Incendio nel cuore del bosco
Incendio nel cuore del bosco
La città

Nasce ufficialmente il Movimento di Cittadinanza attiva “Sei anche TU la Difesa Grande del bosco indifeso”

Nominato coordinatore Vincenzo Florio. Al suo fianco Vito Loglisci

È nato ufficialmente il Movimento di Cittadinanza Attiva "Sei anche TU la Difesa Grande del bosco indifeso" e a presentarcelo e il neo eletto coordinatore, Vincenzo Florio. Con lui eletto anche Vito Loglisci come suo vice.

"Sono onorato – dichiara Florio - di rappresentare questo movimento fatto di persone che come me hanno a cuore la tutela, la difesa e la valorizzazione di questo straordinario bosco, anche se poche volte percepito come tale. I tragici episodi dello scorso agosto, e mi riferisco al violento incendio doloso che ha interessato quasi 1500 ettari del nostro patrimonio boschivo, hanno riportato a galla le fragilità organizzative e gestionali che da anni flagellano non solo il nostro territorio ma gran parte del Sud Italia. Il nostro bosco non è da meno e sono evidenti come le azioni messe in atto per la prevenzione, salvaguardia, tutela e valorizzazione non sono state per nulla efficaci".

Quale il ruolo di questo comitato?: "Siamo nati per raccogliere i sentimenti positivi di tanti amanti della natura. Siamo un contenitore che deve dare voce e vita ad idee, progettualità e stimolare le Istituzioni ad una nuova presa d'atto dello stato dei luoghi. Serve un cambio di marcia e per primi dobbiamo essere noi cittadini a metterci la faccia. Non possiamo più nasconderci ma diventare finalmente un ingranaggio importante per dare risposte forti alla nostra città e per dare finalmente alle nuove generazioni un luogo ed un patrimonio intatto e degno, così come lo abbiamo ereditato noi".

Come ha accolto l'Amministrazione la nascita di questo comitato?: "Corre l'obbligo di sottolineare che come movimento abbiamo scelto di essere una mano tesa e non un dito puntato. Crediamo che per ottenere risultati importanti, tutti ed insieme dobbiamo fare la nostra parte. Abbiamo chiesto un incontro con tutte le Istituzioni coinvolte, da Palazzo di Città alla Città Metropolitana e precettato i Consiglieri regionali del nostro territorio. Costruire con loro un percorso e non imporre scelte. Se tutti traguardiamo nella stessa direzione allora daremo veramente un'opportunità di rinascita al nostro bosco, ancora oggi oggetto di dubbi ed incertezze. E mi spiego meglio. Troppa confusione tra sigle, Enti coinvolti, gestioni e responsabilità. Non è chiaro ancora a chi spetta fare cosa e perché. Non è chiaro cosa una zona ZSC (Zona Speciale di Conservazione) comporta. Quali gli obblighi e cosa si deve preservare o ottemperare. Subiamo un Piano ed un regolamento di gestione ingessato che forse andrebbe aggiornato e rivisto alla luce degli incendi degli ultimi 5 anni. Non comprendiamo del perché non è mai stato condotto in questi anni nessuno studio o ricerca scientifica in bosco, per comprenderne stato di salute, evoluzione e quali le criticità. Come si può tutelare e difendere un bosco se non si conosce né storia e stato di salute attuale?. Tutte domande a cui il movimento deve trovare per dare risposte".

Ma quali, secondo lei, i primi passi necessari? "Crediamo necessario un confronto chiaro e schietto con tutti gli organi e le Istituzioni interessate alla gestione e conservazione del nostro bosco. Capire cosa, a livello normativo è stato fatto e cosa andrebbe ancora fatto, tipo chiudere l'iter con l'istituzione del Parco Regionale come prevede la legge. Capire a chi spetta un piano di gestione selvicolturale, a chi una efficace prevenzione e a chi pagare. Non è possibile continuare a gravare sulle casse comunali su questioni che crediamo di competenza regionale. Bisogna infine capire tutti insieme quale la storia che vogliamo scrivere per il nostro bosco. Quale la sua funzione e quali le sue opportunità. Decidere insieme il suo futuro perché il presente che gli abbiamo regalato non è degno di una comunità che vuole bene e rispetta il suo territorio. Saremo presenti al Consiglio Comunale monotematico di metà novembre dove porteremo le nostre necessità e chiederemo di dare a tutti i nostri interrogativi, che sono legittime necessità di una comunità, di avere finalmente risposte chiare e certe. Solo così si può ripartire. Sapendo chi siamo e decidendo insieme in che direzione vogliamo andare".

Infine, il nostro bosco è ancora un patrimonio?: "Oggi più che un patrimonio è solo un costo. Di benefici ne vediamo ben pochi. Non solo non rappresenta un patrimonio di biodiversità, non è un attrattore sociale e è veramente irrisoria la ricaduta economica per la comunità ospitante il bosco. Vediamo e traguardiamo a tante altre realtà che possiedono un patrimonio come il nostro e ne apprezziamo la gestione forestale, naturale ed economica dello stesso. Non solo grande tutela ma anche opportunità. Oggi nessuno investirebbe nel nostro bosco. Pochissime le realtà associative che operano in bosco per attività legate alla natura, al turismo sostenibile o al turismo sportivo. Nessun coordinamento e nessuna opportunità, se non sporadici esempi. Qui dobbiamo lavorare tutti ed insieme. Farlo diventare una opportunità tenendo bene a mente che per prima viene la sua salvaguardia, la tutela della biodiversità e la sua prevenzione. Il resto è una naturale e positiva conseguenza".
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