, hanno partecipato con con molto entusiasmo e un pizzico di stupore: Marrocchi infatti, ha scritto testi famosissimi quali, "L'ape Maia", "La mia libertà" e coautore di "Perdere L'amore", votata come "Canzone del secolo"; per il papa Giovanni Paolo II, in occasione dei suoi 50 anni di sacerdozio, ha scritto musica e parole di "Un uomo venuto da lontano".
Un autore umile che riconosce il suo talento come un dono di Dio a cui dedica tutta la sua vita e a cui sarà sempre debitore.
( a cura di Erika Perrone )
Un nome che a qualcuno può dir qualcosa, magari per sentito dire, ad altri potrà risultare del tutto nuovo, probabilmente perché Marrocchi è sempre stato dietro le quinte. Il cantautore, che preferisce definirsi prima di tutto un autore, ha alle spalle una carriera trentennale e 500 canzoni scritte da interpreti del calibro di Mina, Massimo Ranieri, Nicola di Bari, Rita Pavone, Little Tony e tanti altri ancora.
Nel pomeriggio di sabato Marcello Marrocchi, ha tenuto un piccolo concerto-dibattito nell' auditorium dell' Istituto tecnico commerciale gravinese "V. Bachelet". Il suo intervento, promosso da Pina Lombardi, docente di religione dell'istituto, è stato una testimonianza della sua fede cristiana, perché oltre ai successi di "Canzonissima", "Sanremo" e "Lo zecchino d'oro", l'autore ha anche all'attivo 6 cd nei quali non solo esprime la sua fede cristiana ma anche il suo punto di vista su temi quali l'aborto, il divorzio, l'eutanasia e la libera pornografia e contro le leggi che in alcuni casi ne hanno permesso la liberalizzazione, provocando per questo un' interpellanza parlamentare da parte dei partiti di sinistra.
Gli spettatori, circa duecento tra studenti e adulti, hanno partecipato con con molto entusiasmo e un pizzico di stupore: Marrocchi infatti, ha scritto testi famosissimi quali, "L'ape Maia", "La mia libertà" e coautore di "Perdere L'amore", votata come "Canzone del secolo"; per il papa Giovanni Paolo II, in occasione dei suoi 50 anni di sacerdozio, ha scritto musica e parole di "Un uomo venuto da lontano".
Un autore umile che riconosce il suo talento come un dono di Dio a cui dedica tutta la sua vita e a cui sarà sempre debitore.
( a cura di Erika Perrone )