
La città
Montemurro, i socialisti insistono
Utilizzare i fondi del patto di stabilità senza aspettare i finanziamenti del Governo
Gravina - mercoledì 18 giugno 2014
09.40
Dopo lo scivolone sul presunto finanziamento mancato, Pietro Nolasco e gli altri socialisti gravinesi non mollano il colpo e tornano a interrogare il sindaco Alesio Valente sulla scuola Montemurro. Alla precedente richiesta di generici chiarimenti segue questa volta una precisa proposta: impegnare l'importo del patto di stabilità, accantonato e immediatamente spendibile, per interventi mirati alla salvaguardia dell'incolumità di alunni e personale della Scuola Montemurro.
"Riteniamo – scrivono i socialisti - che lo stato dell'arte relativo alla Scuola Montemurro sia definito di emergenza e pertanto, tale somma deve essere utilizzata immediatamente al fine di ripristinare le anomalie e consentire agli utenti della scuola di fruire di tutti gli ambienti di lavoro".
L'istituto, già oggetto di attenzione da diverso tempo per dei cedimenti strutturali che stanno interessando l'ala nuova della scuola, oltre al muro di cinta, è stata candidato a diversi finanziamenti, regionali e nazionali, nella speranza di poter avviare quanto prima i lavori di messa in sicurezza.
Opere che, da progetto, costeranno alle casse comunali 470.000 euro per finanziare i lavori di consolidamento delle fondazioni dell'istituto, attraverso iniezioni di miscele cementizie o con l'inserimento di sottofondazioni, e risanare la struttura interessata da profonde crepe sui pilastri portanti oltre alla realizzazione del nuovo muro di cinta. Lavori che andrebbero realizzati con estrema urgenza, soprattutto alla luce di quanto riferito dallo stesso gruppo del partito socialista secondo cui: "alcuni ambienti (aule, laboratori e sala riunioni) sono inutilizzabili. Le uscite di emergenza localizzate nei pressi di detti ambienti non sono fruibili e, pertanto, non sono rispettate le elementari norme di sicurezza. In caso di evacuazione le vie di fuga risultano occluse ed il pericolo in termini di perdita di vite umane è incalcolabile ed il problema non può essere sottaciuto".
Di qui la proposta di non aspettare l'esito della candidatura all'ultimo bando aperto dal Governo Renzi, con cui Palazzo di città spera di fare fronte alle spese, "tenuto conto che è stata inoltrata richiesta di un finanziamento di 470.000 euro totalmente a carico dello Stato e che siamo candidati ad ottenere tale somma assieme a 4.400 altre scuole". Insomma il rischio che "passeranno alcuni anni per la risoluzione del problema" non è remoto ed a questo punto che i socialisti, conteggi alla mano, sostengono che "per effettuare la messa in sicurezza dell'ala pericolante bastano 170.000 euro, dunque, è possibile prelevare detta somma prevista dal Patto di stabilità. In un secondo momento, ovvero quando arriveranno gli ulteriori fondi messi a disposizione dal Governo si procederà ad effettuare i lavori esterni con rifacimento del muro di contenimento".
Ribadito, infine, che "la messa in sicurezza della Scuola Secondaria di 1° Grado "Don E. Montemurro" è prioritaria rispetto ad altri interventi di più alto impatto visivo quali il manto erboso del campo sportivo" la parola passa al primo cittadino.
"Riteniamo – scrivono i socialisti - che lo stato dell'arte relativo alla Scuola Montemurro sia definito di emergenza e pertanto, tale somma deve essere utilizzata immediatamente al fine di ripristinare le anomalie e consentire agli utenti della scuola di fruire di tutti gli ambienti di lavoro".
L'istituto, già oggetto di attenzione da diverso tempo per dei cedimenti strutturali che stanno interessando l'ala nuova della scuola, oltre al muro di cinta, è stata candidato a diversi finanziamenti, regionali e nazionali, nella speranza di poter avviare quanto prima i lavori di messa in sicurezza.
Opere che, da progetto, costeranno alle casse comunali 470.000 euro per finanziare i lavori di consolidamento delle fondazioni dell'istituto, attraverso iniezioni di miscele cementizie o con l'inserimento di sottofondazioni, e risanare la struttura interessata da profonde crepe sui pilastri portanti oltre alla realizzazione del nuovo muro di cinta. Lavori che andrebbero realizzati con estrema urgenza, soprattutto alla luce di quanto riferito dallo stesso gruppo del partito socialista secondo cui: "alcuni ambienti (aule, laboratori e sala riunioni) sono inutilizzabili. Le uscite di emergenza localizzate nei pressi di detti ambienti non sono fruibili e, pertanto, non sono rispettate le elementari norme di sicurezza. In caso di evacuazione le vie di fuga risultano occluse ed il pericolo in termini di perdita di vite umane è incalcolabile ed il problema non può essere sottaciuto".
Di qui la proposta di non aspettare l'esito della candidatura all'ultimo bando aperto dal Governo Renzi, con cui Palazzo di città spera di fare fronte alle spese, "tenuto conto che è stata inoltrata richiesta di un finanziamento di 470.000 euro totalmente a carico dello Stato e che siamo candidati ad ottenere tale somma assieme a 4.400 altre scuole". Insomma il rischio che "passeranno alcuni anni per la risoluzione del problema" non è remoto ed a questo punto che i socialisti, conteggi alla mano, sostengono che "per effettuare la messa in sicurezza dell'ala pericolante bastano 170.000 euro, dunque, è possibile prelevare detta somma prevista dal Patto di stabilità. In un secondo momento, ovvero quando arriveranno gli ulteriori fondi messi a disposizione dal Governo si procederà ad effettuare i lavori esterni con rifacimento del muro di contenimento".
Ribadito, infine, che "la messa in sicurezza della Scuola Secondaria di 1° Grado "Don E. Montemurro" è prioritaria rispetto ad altri interventi di più alto impatto visivo quali il manto erboso del campo sportivo" la parola passa al primo cittadino.