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La città

Piscina, Comune e azienda verso l’accordo?

Ridimensionato l’appalto si attende l’inizio dei lavori.

A palazzo di città, probabilmente, staranno già pensando ad una nuova cerimonia, per la posa della prima pietra. Perché, polemiche a parte, i lavori per la realizzazione della piscina comunale potrebbero iniziare molto presto. Forse già a settembre.
Gli incontri tra Municipio e Ati aggiudicatrice dell'appalto si susseguono da tempo e questa volta, la svolta dovrebbe essere vicina.

Archiviato definitivamente il mastodontico progetto da 5 milioni di euro, appaltato nel 2010 dall'amministrazione Divella, e finalizzato alla realizzazione di due piscine coperte (di cui una semi-olimpionica), una piscina scoperta, oltre ad un campo da calcetto, un centro fitness, un centro benessere ed un punto ristoro. Una struttura, che secondo il progetto originario, sarebbe stata dotata di un impianto fotovoltaico ed uno di solare termico per la produzione di acqua calda.
Un progetto che nonostante la gara d'appalto e nonostante gli impegni presi da entrambe le parti si è poi arenato per quattro lunghi anni sulle garanzie che palazzo di città avrebbe dovuto dare facendosi carico del 70% della fideiussione bancaria.
Dopo mesi di trattative, proposte e controproposte, l'intero progetto è stato ridimensionato del 50% e conseguentemente suddiviso in due lotti. Il primo, quello di prossima realizzazione, prevede "solo" la costruzione di una piscina con annesse strutture, oltre ad una palestra e un campetto da calcio. Opera da realizzare per un totale di 2.700.000 euro.

Archiviato invece, l'apertura di una grande spa e di una serie di immobili dedicati al tempo libero e la relax, compreso il punto ristoro.
A questo punto, Comune e impresa sarebbero vicino all'accordo almeno a sentire l'assessore Francesco Santomasi secondo cui "l'impresa si è detta disponibile a iniziare presto i lavori, del resto con la firma del contratto non possiamo più rinviare l'apertura del cantiere".
Già nei prossimi giorni l'ati potrebbe rendere nota la data per l'inizio dei lavori ma resta da discutere l'annosa vicenda della fideiussione bancaria, su cui le parti sono ancora distanti.
"Lasciare a carico del comune il 70% della fideiussione su un importo di 5 milioni di euro è un'operazione rischiosissima per le casse comunali. A questo punto, con la rideterminazione degli importi, l'impresa dovrà fare un passo indietro – spiega ancora Santomasi, che aggiunge- Come amministrazione abbiamo fatto delle proposte ora dobbiamo discuterle e trovare un accordo definitivo per mantenere l'impegno preso con i cittadini gravinesi".

Sarà la volta buona?
  • Comune di Gravina in Puglia
  • Piscina comunale
  • Francesco Santomasi
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