
La città
Prevenzione contro gli incendi, al via la campagna Aib
Divieto assoluto di bruciare stoppie e vegetazione spontanea sino al 15 settembre
Gravina - mercoledì 13 maggio 2015
14.53
Si è svolta in Prefettura l'annuale riunione di avvio della campagna AIB - Anti Incendi Boschivi - 2015. Nel corso della riunione, sono state illustrate le principali novità introdotte quest'anno nel Decreto n. 46 del 2 aprile 2015 con il quale il Presidente della Regione ha dichiarato lo stato di grave pericolosità per gli incendi in tutte le aree boscate, cespugliate, arborate e a pascolo della Puglia dal 15 giugno al 15 settembre 2015.
In particolare sono stati ricordati i già noti divieti imposti dalla legge nel corso della stagione estiva ovvero il divieto assoluto in prossimità delle aree boscate di accendere fuochi di ogni genere, mine o esplosivi, apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli; utilizzare fornelli o inceneritori che producano faville o brace, fornaci, forni a legna, discariche pubbliche e private incontrollate, fiammiferi, sigari o sigarette accese, attività pirotecnica, fuochi d'artificio, razzi di qualsiasi tipo o mongolfiere di carta, lanterne volanti dotate di fiamme libere, altri articoli pirotecnici. E' vietato altresì il transito o la sosta con autoveicoli su viabilità non asfaltata all'interno di aree boscate, transito con mezzi motorizzati fuori dalle strade statali, provinciali, comunali, private e vicinali, gravate dai servizi di pubblico passaggio, abbandono di rifiuti nei boschi e in discariche abusive. A tutto questo si aggiunge il divieto di bruciare stoppie, residui vegetali e vegetazione spontanea su terreni incolti e a riposo sino al mese di settembre.
Nel corso dell'incontro presieduta dalla dirigente dell'Area Protezione Civile della Prefettura - Vice Prefetto Cinzia Carrieri e a cui hanno preso parte gli specialisti della Protezione Civile e del Servizio Foreste della Regione Puglia oltre ai referenti delle Polizie municipali, sono stati anche illustrati i finanziamenti che il Servizio Foreste della Regione Puglia ha messo a disposizione delle Amministrazioni locali per i primi necessari interventi di manutenzione preventiva, come la rimozione di stoppie da tratti di strada e canali a rischio di incendio.
Per ottenere i finanziamenti, i Comuni potranno presentare piccoli progetti di manutenzione ordinaria anche con l'impiego delle associazioni di volontariato di Protezione Civile.
I dettami della legge sono stati recepiti dal Municipio gravinese da cui è stata diramata l'ordinanza che vieta la bruciatura delle stoppie.
Sono previste multe sino a 10.329 euro per i coltivatori sui quali pende il divieto assoluto di appiccare incendi alle stoppie dal 15 giugno al 15 settembre. I proprietari o affittuari dei campi a coltura cerealicola, una volta terminata la raccolta, saranno tenuti a realizzare sul proprio suolo una precesa entro e non oltre il prossimo 15 luglio. La fascia protettiva, di larghezza continua e costante di almeno 15 metri, deve assicurare che l'eventuale incendio non si propaghi verso le aree limitrofe. Stessa procedura per i terreni incolti, a riposo o adibiti a pascolo. Nessuna possibilità di bruciare la vegetazione spontanea, con l'obbligo per i proprietari o conduttori, di adottare - entro il 31 maggio - la medesima misura di protezione, da realizzarsi per tutto il perimetro dell'appezzamento.
Quanti avranno necessità di smaltire i residui vegetali mediante la combustione, saranno tenuti a vigilare il fuoco dall'accensione (dopo il crepuscolo e nelle prime ore del mattino, di giornate non troppo calde o ventilate), fino allo spegnimento. Ma la sola vigilanza non basta, sarà fondamentale attrezzarsi di appropriate misure di sicurezza e di strumenti utili ad evitare il propagarsi delle fiamme.
In particolare sono stati ricordati i già noti divieti imposti dalla legge nel corso della stagione estiva ovvero il divieto assoluto in prossimità delle aree boscate di accendere fuochi di ogni genere, mine o esplosivi, apparecchi a fiamma o elettrici per tagliare metalli; utilizzare fornelli o inceneritori che producano faville o brace, fornaci, forni a legna, discariche pubbliche e private incontrollate, fiammiferi, sigari o sigarette accese, attività pirotecnica, fuochi d'artificio, razzi di qualsiasi tipo o mongolfiere di carta, lanterne volanti dotate di fiamme libere, altri articoli pirotecnici. E' vietato altresì il transito o la sosta con autoveicoli su viabilità non asfaltata all'interno di aree boscate, transito con mezzi motorizzati fuori dalle strade statali, provinciali, comunali, private e vicinali, gravate dai servizi di pubblico passaggio, abbandono di rifiuti nei boschi e in discariche abusive. A tutto questo si aggiunge il divieto di bruciare stoppie, residui vegetali e vegetazione spontanea su terreni incolti e a riposo sino al mese di settembre.
Nel corso dell'incontro presieduta dalla dirigente dell'Area Protezione Civile della Prefettura - Vice Prefetto Cinzia Carrieri e a cui hanno preso parte gli specialisti della Protezione Civile e del Servizio Foreste della Regione Puglia oltre ai referenti delle Polizie municipali, sono stati anche illustrati i finanziamenti che il Servizio Foreste della Regione Puglia ha messo a disposizione delle Amministrazioni locali per i primi necessari interventi di manutenzione preventiva, come la rimozione di stoppie da tratti di strada e canali a rischio di incendio.
Per ottenere i finanziamenti, i Comuni potranno presentare piccoli progetti di manutenzione ordinaria anche con l'impiego delle associazioni di volontariato di Protezione Civile.
I dettami della legge sono stati recepiti dal Municipio gravinese da cui è stata diramata l'ordinanza che vieta la bruciatura delle stoppie.
Sono previste multe sino a 10.329 euro per i coltivatori sui quali pende il divieto assoluto di appiccare incendi alle stoppie dal 15 giugno al 15 settembre. I proprietari o affittuari dei campi a coltura cerealicola, una volta terminata la raccolta, saranno tenuti a realizzare sul proprio suolo una precesa entro e non oltre il prossimo 15 luglio. La fascia protettiva, di larghezza continua e costante di almeno 15 metri, deve assicurare che l'eventuale incendio non si propaghi verso le aree limitrofe. Stessa procedura per i terreni incolti, a riposo o adibiti a pascolo. Nessuna possibilità di bruciare la vegetazione spontanea, con l'obbligo per i proprietari o conduttori, di adottare - entro il 31 maggio - la medesima misura di protezione, da realizzarsi per tutto il perimetro dell'appezzamento.
Quanti avranno necessità di smaltire i residui vegetali mediante la combustione, saranno tenuti a vigilare il fuoco dall'accensione (dopo il crepuscolo e nelle prime ore del mattino, di giornate non troppo calde o ventilate), fino allo spegnimento. Ma la sola vigilanza non basta, sarà fondamentale attrezzarsi di appropriate misure di sicurezza e di strumenti utili ad evitare il propagarsi delle fiamme.