
Religioni
Prosegue il cammino di beatificazione per Benedetto XIII
Il 22 novembre nuovo appuntamento a Roma
Gravina - lunedì 20 novembre 2017
Prosegue il percorso verso la beatificazione di papa Benedetto XIII.
Il prossimo appuntamento è fissato in calendario per il prossimo 22 novembre a Roma con l'udienza pontificia che si svolgerà a Santa Maria Sopra Minerva e la presentazione del volume a lui dedicato "Papa Benedetto XIII – studi e testi".
Lo scorso 24 febbraio nel palazzo del Laterano si è chiusa, alla presenza del cardinale vicario Agostino Vallini e dinanzi a centinai di fedeli partiti da Gravina, la fase diocesana del processo di beatificazione e canonizzazione di Papa Orsini a sette anni dall'avvio della causa. A dichiararlo servo di Dio, su spinta dei suoi confratelli domenicani, è stato già nel 1931 Pio XI.
Un pontificato complesso, quello di Benedetto XIII, papa riformatore e moralizzatore soprattutto nei confronti degli scandali che coinvolgevano il clero dell'epoca. Il discusso comportamento del card. Coscia ne oscurò la fama, ma nuovi documenti, tra i quali una biografia edita in Germania all'indomani della sua morte, da poco tradotta grazie all'impegno di don Saverio Paternoster, presidente del Centro studi di Gravina, gettano nuova luce sul pontificato dell'ultimo degli Orsini.
Benedetto XIII impose ai membri della Chiesa sobrietà e rettitudine e, al Concilio lateranense del 1725, prese una decisa posizione contro l'eresia giansenista francese. Durante il suo pontificato inaugurò la scalinata di Piazza di Spagna a Roma e istituì l'Università di Camerino oltre ad aver contribuito alla nascita dell'ospedale San Gallicano in Trastevere.
Contemplativo e allo stesso tempo pratico ma soprattutto un uomo di Dio vicino alle sofferenze della gente a lui affidata come arcivescovo prima di Manfredonia, Cesena e Benevento tanto da essere definito, già da vivo, il san "Carlo Borromeo del Mezzogiorno".
"Nel suo stile di evangelizzazione c'era sempre un carattere misericordioso che ci ricollega idealmente a papa Francesco. Uno dei suoi tratti più significativi fu quello di sentirsi prima di tutto un "semplice frate" alieno da ogni carrierismo" si legge in un articolo apparso recentemente su L'Avvenire.
Ora gli atti del processo passeranno alla Congregazione delle cause dei santi. La documentazione, riporta Avvenire, anche a livello di fonti storiche e di testimonianze ha permesso di confermare la fama di santità di Benedetto XIII e ora passa all'esame del dicastero vaticano che può disporre ulteriori indagini su questo Pontefice che fu anche un uomo di grande cultura e difensore della vera dottrina cattolica.
Tra le testimonianze diffuse recentemente si è appreso che il 21 febbraio 1730 giorno della morte di papa Benedetto XIII, il Pontefice per non disturbare il popolo romano impegnato a festeggiare l'ultimo giorno di Carnevale dispose che non venissero suonate le campane a morto.
Il prossimo appuntamento è fissato in calendario per il prossimo 22 novembre a Roma con l'udienza pontificia che si svolgerà a Santa Maria Sopra Minerva e la presentazione del volume a lui dedicato "Papa Benedetto XIII – studi e testi".
Lo scorso 24 febbraio nel palazzo del Laterano si è chiusa, alla presenza del cardinale vicario Agostino Vallini e dinanzi a centinai di fedeli partiti da Gravina, la fase diocesana del processo di beatificazione e canonizzazione di Papa Orsini a sette anni dall'avvio della causa. A dichiararlo servo di Dio, su spinta dei suoi confratelli domenicani, è stato già nel 1931 Pio XI.
Un pontificato complesso, quello di Benedetto XIII, papa riformatore e moralizzatore soprattutto nei confronti degli scandali che coinvolgevano il clero dell'epoca. Il discusso comportamento del card. Coscia ne oscurò la fama, ma nuovi documenti, tra i quali una biografia edita in Germania all'indomani della sua morte, da poco tradotta grazie all'impegno di don Saverio Paternoster, presidente del Centro studi di Gravina, gettano nuova luce sul pontificato dell'ultimo degli Orsini.
Benedetto XIII impose ai membri della Chiesa sobrietà e rettitudine e, al Concilio lateranense del 1725, prese una decisa posizione contro l'eresia giansenista francese. Durante il suo pontificato inaugurò la scalinata di Piazza di Spagna a Roma e istituì l'Università di Camerino oltre ad aver contribuito alla nascita dell'ospedale San Gallicano in Trastevere.
Contemplativo e allo stesso tempo pratico ma soprattutto un uomo di Dio vicino alle sofferenze della gente a lui affidata come arcivescovo prima di Manfredonia, Cesena e Benevento tanto da essere definito, già da vivo, il san "Carlo Borromeo del Mezzogiorno".
"Nel suo stile di evangelizzazione c'era sempre un carattere misericordioso che ci ricollega idealmente a papa Francesco. Uno dei suoi tratti più significativi fu quello di sentirsi prima di tutto un "semplice frate" alieno da ogni carrierismo" si legge in un articolo apparso recentemente su L'Avvenire.
Ora gli atti del processo passeranno alla Congregazione delle cause dei santi. La documentazione, riporta Avvenire, anche a livello di fonti storiche e di testimonianze ha permesso di confermare la fama di santità di Benedetto XIII e ora passa all'esame del dicastero vaticano che può disporre ulteriori indagini su questo Pontefice che fu anche un uomo di grande cultura e difensore della vera dottrina cattolica.
Tra le testimonianze diffuse recentemente si è appreso che il 21 febbraio 1730 giorno della morte di papa Benedetto XIII, il Pontefice per non disturbare il popolo romano impegnato a festeggiare l'ultimo giorno di Carnevale dispose che non venissero suonate le campane a morto.