
La città
Mensa scolastica: si naviga a vista
Tempi incerti per l’avvio del servizio e i genitori pensano alla protesta
Gravina - lunedì 9 ottobre 2017
11.30
Genitori sul piede di guerra contro l'amministrazione comunale. Pomo della discordia il servizio di refezione scolastica fermo al palo ad un mese dall'avvio dell'anno scolastico.
Nei giorni scorsi un gruppo di genitori ha incontrato l'amministrazione comunale e i dirigenti del servizio a cui è toccato il compito di giustificare i ritardi, dovuti a complicate procedure burocratiche per l'indizione della gara, e spiegare in che modo e con quali tempi si intende procedere per assicurare l'avvio del servizio della mensa almeno entro il mese di novembre.
I genitori chiedono celerità nell'avvio del servizio.
Come già a anticipato da Gravinalife il servizio affidato tre anni fa è scaduto lo scorso maggio. Intanto già a febbraio con uno specifico atto di indirizzo, la Giunta comunale ha delineato le linee guida per il servizio stesso definendo l'iter ed i passaggi a cui ottemperare, stante la cifra da mettere a Bando per il servizio stesso, una cifra che impone di rivolgersi, per l'espletamento della gara triennale, alla centrale unica di committenza (CUC).
E qui casca l'asino.
In attesa che vengano eseguiti tutti gli atti formali per la gara triennale del servizio di refezione scolastica sempre previo CUC che impone tempi lunghi, l'Amministrazione Comunale ha dato indicazioni agli uffici competenti di procedere con una gara lampo affidando il servizio in via transitoria prima di espletare la gara triennale.
Della vicenda si è occupato anche il consigliere regionale Mario Conca che ha interpellato l'amministrazione comunale per chiedere come mai non si è deciso di fare una proroga di tre mesi per la mensa al fine di avere il tempo di espletare la gara ponte.
"La proroga tecnica andava fatta subito così come prevede l'articolo 66 del codice degli appalti, ma non hanno avuto la sensibilità, l'accortezza e la voglia – attacca Conca che continua - Potevano a questo punto avviare le procedure di gara all'indomani del voto, ma solo il 27 settembre scorso hanno deliberato l'ennesimo atto di indirizzo che dava indicazioni all'ufficio di procedere con una gara sottosoglia per 'garantire' il servizio fino a maggio 2018. Non avendo i nostri amministratori aderito alla centrale unica di committenza (CUC), sbagliando, saranno costretti ad utilizzare una delle piattaforme digitali, Mepa o Empulia, adeguandosi ai loro tempi per un importo di circa 300 mila euro".
"Considerate le tempistiche delle procedure di gara – continua il consigliere - l'aggiudicazione definitiva non potrà concretizzarsi prima della fine di novembre, un'eternità stante la necessità impellente. Se, come spessissimo avviene, ci fosse un ricorso al Tar e intervenisse una sospensiva, nel 2014 ce ne sono stati due, è chiaro che i nostri bambini mangeranno a scuola dopo la befana e le nostre insegnanti andranno a lavorare già da novembre nei comuni dell'ambito. Se ciò accadesse sarebbe gravissimo perché il tempo pieno va attivato necessariamente entro l'anno e non voglio pensare alle conseguenze".
Nell'incontro tenuto in comune venerdì scorso con l'assessora all'istruzione Maria Matera è stato lo stesso Conca a proporre un affidamento diretto, sotto i 40.000 euro.
"Non si può pensare che una città intera, 1000 bambini e relative famiglie, insegnanti e dirigenti scolastici possano attendere oltre o addirittura pregare che vada tutto bene".
Nei giorni scorsi un gruppo di genitori ha incontrato l'amministrazione comunale e i dirigenti del servizio a cui è toccato il compito di giustificare i ritardi, dovuti a complicate procedure burocratiche per l'indizione della gara, e spiegare in che modo e con quali tempi si intende procedere per assicurare l'avvio del servizio della mensa almeno entro il mese di novembre.
I genitori chiedono celerità nell'avvio del servizio.
Come già a anticipato da Gravinalife il servizio affidato tre anni fa è scaduto lo scorso maggio. Intanto già a febbraio con uno specifico atto di indirizzo, la Giunta comunale ha delineato le linee guida per il servizio stesso definendo l'iter ed i passaggi a cui ottemperare, stante la cifra da mettere a Bando per il servizio stesso, una cifra che impone di rivolgersi, per l'espletamento della gara triennale, alla centrale unica di committenza (CUC).
E qui casca l'asino.
In attesa che vengano eseguiti tutti gli atti formali per la gara triennale del servizio di refezione scolastica sempre previo CUC che impone tempi lunghi, l'Amministrazione Comunale ha dato indicazioni agli uffici competenti di procedere con una gara lampo affidando il servizio in via transitoria prima di espletare la gara triennale.
Della vicenda si è occupato anche il consigliere regionale Mario Conca che ha interpellato l'amministrazione comunale per chiedere come mai non si è deciso di fare una proroga di tre mesi per la mensa al fine di avere il tempo di espletare la gara ponte.
"La proroga tecnica andava fatta subito così come prevede l'articolo 66 del codice degli appalti, ma non hanno avuto la sensibilità, l'accortezza e la voglia – attacca Conca che continua - Potevano a questo punto avviare le procedure di gara all'indomani del voto, ma solo il 27 settembre scorso hanno deliberato l'ennesimo atto di indirizzo che dava indicazioni all'ufficio di procedere con una gara sottosoglia per 'garantire' il servizio fino a maggio 2018. Non avendo i nostri amministratori aderito alla centrale unica di committenza (CUC), sbagliando, saranno costretti ad utilizzare una delle piattaforme digitali, Mepa o Empulia, adeguandosi ai loro tempi per un importo di circa 300 mila euro".
"Considerate le tempistiche delle procedure di gara – continua il consigliere - l'aggiudicazione definitiva non potrà concretizzarsi prima della fine di novembre, un'eternità stante la necessità impellente. Se, come spessissimo avviene, ci fosse un ricorso al Tar e intervenisse una sospensiva, nel 2014 ce ne sono stati due, è chiaro che i nostri bambini mangeranno a scuola dopo la befana e le nostre insegnanti andranno a lavorare già da novembre nei comuni dell'ambito. Se ciò accadesse sarebbe gravissimo perché il tempo pieno va attivato necessariamente entro l'anno e non voglio pensare alle conseguenze".
Nell'incontro tenuto in comune venerdì scorso con l'assessora all'istruzione Maria Matera è stato lo stesso Conca a proporre un affidamento diretto, sotto i 40.000 euro.
"Non si può pensare che una città intera, 1000 bambini e relative famiglie, insegnanti e dirigenti scolastici possano attendere oltre o addirittura pregare che vada tutto bene".