
La città
Museo dell'acqua e della pietra
Dalla balsa alla realtà: approvato il progetto esecutivo.
Gravina - lunedì 28 aprile 2014
09.10
Bollato come esecutivo il progetto del "Museo dell'acqua e della pietra".
Non resterà quindi soltanto un plastico, tra l'altro esposto nei giorni scorsi all'interno del padiglione istituzionale della 720a Fiera di San Giorgio. Il progetto, consegnato lo scorso giugno è stato realizzato da Pietro Laureano, architetto e consulente Unesco, in quanto esperto di zone aride e a breve, così come confermato dall'assessore alla cultura Laura Marchetti, sarà pubblicato il bando di gara per la realizzazione dei lavori.
I sentieri naturalistici oggetto dell'appalto, verranno a costare 350.000 euro di cui 226.998,26 euro da destinarsi per i "lavori a misura", così come riportato nella delibera. A tali interventi, seguirà quindi un corrispettivo che dipenderà dal lavoro realmente eseguito, calcolando quindi il costo degli stessi lavori, della manodopera e di eventuali sovrappiù in corso d'opera. Gli importi, consistenti in oneri per la sicurezza e per la manodopera, corrispondono a 59.421,42 euro e non sono soggetti a ribasso d'asta.
La restante cifra, ammontante a 123.001,40 euro, comprende gli importi previsti per svariate esigenze (rilievi, accertamenti, sorveglianza archeologica, imprevisti, spese tecniche, per l'attività di consulenza o progettazione, verifiche tecniche, collaudi, pubblicità, opere artistiche e in ultima istanza, per l'IVA). Per realizzare il "Museo dell'acqua e della pietra" è stato recuperato un finanziamento provinciale di 850.000 euro. Il denaro verrà speso in parte, per la realizzazione di percorsi naturalistici mentre l'importo restante - 500.000 euro - sarà impiegato per il ripristino e il recupero di una serie di luoghi ubicati a valle del ponte Madonna della Stella.
Nulla di invasivo per quello che potrebbe definirsi un eco progetto, così come confermato più volte dallo stesso Laureano nel corso dei Syssitia. Durante i simposi sociali, ospitati nell'ormai dismesso teatro Mastrogiacomo, aperti ai tecnici e a tutta la comunità gravinese, è stato presentato negli scorsi mesi quello che diventerà un percorso che condurrà il visitatore nelle "stanze della memoria". Luoghi ideali o reali nei quali il gravinese potrà riconoscere la propria storia ed il turista potrà immaginarne una: "Verranno installate delle attrezzature molto leggere, nomadi, che verranno montate e smontate a seconda delle necessità" ha spiegato Laureano durante uno degli incontri, "i turisti potranno trovare delle indicazioni, magari su interfacce multimediali ma a loro non verrà spiegato nulla, vogliamo suscitare interesse, curiosità".
L'area interessata, si estenderà dalla zona di Capotenda fino a quella di Santo Stefano. Il bastione medioevale - per il quale sono stati stanziati 150.000 euro dal Gal - ospiterà la sede del museo. Dalla full immersion nel ritorno alle origini non sono stati esclusi i diversamente abili, considerando la tortuosa discesa verso il cuore della gravina, per loro è stato ideato un percorso alternativo.
Non resterà quindi soltanto un plastico, tra l'altro esposto nei giorni scorsi all'interno del padiglione istituzionale della 720a Fiera di San Giorgio. Il progetto, consegnato lo scorso giugno è stato realizzato da Pietro Laureano, architetto e consulente Unesco, in quanto esperto di zone aride e a breve, così come confermato dall'assessore alla cultura Laura Marchetti, sarà pubblicato il bando di gara per la realizzazione dei lavori.
I sentieri naturalistici oggetto dell'appalto, verranno a costare 350.000 euro di cui 226.998,26 euro da destinarsi per i "lavori a misura", così come riportato nella delibera. A tali interventi, seguirà quindi un corrispettivo che dipenderà dal lavoro realmente eseguito, calcolando quindi il costo degli stessi lavori, della manodopera e di eventuali sovrappiù in corso d'opera. Gli importi, consistenti in oneri per la sicurezza e per la manodopera, corrispondono a 59.421,42 euro e non sono soggetti a ribasso d'asta.
La restante cifra, ammontante a 123.001,40 euro, comprende gli importi previsti per svariate esigenze (rilievi, accertamenti, sorveglianza archeologica, imprevisti, spese tecniche, per l'attività di consulenza o progettazione, verifiche tecniche, collaudi, pubblicità, opere artistiche e in ultima istanza, per l'IVA). Per realizzare il "Museo dell'acqua e della pietra" è stato recuperato un finanziamento provinciale di 850.000 euro. Il denaro verrà speso in parte, per la realizzazione di percorsi naturalistici mentre l'importo restante - 500.000 euro - sarà impiegato per il ripristino e il recupero di una serie di luoghi ubicati a valle del ponte Madonna della Stella.
Nulla di invasivo per quello che potrebbe definirsi un eco progetto, così come confermato più volte dallo stesso Laureano nel corso dei Syssitia. Durante i simposi sociali, ospitati nell'ormai dismesso teatro Mastrogiacomo, aperti ai tecnici e a tutta la comunità gravinese, è stato presentato negli scorsi mesi quello che diventerà un percorso che condurrà il visitatore nelle "stanze della memoria". Luoghi ideali o reali nei quali il gravinese potrà riconoscere la propria storia ed il turista potrà immaginarne una: "Verranno installate delle attrezzature molto leggere, nomadi, che verranno montate e smontate a seconda delle necessità" ha spiegato Laureano durante uno degli incontri, "i turisti potranno trovare delle indicazioni, magari su interfacce multimediali ma a loro non verrà spiegato nulla, vogliamo suscitare interesse, curiosità".
L'area interessata, si estenderà dalla zona di Capotenda fino a quella di Santo Stefano. Il bastione medioevale - per il quale sono stati stanziati 150.000 euro dal Gal - ospiterà la sede del museo. Dalla full immersion nel ritorno alle origini non sono stati esclusi i diversamente abili, considerando la tortuosa discesa verso il cuore della gravina, per loro è stato ideato un percorso alternativo.