
La città
Patto per la città metropolitana, ecco i fondi per Gravina
Valente a colloquio con Renzi per parlare di Unesco e habitat rupestre
Gravina - venerdì 20 maggio 2016
9.42
230 milioni destinati allo sviluppo strategico della Città Metropolitana di Bari e da ripartire per i 41 comuni. E' questa la sintesi del Patto per la città metropolitana di Bari che prevede fondi per la mobilità sostenibile, infrastrutture per le aree logistiche e produttive, collegamenti tra Aeroporto e Comuni dell'Area Metropolitana, ampliamento della zona ASI e potenziamento delle infrastrutture a servizio delle imprese, innovazione della pubblica amministrazione con l'agenda digitale. Sono solo alcuni dei progetti elencati nel patto.
E per Gravina?
I dettagli dei finanziamenti a cui concorrerà anche Gravina sono stati messi a disposizione dal consigliere Metropolitano Mimmo Cardascia puntualizzando che si tratta di idee progettuali che attraverso apposite schede tecniche il Comune ha già presentato alla città metropolitana. Seguiranno le fasi della valutazione, finanziamento, progettazione, realizzazione. Una quota parte sarà a carico del Comune.
Nello specifico Gravina concorrerà ai finanziamenti, oltre che con le ciclovie, destinati al Parco dell'Alta Murgia, con altri due specifici progetti.
Il primo è quello della videosorveglianza: previsto l'ampliamento della rete attraverso l'installazione di nuove telecamere, al fine di rendere il territorio più sicuro. Si punterà ad una copertura globale del perimetro cittadino, con riferimento alle zone ritenute critiche: zona industriale, area urbana, giardini pubblici ed altri spicchi di centro storico.
Il secondo progetto vede Gravina in rete con i comuni di Acquaviva ed Alberobello, per la valorizzazione ed il potenziamento delle dotazioni museali e dei contenitori culturali esistenti. Per Gravina, in particolare, è previsto il recupero conservativo e la valorizzazione e fruizione della cisterna pubblica di piazza Notar Domenico, nell'ambito di un più articolato intervento di valorizzazione degli ipogei pubblici.
Progetti già ampiamente condivisi anche con il primo cittadino Alesio Valente che nella tappa barese del premier Renzi ha avuto la possibilità di illustrare allo stesso presidente del Consiglio il percorso verso l'Unesco intrapreso da Gravina e Matera. In un dialogo a due tra Renzi e Valente, reso possibile grazie al sindaco Decaro che nella folla di sindaci ha voluto presentare solo il primo cittadino gravinese al premier, Valente ha ottenuto dallo stesso Renzi la rassicurazione che i fondi arriveranno.
E direttamente di fronte alla mappa degli investimenti destinati alla terra di Bari, Valente incassa anche l'interessamento del premier sulla pratica Unesco e sull'aspirazione gravinese di entrare a far parte del patrimonio mondiale della cultura. Renzi ascolta, si informa, offre disponibilità. "Ne parlerò con il ministro Franceschini", dice a Decaro e Valente. E per non lasciare il discorso a metà, passa subito la pratica al sottosegretario alla presidenza del consiglio, che lo accompagna nel viaggio a Bari. Claudio De Vicenti prende nota e rinvia ad un appuntamento romano con gli uffici ministeriali competenti il prosieguo e l'approfondimento della discussione, già intavolata dai Comuni di Matera e Gravina col Mibact. Un percorso già tracciato, che adesso potrebbe godere di qualche sostegno in più.
E lungo il percorso verso la sala del Consiglio, il quartetto formato da Renzi, Emiliano, Decaro e Valente , ha avuto il tempo di scambiarsi pensieri e opinioni sul futuro della città metropoliatana. Tra farsi di cortesia non manca una battuta sullo speranziano Valente, ritrovatosi ad accogliere il capo del governo: "Il fascino miracoloso di Decaro", scherza Renzi ironizzando sulle capacità di dialogo del sindaco barese.
Valente intanto gongola: "Una giornata importante", commenta coi cronisti, indirettamente confermando i contenuti del colloquio col premier. "Abbiamo avuto la possibilità di esporre, sia pur brevemente, le aspettative del territorio direttamente al presidente del consiglio, ricevendone ascolto e disponibilità, in particolare per ciò che riguarda i temi della valorizzazione dell'habitat rupestre e dell'ingresso di Gravina nel patrimonio Unesco, come estensione del sito di Matera. Torniamo a casa fiduciosi".
Speranzosi (e speranziani) come prima, ma forse con qualche certezza renziana in più.
E per Gravina?
I dettagli dei finanziamenti a cui concorrerà anche Gravina sono stati messi a disposizione dal consigliere Metropolitano Mimmo Cardascia puntualizzando che si tratta di idee progettuali che attraverso apposite schede tecniche il Comune ha già presentato alla città metropolitana. Seguiranno le fasi della valutazione, finanziamento, progettazione, realizzazione. Una quota parte sarà a carico del Comune.
Nello specifico Gravina concorrerà ai finanziamenti, oltre che con le ciclovie, destinati al Parco dell'Alta Murgia, con altri due specifici progetti.
Il primo è quello della videosorveglianza: previsto l'ampliamento della rete attraverso l'installazione di nuove telecamere, al fine di rendere il territorio più sicuro. Si punterà ad una copertura globale del perimetro cittadino, con riferimento alle zone ritenute critiche: zona industriale, area urbana, giardini pubblici ed altri spicchi di centro storico.
Il secondo progetto vede Gravina in rete con i comuni di Acquaviva ed Alberobello, per la valorizzazione ed il potenziamento delle dotazioni museali e dei contenitori culturali esistenti. Per Gravina, in particolare, è previsto il recupero conservativo e la valorizzazione e fruizione della cisterna pubblica di piazza Notar Domenico, nell'ambito di un più articolato intervento di valorizzazione degli ipogei pubblici.
Progetti già ampiamente condivisi anche con il primo cittadino Alesio Valente che nella tappa barese del premier Renzi ha avuto la possibilità di illustrare allo stesso presidente del Consiglio il percorso verso l'Unesco intrapreso da Gravina e Matera. In un dialogo a due tra Renzi e Valente, reso possibile grazie al sindaco Decaro che nella folla di sindaci ha voluto presentare solo il primo cittadino gravinese al premier, Valente ha ottenuto dallo stesso Renzi la rassicurazione che i fondi arriveranno.
E direttamente di fronte alla mappa degli investimenti destinati alla terra di Bari, Valente incassa anche l'interessamento del premier sulla pratica Unesco e sull'aspirazione gravinese di entrare a far parte del patrimonio mondiale della cultura. Renzi ascolta, si informa, offre disponibilità. "Ne parlerò con il ministro Franceschini", dice a Decaro e Valente. E per non lasciare il discorso a metà, passa subito la pratica al sottosegretario alla presidenza del consiglio, che lo accompagna nel viaggio a Bari. Claudio De Vicenti prende nota e rinvia ad un appuntamento romano con gli uffici ministeriali competenti il prosieguo e l'approfondimento della discussione, già intavolata dai Comuni di Matera e Gravina col Mibact. Un percorso già tracciato, che adesso potrebbe godere di qualche sostegno in più.
E lungo il percorso verso la sala del Consiglio, il quartetto formato da Renzi, Emiliano, Decaro e Valente , ha avuto il tempo di scambiarsi pensieri e opinioni sul futuro della città metropoliatana. Tra farsi di cortesia non manca una battuta sullo speranziano Valente, ritrovatosi ad accogliere il capo del governo: "Il fascino miracoloso di Decaro", scherza Renzi ironizzando sulle capacità di dialogo del sindaco barese.
Valente intanto gongola: "Una giornata importante", commenta coi cronisti, indirettamente confermando i contenuti del colloquio col premier. "Abbiamo avuto la possibilità di esporre, sia pur brevemente, le aspettative del territorio direttamente al presidente del consiglio, ricevendone ascolto e disponibilità, in particolare per ciò che riguarda i temi della valorizzazione dell'habitat rupestre e dell'ingresso di Gravina nel patrimonio Unesco, come estensione del sito di Matera. Torniamo a casa fiduciosi".
Speranzosi (e speranziani) come prima, ma forse con qualche certezza renziana in più.