
Redazionale
“Nozze al museo”, primo matrimonio presso la Fondazione Santomasi
Adriana Valenzano e Piero Quarto, sposi nella “sala del Barone”.
Gravina - mercoledì 24 dicembre 2014
13.19
Fiori d'arancio nella Fondazione "Ettore Pomarici Santomasi".
Si è celebrato stamane il primo matrimonio, con rito civile, nell'ambito dell'iniziativa promossa dalla Fondazione gravinese, "Nozze al museo". Adriana Valenzano e Piero Quarto si sono scambiati la loro promessa d'amore nel salone "del Barone", uno degli ambienti messi a disposizione per la cerimonia, oltre che alla sala "delle carrozze" per il rinfresco.
A suggellare le nozze è stato proprio il primo cittadino, Alesio Valente, il quale ha commentato: "Sono felice di aver partecipato al vostro matrimonio, conosco gli sposi ma in qualità di sindaco voglio dirvi che potrete sempre contare sulle istituzioni" ed ha aggiunto, "per me la famiglia è importante e quando si forma un nuovo nucleo sicuramente si rafforza tutta la comunità, quindi grazie per aver voluto condividere questo importante momento, davvero grazie".
Le dolci melodie del flauto e del violino dei maestri Andrea e Francesca Cicolecchia e petali di rose bianche sparsi sul pavimento, questa la quantomai inedita e suggestiva cornice che ha accolto un ristretto numero di parenti e amici della coppia. L'evento è stato invece organizzato da Loredana Valenzano, testimone della sposa e da Massimo De Paolis, con il supporto delle studentesse degli istituti I.P.S.I.A "Galileo Galilei" di Gravina e dell' altamurano I.I.S.S. "Michele De Nora".
"Vogliamo aprire le porte della Fonazione a tutti", ha affermato il presidente Mario Burdi, "quella che stiamo facendo stamane è anche cultura". Molti in effetti gli invitati che approfittando dell'attesa hanno curiosato tra le antiche stanze dell'appartamento padronale. "Questo è un modo per reinventare il concetto di cultura, renderlo più accessibile, aprendo nuovi canali di comunicazione con il pubblico". Molti i progetti in cantiere, oltre a "Nozze al museo", Burdi pur essendo proiettato verso il futuro, non dimentica lo spirito della donazione fatta dal Barone: "Il Barone Santomasi voleva provvedere alla dote delle giovani, cosa che ormai ai nostri giorni è superata, ma abbiamo pensato di istituire una borsa di studio per le giovani donne, inoltre abbiamo intenzione di collaborare con le istituzioni a diversi progetti". Il presidente conclude: "Ci saranno molti eventi, qui ed anche al castello, siamo fermamente convinti che di cultura si può vivere e soprattutto vogliamo che la cittadinanza si avvicini il più possibile alla nostra realtà".
Si è celebrato stamane il primo matrimonio, con rito civile, nell'ambito dell'iniziativa promossa dalla Fondazione gravinese, "Nozze al museo". Adriana Valenzano e Piero Quarto si sono scambiati la loro promessa d'amore nel salone "del Barone", uno degli ambienti messi a disposizione per la cerimonia, oltre che alla sala "delle carrozze" per il rinfresco.
A suggellare le nozze è stato proprio il primo cittadino, Alesio Valente, il quale ha commentato: "Sono felice di aver partecipato al vostro matrimonio, conosco gli sposi ma in qualità di sindaco voglio dirvi che potrete sempre contare sulle istituzioni" ed ha aggiunto, "per me la famiglia è importante e quando si forma un nuovo nucleo sicuramente si rafforza tutta la comunità, quindi grazie per aver voluto condividere questo importante momento, davvero grazie".
Le dolci melodie del flauto e del violino dei maestri Andrea e Francesca Cicolecchia e petali di rose bianche sparsi sul pavimento, questa la quantomai inedita e suggestiva cornice che ha accolto un ristretto numero di parenti e amici della coppia. L'evento è stato invece organizzato da Loredana Valenzano, testimone della sposa e da Massimo De Paolis, con il supporto delle studentesse degli istituti I.P.S.I.A "Galileo Galilei" di Gravina e dell' altamurano I.I.S.S. "Michele De Nora".
"Vogliamo aprire le porte della Fonazione a tutti", ha affermato il presidente Mario Burdi, "quella che stiamo facendo stamane è anche cultura". Molti in effetti gli invitati che approfittando dell'attesa hanno curiosato tra le antiche stanze dell'appartamento padronale. "Questo è un modo per reinventare il concetto di cultura, renderlo più accessibile, aprendo nuovi canali di comunicazione con il pubblico". Molti i progetti in cantiere, oltre a "Nozze al museo", Burdi pur essendo proiettato verso il futuro, non dimentica lo spirito della donazione fatta dal Barone: "Il Barone Santomasi voleva provvedere alla dote delle giovani, cosa che ormai ai nostri giorni è superata, ma abbiamo pensato di istituire una borsa di studio per le giovani donne, inoltre abbiamo intenzione di collaborare con le istituzioni a diversi progetti". Il presidente conclude: "Ci saranno molti eventi, qui ed anche al castello, siamo fermamente convinti che di cultura si può vivere e soprattutto vogliamo che la cittadinanza si avvicini il più possibile alla nostra realtà".