Museo dell'acqua e della pietra
Museo dell'acqua e della pietra
La città

Museo dell'acqua e della pietra

Dalla balsa alla realtà: approvato il progetto esecutivo.

Bollato come esecutivo il progetto del "Museo dell'acqua e della pietra".

Non resterà quindi soltanto un plastico, tra l'altro esposto nei giorni scorsi all'interno del padiglione istituzionale della 720a Fiera di San Giorgio. Il progetto, consegnato lo scorso giugno è stato realizzato da Pietro Laureano, architetto e consulente Unesco, in quanto esperto di zone aride e a breve, così come confermato dall'assessore alla cultura Laura Marchetti, sarà pubblicato il bando di gara per la realizzazione dei lavori.

I sentieri naturalistici oggetto dell'appalto, verranno a costare 350.000 euro di cui 226.998,26 euro da destinarsi per i "lavori a misura", così come riportato nella delibera. A tali interventi, seguirà quindi un corrispettivo che dipenderà dal lavoro realmente eseguito, calcolando quindi il costo degli stessi lavori, della manodopera e di eventuali sovrappiù in corso d'opera. Gli importi, consistenti in oneri per la sicurezza e per la manodopera, corrispondono a 59.421,42 euro e non sono soggetti a ribasso d'asta.

La restante cifra, ammontante a 123.001,40 euro, comprende gli importi previsti per svariate esigenze (rilievi, accertamenti, sorveglianza archeologica, imprevisti, spese tecniche, per l'attività di consulenza o progettazione, verifiche tecniche, collaudi, pubblicità, opere artistiche e in ultima istanza, per l'IVA). Per realizzare il "Museo dell'acqua e della pietra" è stato recuperato un finanziamento provinciale di 850.000 euro. Il denaro verrà speso in parte, per la realizzazione di percorsi naturalistici mentre l'importo restante - 500.000 euro - sarà impiegato per il ripristino e il recupero di una serie di luoghi ubicati a valle del ponte Madonna della Stella.

Nulla di invasivo per quello che potrebbe definirsi un eco progetto, così come confermato più volte dallo stesso Laureano nel corso dei Syssitia. Durante i simposi sociali, ospitati nell'ormai dismesso teatro Mastrogiacomo, aperti ai tecnici e a tutta la comunità gravinese, è stato presentato negli scorsi mesi quello che diventerà un percorso che condurrà il visitatore nelle "stanze della memoria". Luoghi ideali o reali nei quali il gravinese potrà riconoscere la propria storia ed il turista potrà immaginarne una: "Verranno installate delle attrezzature molto leggere, nomadi, che verranno montate e smontate a seconda delle necessità" ha spiegato Laureano durante uno degli incontri, "i turisti potranno trovare delle indicazioni, magari su interfacce multimediali ma a loro non verrà spiegato nulla, vogliamo suscitare interesse, curiosità".

L'area interessata, si estenderà dalla zona di Capotenda fino a quella di Santo Stefano. Il bastione medioevale - per il quale sono stati stanziati 150.000 euro dal Gal - ospiterà la sede del museo. Dalla full immersion nel ritorno alle origini non sono stati esclusi i diversamente abili, considerando la tortuosa discesa verso il cuore della gravina, per loro è stato ideato un percorso alternativo.
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