
Eventi
Per Remm in scena Doña Flor
Prosegue il Festival Giovanile della Lirica con l'opera di Niccolò Van Westerhout
Gravina - giovedì 4 settembre 2025
Comunicato Stampa
Questa sera, giovedì 4 settembre, alle 21, nella Sala Conferenze Area Fiera San Giorgio di Gravina in Puglia (via Spinazzola) prosegue la quarta edizione del Festival Giovanile della Lirica. L'appuntamento è con una chicca: la messa in scena dell'opera in atto unico «Doña Flor» del compositore molese Niccolò Van Westerhout (1857-1898), con protagonista un cast di valenza internazionale: il soprano Luisella De Pietro (Doña Flor), il tenore Leonardo Gramegna (Alvise Malipiero) e il baritono Carlo Provenzano (Don Filippo Olivarez). Il dramma lirico viene proposto nella versione da concerto, con Piero Rotolo al pianoforte. Idea scenica, testi originali e voce narrante di Cristian Levantaci, assistente musicale Flavio Maddonni, costumi di Rosa Lorusso.
L'opera, scritta nel 1895, è stata composta per essere interpretata nel teatro di Mola di Bari, già intitolato al compositore Niccolò van Westerhout, ed è stata pensata tenendo conto delle sue dimensioni insufficienti ad accogliere orchestre con un grande organico. E, tanto meno, a permettere molteplici cambi scenografici. La scena è unica: l'interno di un palazzo signorile con un balcone che si affaccia sul Canal Grande a Venezia. Per questo motivo cantanti e orchestrali, nell'idea originale del compositore, sono ridotti allo stretto necessario: tre protagonisti ed un coro di gondolieri fuori campo.
Van Westerhout, figura raffinata e colta della fine dell'Ottocento, è considerato uno dei più interessanti compositori pugliesi della sua generazione. La sua scrittura si distingue per una sensibilità drammatica che si colloca nel solco del melodramma romantico, ma con un'attenzione particolare alla chiarezza del disegno melodico e a un'orchestrazione intima e suggestiva. Le sue partiture, pur intrise della tradizione italiana, rivelano un gusto europeo che guarda al sinfonismo tedesco e al colorismo francese, con una predilezione per atmosfere liriche e introspezioni psicologiche.
La trama dell'opera è una vicenda intensa e appassionata, ambientata a Venezia. La protagonista, Doña Flor, è divisa tra l'amore puro e sincero per Alvise Malipiero e il legame con Don Filippo Olivarez, uomo potente e autoritario. Il contrasto tra i due uomini mette in luce la condizione di una donna combattuta tra sentimento e dovere, tra desiderio di libertà e imposizione sociale. La tensione drammatica cresce fino a sfociare in un epilogo tragico, dominato da gelosia, vendetta e disperazione, in piena coerenza con lo stile verista di fine secolo.
Biglietto a 10 euro, infotel: 349.565.78.80, orchestradipugliaebasilicata.it.
L'opera, scritta nel 1895, è stata composta per essere interpretata nel teatro di Mola di Bari, già intitolato al compositore Niccolò van Westerhout, ed è stata pensata tenendo conto delle sue dimensioni insufficienti ad accogliere orchestre con un grande organico. E, tanto meno, a permettere molteplici cambi scenografici. La scena è unica: l'interno di un palazzo signorile con un balcone che si affaccia sul Canal Grande a Venezia. Per questo motivo cantanti e orchestrali, nell'idea originale del compositore, sono ridotti allo stretto necessario: tre protagonisti ed un coro di gondolieri fuori campo.
Van Westerhout, figura raffinata e colta della fine dell'Ottocento, è considerato uno dei più interessanti compositori pugliesi della sua generazione. La sua scrittura si distingue per una sensibilità drammatica che si colloca nel solco del melodramma romantico, ma con un'attenzione particolare alla chiarezza del disegno melodico e a un'orchestrazione intima e suggestiva. Le sue partiture, pur intrise della tradizione italiana, rivelano un gusto europeo che guarda al sinfonismo tedesco e al colorismo francese, con una predilezione per atmosfere liriche e introspezioni psicologiche.
La trama dell'opera è una vicenda intensa e appassionata, ambientata a Venezia. La protagonista, Doña Flor, è divisa tra l'amore puro e sincero per Alvise Malipiero e il legame con Don Filippo Olivarez, uomo potente e autoritario. Il contrasto tra i due uomini mette in luce la condizione di una donna combattuta tra sentimento e dovere, tra desiderio di libertà e imposizione sociale. La tensione drammatica cresce fino a sfociare in un epilogo tragico, dominato da gelosia, vendetta e disperazione, in piena coerenza con lo stile verista di fine secolo.
Biglietto a 10 euro, infotel: 349.565.78.80, orchestradipugliaebasilicata.it.