
Redazionale
Ministro Lanzetta: "Oggi stiamo celebrando l'Italia che non molla"
Benvenuta 720esima Fiera San Giorgio
mercoledì 23 aprile 2014
10.35
Nuovo compleanno per la fiera regionale di San Giorgio.
Spente ieri 720 candeline, alla presenza della comunità gravinese non affatto scoraggiata dal cattivo tempo e di numerose autorità civili e religiose.
Per le vie della città ha sfilato il corteo storico a cura dell'associazione "Conte G. di Monfort". Prima tappa presso il Municipio e poi direzione fiera. La benedizione del vescovo Mons. Giovanni Ricchiuti, alle prese per la prima volta con la inaugurazione della campionaria gravinese ha anticipato il taglio del nastro da parte del primo cittadino Alesio Valente, a quattro mani con il ministro degli affari regionali Maria Carmela Lanzetta.
In una sala convegni gremita di gente a fare gli onori di casa è stato proprio il sindaco. «La crisi non è alle nostre spalle, ma sulle nostre spalle. Eppure la fiera di San Giorgio va in controtendenza, resiste e resta una vetrina unica. Sette sono le regioni presenti tra gli espositori: Puglia, Basilicata, Toscana, Lazio, Campania, Sardegna e Sicilia. Le nostre intenzioni sono quelle di aprire i confini, non più la nostra fiera, ma la vostra fiera. Non ha senso inventarsi altre campionarie, valorizziamo questo immenso contenitore, ritroviamoci in una sola grande comunità economica e sociale», ha continuato il primo cittadino rivolgendosi ai paesi viciniori sedi di altrettante campionarie. «La fiera deve diventare una agorà. Il cammino é lungo, ma possiamo farcela, dobbiamo farcela. Oggi ci accingiamo a scrivere la 720esima pagina di questo libro. E ognuno di voi avrà contribuito a scrivere questo libro. Solo insieme si cambia davvero», ha concluso Valente, tra il consenso e gli applausi dei presenti.
«Mi interrogavo sulla utilità di una manifestazione fieristica nell'era digitale, in cui non c'è bisogno di attendere le campionarie per conoscere le novità- ha preso la parola Rocco De Franchi, assessore alle attività economiche del comune di Bari. Agostino diceva che la speranza ha due figli, lo sdegno per le cose così come sono e il coraggio di cambiare le cose. Qui a Gravina c'é coraggio, si vuole ripartire dalle attività produttive. La città di Bari c'è e ci sarà», ha concluso l'assessore barese.
Dal capoluogo pugliese alla Basilicata. In mezzo Gravina, accarezzata e sostenuta.
«Il fatto che centinaia di espositori decidano, pur in questo clima di grande difficoltà, di fare un passo in avanti e di stare insieme, è la prova che possiamo farcela. Dobbiamo imparare da questo esempio di animazione economica, aderendo a progetti e perseguendo la via che ci ha insegnato la storia, 720 anni di storia. Gravina e Matera hanno stretto un patto», ha fatto eco Salvatore Adduce, sindaco di Matera.
«Voglio sottolineare il grande legame che unisce questo territorio al governo regionale. Un legame ancor più forte da quando abbiamo restituito un luogo di cura a questa comunità. Oggi è nata la prima bambina nell'ospedale della Murgia. Stiamo insieme», ha suggerito Elena Gentile, assessore regionale al welfare.
Presente, come del resto anche negli anni passati, il presidente della Provincia Francesco Schittulli. «Mi attendo molto da questa edizione della fiera, mi attendo il rilancio della città nel segno del cambiamento. Ci sono delle debolezze che si stanno registrando sul territorio regionale e provinciale. Penso al lavoro dei giovani, delle donne, all'incertezza che c'é nel disegnare il loro futuro, a chi ha 50 anni e ha paura di perdere il lavoro, penso agli anziani, allo stato di debolezza che vivono. Sono tre gli elementi che dovrebbero far decollare questa regione: l'agricoltura di qualità, il turismo, le infrastrutture. Dobbiamo farcela», ha esposto Schittulli prima di aggiungere una chiosa sul nosocomio murgiano. «Non credo, però, sia motivo di orgoglio realizzare una struttura sanitaria dopo decenni di abbandono degli ospedali di Altamura e Gravina», ha concluso il presidente della Provincia.
«L'inaugurazione della fiera é un momento di festa e i momenti di festa non vanno rovinati- ha rimbrottato il presidente del consiglio regionale, Onofrio Introna- C'è bisogno di dare risposte al mondo imprenditoriale, a chi ci crede ancora. Gravina rappresenta insieme la tenacia e la testardaggine del Mezzogiorno. La fiera di Gravina continuerà a crescere perché rappresenta la storia di un popolo che non si è mai arreso. Ci sono voluti vent'anni per fare un ospedale. Certo questo é anche il paese della burocrazia che noi istituzioni dobbiamo combattere», ha concluso Introna.
All'appello anche il vice ministro dell'interno Filippo Bubbico, in un legame speciale con Gravina e i suoi amministratori. «Un plauso va al sindaco Valente che ancora una volta ha saputo promuovere un evento importate per questa città. La situazione é difficile, ma il Mezzogiorno può farcela. Noi dobbiamo dimostrare di essere la parte innovativa, più promettente di questo paese. La presenza di tanti cittadini e la condivisione di tanti sindaci é un fattore di fiducia e certezza affinché l'anno prossimo si possa ricordare questo evento con uno spirito nuovo, sostenuto da fatti concreti che nel frattempo saremo riusciti a realizzare», ha aggiunto Bubbico. A chiudere la cerimonia inaugurale, prima della visita ai padiglioni, il ministro agli affari regionali Maria Carmela Lanzetta «Qui a Gravina stiamo celebrando l'Italia che non molla. Questa è una fiera di raffronto, innovazione e storia. Bene anche l'idea di realizzare un altro evento in questo quartiere, l'Expo giovani. Ripartiamo dai giovani e dalle risorse del territorio».
Ma la fiera è appena cominciata.
Ufficio Stampa
720esima edizione fiera di San Giorgio
Comune di Gravina in Puglia
Spente ieri 720 candeline, alla presenza della comunità gravinese non affatto scoraggiata dal cattivo tempo e di numerose autorità civili e religiose.
Per le vie della città ha sfilato il corteo storico a cura dell'associazione "Conte G. di Monfort". Prima tappa presso il Municipio e poi direzione fiera. La benedizione del vescovo Mons. Giovanni Ricchiuti, alle prese per la prima volta con la inaugurazione della campionaria gravinese ha anticipato il taglio del nastro da parte del primo cittadino Alesio Valente, a quattro mani con il ministro degli affari regionali Maria Carmela Lanzetta.
In una sala convegni gremita di gente a fare gli onori di casa è stato proprio il sindaco. «La crisi non è alle nostre spalle, ma sulle nostre spalle. Eppure la fiera di San Giorgio va in controtendenza, resiste e resta una vetrina unica. Sette sono le regioni presenti tra gli espositori: Puglia, Basilicata, Toscana, Lazio, Campania, Sardegna e Sicilia. Le nostre intenzioni sono quelle di aprire i confini, non più la nostra fiera, ma la vostra fiera. Non ha senso inventarsi altre campionarie, valorizziamo questo immenso contenitore, ritroviamoci in una sola grande comunità economica e sociale», ha continuato il primo cittadino rivolgendosi ai paesi viciniori sedi di altrettante campionarie. «La fiera deve diventare una agorà. Il cammino é lungo, ma possiamo farcela, dobbiamo farcela. Oggi ci accingiamo a scrivere la 720esima pagina di questo libro. E ognuno di voi avrà contribuito a scrivere questo libro. Solo insieme si cambia davvero», ha concluso Valente, tra il consenso e gli applausi dei presenti.
«Mi interrogavo sulla utilità di una manifestazione fieristica nell'era digitale, in cui non c'è bisogno di attendere le campionarie per conoscere le novità- ha preso la parola Rocco De Franchi, assessore alle attività economiche del comune di Bari. Agostino diceva che la speranza ha due figli, lo sdegno per le cose così come sono e il coraggio di cambiare le cose. Qui a Gravina c'é coraggio, si vuole ripartire dalle attività produttive. La città di Bari c'è e ci sarà», ha concluso l'assessore barese.
Dal capoluogo pugliese alla Basilicata. In mezzo Gravina, accarezzata e sostenuta.
«Il fatto che centinaia di espositori decidano, pur in questo clima di grande difficoltà, di fare un passo in avanti e di stare insieme, è la prova che possiamo farcela. Dobbiamo imparare da questo esempio di animazione economica, aderendo a progetti e perseguendo la via che ci ha insegnato la storia, 720 anni di storia. Gravina e Matera hanno stretto un patto», ha fatto eco Salvatore Adduce, sindaco di Matera.
«Voglio sottolineare il grande legame che unisce questo territorio al governo regionale. Un legame ancor più forte da quando abbiamo restituito un luogo di cura a questa comunità. Oggi è nata la prima bambina nell'ospedale della Murgia. Stiamo insieme», ha suggerito Elena Gentile, assessore regionale al welfare.
Presente, come del resto anche negli anni passati, il presidente della Provincia Francesco Schittulli. «Mi attendo molto da questa edizione della fiera, mi attendo il rilancio della città nel segno del cambiamento. Ci sono delle debolezze che si stanno registrando sul territorio regionale e provinciale. Penso al lavoro dei giovani, delle donne, all'incertezza che c'é nel disegnare il loro futuro, a chi ha 50 anni e ha paura di perdere il lavoro, penso agli anziani, allo stato di debolezza che vivono. Sono tre gli elementi che dovrebbero far decollare questa regione: l'agricoltura di qualità, il turismo, le infrastrutture. Dobbiamo farcela», ha esposto Schittulli prima di aggiungere una chiosa sul nosocomio murgiano. «Non credo, però, sia motivo di orgoglio realizzare una struttura sanitaria dopo decenni di abbandono degli ospedali di Altamura e Gravina», ha concluso il presidente della Provincia.
«L'inaugurazione della fiera é un momento di festa e i momenti di festa non vanno rovinati- ha rimbrottato il presidente del consiglio regionale, Onofrio Introna- C'è bisogno di dare risposte al mondo imprenditoriale, a chi ci crede ancora. Gravina rappresenta insieme la tenacia e la testardaggine del Mezzogiorno. La fiera di Gravina continuerà a crescere perché rappresenta la storia di un popolo che non si è mai arreso. Ci sono voluti vent'anni per fare un ospedale. Certo questo é anche il paese della burocrazia che noi istituzioni dobbiamo combattere», ha concluso Introna.
All'appello anche il vice ministro dell'interno Filippo Bubbico, in un legame speciale con Gravina e i suoi amministratori. «Un plauso va al sindaco Valente che ancora una volta ha saputo promuovere un evento importate per questa città. La situazione é difficile, ma il Mezzogiorno può farcela. Noi dobbiamo dimostrare di essere la parte innovativa, più promettente di questo paese. La presenza di tanti cittadini e la condivisione di tanti sindaci é un fattore di fiducia e certezza affinché l'anno prossimo si possa ricordare questo evento con uno spirito nuovo, sostenuto da fatti concreti che nel frattempo saremo riusciti a realizzare», ha aggiunto Bubbico. A chiudere la cerimonia inaugurale, prima della visita ai padiglioni, il ministro agli affari regionali Maria Carmela Lanzetta «Qui a Gravina stiamo celebrando l'Italia che non molla. Questa è una fiera di raffronto, innovazione e storia. Bene anche l'idea di realizzare un altro evento in questo quartiere, l'Expo giovani. Ripartiamo dai giovani e dalle risorse del territorio».
Ma la fiera è appena cominciata.
Ufficio Stampa
720esima edizione fiera di San Giorgio
Comune di Gravina in Puglia