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Palazzo di città
Mercato di via Genova: Palazzo di città nel caos
L'assessore Carbone: "I fondi per piazza Pellicciari? Perduti. Errata la determina". Ma il dirigente Stasi: "Nessun errore".
Gravina - lunedì 15 ottobre 2012
16.00
L'articolo è sbagliato perché è sbagliata la determina avente ad oggetto la "riqualificazione ambientale con realizzazione di una attrezzatura civica polifunzionale; nomina responsabile del procedimento", pubblicata sull'albo on line del Comune di Gravina.
A segnalare l'errore, o presunto tale, è l'assessore ai lavori pubblici Lorenzo Carbone (nella foto) secondo cui, "per un errore tecnico, i funzionari comunali avrebbero erroneamente copiato una vecchia determina", inducendo in errore finanche i giornalisti. I quali, appena il giorno prima, attingendo agli atti del Comune, avevano pescato la determina riguardante lo spostamento, deciso dalla giunta comunale, dei fondi regionali inizialmente destinati alla riqualificazione di piazza Pellicciari e da utilizzare, invece, per il rifacimento del mercato di via Genova, con la relativa nomina del responsabile del procedimento.
Questo, almeno, asserisce il provvedimento a firma del dirigente Michele Stasi, lasciando così intendere che quei fondi non sono andati mai perduti, come invece sempre affermato ai piani alti di Palazzo di città, ma invece dirottati su altre finalità per una precisa scelta dell'esecutivo. Secondo Carbone, però, "non c'è nessuno spostamento di fondi perché il finanziamento di piazza Pellicciari è stato perso nel 2010". Quindi, a corredo della smentita della determina di matrice municipale, la rassicurazione: "Comunque il mercato di Via Genova sarà realizzato. Infatti, in questi giorni stiamo intercettando nuove fonti di finanziamento".
Chiarito il mistero? Tutto colpa di una cattiva interpretazione o forse, come esplicitamente afferma l'assessore, di un semplice "copia-incolla riuscito male"? Non proprio. Perchè Michele Stasi, autore e firmatario dell'atto, non ci sta a passare per lo scemo del villaggio. "Non c'è nessun errore né nell'interpretazione né tanto meno nella stesura della determina", taglia corto l'ingegnere, col garbo di sempre, rispondendo a chi gli chiede chiarimenti e sottolineando che, al momento, non ci sono comunicazioni da parte della Regione in ordine al destino del famoso finanziamento da 800.000 euro. Che dunque, per il momento, almeno ufficialmente, esisterebbe ancora.
E così, smentita la smentita, si torna al punto di partenza. In attesa della prossima smentita.
A segnalare l'errore, o presunto tale, è l'assessore ai lavori pubblici Lorenzo Carbone (nella foto) secondo cui, "per un errore tecnico, i funzionari comunali avrebbero erroneamente copiato una vecchia determina", inducendo in errore finanche i giornalisti. I quali, appena il giorno prima, attingendo agli atti del Comune, avevano pescato la determina riguardante lo spostamento, deciso dalla giunta comunale, dei fondi regionali inizialmente destinati alla riqualificazione di piazza Pellicciari e da utilizzare, invece, per il rifacimento del mercato di via Genova, con la relativa nomina del responsabile del procedimento.
Questo, almeno, asserisce il provvedimento a firma del dirigente Michele Stasi, lasciando così intendere che quei fondi non sono andati mai perduti, come invece sempre affermato ai piani alti di Palazzo di città, ma invece dirottati su altre finalità per una precisa scelta dell'esecutivo. Secondo Carbone, però, "non c'è nessuno spostamento di fondi perché il finanziamento di piazza Pellicciari è stato perso nel 2010". Quindi, a corredo della smentita della determina di matrice municipale, la rassicurazione: "Comunque il mercato di Via Genova sarà realizzato. Infatti, in questi giorni stiamo intercettando nuove fonti di finanziamento".
Chiarito il mistero? Tutto colpa di una cattiva interpretazione o forse, come esplicitamente afferma l'assessore, di un semplice "copia-incolla riuscito male"? Non proprio. Perchè Michele Stasi, autore e firmatario dell'atto, non ci sta a passare per lo scemo del villaggio. "Non c'è nessun errore né nell'interpretazione né tanto meno nella stesura della determina", taglia corto l'ingegnere, col garbo di sempre, rispondendo a chi gli chiede chiarimenti e sottolineando che, al momento, non ci sono comunicazioni da parte della Regione in ordine al destino del famoso finanziamento da 800.000 euro. Che dunque, per il momento, almeno ufficialmente, esisterebbe ancora.
E così, smentita la smentita, si torna al punto di partenza. In attesa della prossima smentita.