
Religioni
Padre Salvatore Santomasi, eletto guardiano del convento di San Giuseppe da Copertino (LE)
Saluta Taranto, lasciando un vuoto incolmabile nei cuori della comunità parrocchiale
Gravina - domenica 9 luglio 2017
Una partenza non dettata certamente dal suo volere, che lascerà non pochi cuori infranti.
Padre Salvatore Santomasi, 48 anni, originario di Gravina in Puglia e sacerdote dal 29 dicembre 2001, nel corso dell'ultimo capitolo provinciale dei frati minori conventuali è stato eletto guardiano del convento di San Giuseppe da Copertino (LE). Una nomina che, tra qualche settimana, lo costringerà a salutare la città di Taranto, lì dove, dal 2005 e quindi per ben 12 anni, è stato parroco in San Massimiliano Kolbe, nel lembo estremo del quartiere Paolo VI.
In questi anni, consapevole dei disagi vissuti dalla propria comunità parrocchiale, essendo un quartiere assai carente di servizi - in particolare il trasporto urbano affatto efficiente, per via del modo alquanto dispersivo in cui sono stati costruiti gli insediamenti residenziali - Padre Salvatore dinanzi alle difficoltà, si è sempre attivato per agevolare la vita della sua "famiglia cristiana" che non ha mai abbandonato. Un grande operato riconosciuto ed apprezzato dai fedeli della sua Parrocchia, che all'annuncio della sua partenzaa sulla pagina Facebook "Nuovo Dialogo", hanno espresso tutto il loro dispiacere. "Un parroco speciale", "Grande sacerdote", "Una persona squisita" sono solo alcuni dei numerosi commenti rivolti a Padre Salvatore.
Tra i commenti più toccanti, in cui traspare realmente tutto il bene e l'amore proferito dal sacerdote nel corso della sua permanenza a Taranto, c'è quello di una ragazza, Federica, sconvolta dalla notizia che scrive: "Prima ancora di essere sacerdote, era amico di noi ragazzi. Ci consigliava e indirizzava sulla buona strada e dava ottimi consigli. Io penso che debba restare, ha fatto molto per il nostro quartiere e adesso lo trasferite! Padre Salvatore resti qui con noi!". Irene invece commenta: "Padre Salvatore, l'ho considerata un faro in questo angolo sperduto di periferia, un papà buono per i nostri figli, l'amico pronto ad aiutare chi è in difficoltà, il consolatore per la gente che, come è accaduto a me dopo la perdita dei miei genitori, vive nella rabbia. Lei mi ha teso la mano e mi ha riportato sulla via del Signore, con la sua umiltà e semplicità".
La lunga permanenza di Padre Salvatore al Paolo VI è stata caratterizzata da numerosi eventi, fra cui la costruzione della nuova Chiesa, inaugurata nel 2014, che, oltre a ospitare le normali funzioni liturgiche, è stata sede di avvenimenti culturali di indubbia importanza, e ancora la realizzazione e la conseguente apertura a marzo 2017 di impianti sportivi, al servizio dei giovani del quartiere ai fini della socializzazione.
Padre Salvatore si è fatto, come direbbe Madre Teresa di Calcutta, "Una piccola matita nelle mani di DIO".
Tra pochi giorni per il frate di origini gravinesi inizia un nuovo percorso nel convento di San Giuseppe da Copertino, il frate dei voli e patrono degli studenti.
Padre Salvatore Santomasi, 48 anni, originario di Gravina in Puglia e sacerdote dal 29 dicembre 2001, nel corso dell'ultimo capitolo provinciale dei frati minori conventuali è stato eletto guardiano del convento di San Giuseppe da Copertino (LE). Una nomina che, tra qualche settimana, lo costringerà a salutare la città di Taranto, lì dove, dal 2005 e quindi per ben 12 anni, è stato parroco in San Massimiliano Kolbe, nel lembo estremo del quartiere Paolo VI.
In questi anni, consapevole dei disagi vissuti dalla propria comunità parrocchiale, essendo un quartiere assai carente di servizi - in particolare il trasporto urbano affatto efficiente, per via del modo alquanto dispersivo in cui sono stati costruiti gli insediamenti residenziali - Padre Salvatore dinanzi alle difficoltà, si è sempre attivato per agevolare la vita della sua "famiglia cristiana" che non ha mai abbandonato. Un grande operato riconosciuto ed apprezzato dai fedeli della sua Parrocchia, che all'annuncio della sua partenzaa sulla pagina Facebook "Nuovo Dialogo", hanno espresso tutto il loro dispiacere. "Un parroco speciale", "Grande sacerdote", "Una persona squisita" sono solo alcuni dei numerosi commenti rivolti a Padre Salvatore.
Tra i commenti più toccanti, in cui traspare realmente tutto il bene e l'amore proferito dal sacerdote nel corso della sua permanenza a Taranto, c'è quello di una ragazza, Federica, sconvolta dalla notizia che scrive: "Prima ancora di essere sacerdote, era amico di noi ragazzi. Ci consigliava e indirizzava sulla buona strada e dava ottimi consigli. Io penso che debba restare, ha fatto molto per il nostro quartiere e adesso lo trasferite! Padre Salvatore resti qui con noi!". Irene invece commenta: "Padre Salvatore, l'ho considerata un faro in questo angolo sperduto di periferia, un papà buono per i nostri figli, l'amico pronto ad aiutare chi è in difficoltà, il consolatore per la gente che, come è accaduto a me dopo la perdita dei miei genitori, vive nella rabbia. Lei mi ha teso la mano e mi ha riportato sulla via del Signore, con la sua umiltà e semplicità".
La lunga permanenza di Padre Salvatore al Paolo VI è stata caratterizzata da numerosi eventi, fra cui la costruzione della nuova Chiesa, inaugurata nel 2014, che, oltre a ospitare le normali funzioni liturgiche, è stata sede di avvenimenti culturali di indubbia importanza, e ancora la realizzazione e la conseguente apertura a marzo 2017 di impianti sportivi, al servizio dei giovani del quartiere ai fini della socializzazione.
Padre Salvatore si è fatto, come direbbe Madre Teresa di Calcutta, "Una piccola matita nelle mani di DIO".
Tra pochi giorni per il frate di origini gravinesi inizia un nuovo percorso nel convento di San Giuseppe da Copertino, il frate dei voli e patrono degli studenti.