
Ospedale e Sanità
Ospedale di Comunità a Gravina: a che punto siamo?
La domanda arriva da Cigl, Cisl e Uil.
Gravina - lunedì 8 settembre 2025
I rappresentanti delle sigle sindacali Cigl, Cisl e Uil hanno voluto manifestare la propria preoccupazione per i ritardi che si presentano nella realizzazione dell'ospedale di Comunità della città di Gravina.
Un presidio sanitario fondamentale per i servizi che andrebbe ad offrire alla popolazione gravinese. Infatti, l'Ospedale di Comunità (OdC) è una struttura di ricovero che svolge una funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero e si rivolge prioritariamente al bisogno degli assistiti, con una conduzione infermieristica che copre l'arco delle 24 ore.
Una struttura sanitaria che accoglie pazienti con patologia acuta minore che non necessitano di ricovero in ospedale o con patologie croniche riacutizzate che devono completare il processo di stabilizzazione clinica, con una valutazione prognostica di risoluzione a breve termine, provenienti dal domicilio, dal Pronto soccorso o da presidi ospedalieri per acuti (dimissione), quando per il paziente non sia possibile tornare immediatamente al domicilio.
Una struttura sanitaria che a Gravina sarà collocata all'interno del vecchio ospedale Santa Maria del Piede, dopo una opera di restyling, prevista dall'Asl, che per questo ha intercettato un finanziamento di quasi 2 milioni e 400mila euro.
Però è trascorso più di un anno da quel 27 agosto del 2024, quando l'Azienda Sanitaria di Bari ha approvato il progetto esecutivo per i lavori di ristrutturazione per la realizzazione dell'ospedale di comunità di Gravina.
Un intervento che servirà, oltre che a riqualificare l'edificio, anche a renderlo adeguato al nuovo compito, attraverso l'approvvigionamento di apparecchiature e strumentazioni.
Purtroppo, a distanza di un anno dall'approvazione del progetto, i lavori non sono ancora partiti e questo ha sollevato le preoccupazioni delle organizzazioni sindacali, che vogliono vederci chiaro e capire come stanno le cose.
Anche perché i lavori dovrebbero concludersi entro il 2026.
Una preoccupazione che intendono condividere con il sindaco di Gravina, nonché componente della conferenza dei sindaci della Asl Ba, Fedele Lagreca, al quale hanno chiesto un incontro.
Una riunione per tenere informati i sindacati sullo stato dei lavori "in ragione delle scadenze previste e del protocollo sottoscritto" con Cgil, Cisl e Uil.
Un presidio sanitario fondamentale per i servizi che andrebbe ad offrire alla popolazione gravinese. Infatti, l'Ospedale di Comunità (OdC) è una struttura di ricovero che svolge una funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero e si rivolge prioritariamente al bisogno degli assistiti, con una conduzione infermieristica che copre l'arco delle 24 ore.
Una struttura sanitaria che accoglie pazienti con patologia acuta minore che non necessitano di ricovero in ospedale o con patologie croniche riacutizzate che devono completare il processo di stabilizzazione clinica, con una valutazione prognostica di risoluzione a breve termine, provenienti dal domicilio, dal Pronto soccorso o da presidi ospedalieri per acuti (dimissione), quando per il paziente non sia possibile tornare immediatamente al domicilio.
Una struttura sanitaria che a Gravina sarà collocata all'interno del vecchio ospedale Santa Maria del Piede, dopo una opera di restyling, prevista dall'Asl, che per questo ha intercettato un finanziamento di quasi 2 milioni e 400mila euro.
Però è trascorso più di un anno da quel 27 agosto del 2024, quando l'Azienda Sanitaria di Bari ha approvato il progetto esecutivo per i lavori di ristrutturazione per la realizzazione dell'ospedale di comunità di Gravina.
Un intervento che servirà, oltre che a riqualificare l'edificio, anche a renderlo adeguato al nuovo compito, attraverso l'approvvigionamento di apparecchiature e strumentazioni.
Purtroppo, a distanza di un anno dall'approvazione del progetto, i lavori non sono ancora partiti e questo ha sollevato le preoccupazioni delle organizzazioni sindacali, che vogliono vederci chiaro e capire come stanno le cose.
Anche perché i lavori dovrebbero concludersi entro il 2026.
Una preoccupazione che intendono condividere con il sindaco di Gravina, nonché componente della conferenza dei sindaci della Asl Ba, Fedele Lagreca, al quale hanno chiesto un incontro.
Una riunione per tenere informati i sindacati sullo stato dei lavori "in ragione delle scadenze previste e del protocollo sottoscritto" con Cgil, Cisl e Uil.