
La città
Parchi ancora senza strutture
L’indignazione della comunità per un’opera al momento incompiuta
Gravina - mercoledì 23 luglio 2025
Il primo inaugurato il 5 giugno; il secondo in occasione della festa del quartiere a distanza di pochi giorni, in data 8 giugno. Entrambi con la promessa che da lì ad una quindicina di giorni sarebbero stati completati con panchine, giochi per bambini e fontanelle per rinfrescarsi nelle torride giornate d'estate.
Sono passati più di trenta giorni da allora; molto più delle due settimane di cui parlavano gli amministratori, oltre un mese e mezzo da quando sono stati ufficialmente consegnati alla città il parco Soranno e quello di Via Alfieri, ma delle panchine, dei giochini e dell'acqua nemmeno l'ombra.
Una situazione stigmatizzata più volte, soprattutto dagli abitanti della zona Caccia, che, a più riprese, soprattutto sui social, hanno evidenziato come questa sembrerebbe l'ennesima occasione persa per la comunità che vive "un contenitore senza contenuti".
E sì, perché se da un lato si è accettata di buon grado la spiegazione della mancanza della piantumazione di arbusti, per evitare che nel periodo caldo potessero morire, procrastinando tale operazione all'autunno, sulla mancanza di strutture per fruire appieno del parco, non si può derogare.
E così c'è chi la prende con filosofia e ironicamente si porta sedia e tavolino da casa; e chi, invece, impreca per i ritardi dell'amministrazione comunale: tutti unanimi però nel lamentare ritardi inspiegabili, chiedendosi quali siano le ragioni per cui al momento i due parchetti cittadini, orgoglio dell'operato dell'amministrazione che ha voluto inaugurarli in pompa magna, adesso, per il momento, siano lasciati alla propria sorte e alla desolazione più assoluta.
Sono passati più di trenta giorni da allora; molto più delle due settimane di cui parlavano gli amministratori, oltre un mese e mezzo da quando sono stati ufficialmente consegnati alla città il parco Soranno e quello di Via Alfieri, ma delle panchine, dei giochini e dell'acqua nemmeno l'ombra.
Una situazione stigmatizzata più volte, soprattutto dagli abitanti della zona Caccia, che, a più riprese, soprattutto sui social, hanno evidenziato come questa sembrerebbe l'ennesima occasione persa per la comunità che vive "un contenitore senza contenuti".
E sì, perché se da un lato si è accettata di buon grado la spiegazione della mancanza della piantumazione di arbusti, per evitare che nel periodo caldo potessero morire, procrastinando tale operazione all'autunno, sulla mancanza di strutture per fruire appieno del parco, non si può derogare.
E così c'è chi la prende con filosofia e ironicamente si porta sedia e tavolino da casa; e chi, invece, impreca per i ritardi dell'amministrazione comunale: tutti unanimi però nel lamentare ritardi inspiegabili, chiedendosi quali siano le ragioni per cui al momento i due parchetti cittadini, orgoglio dell'operato dell'amministrazione che ha voluto inaugurarli in pompa magna, adesso, per il momento, siano lasciati alla propria sorte e alla desolazione più assoluta.