
La città
Protocollo d’intesa “regio antico cammino di Matera - l’antica via del grano”
Gravina entra a far parte dell’antica e storica “Via del Grano – Regio Cammino di Matera”.
Gravina - sabato 13 settembre 2025
Comunicato Stampa
Accogliendo favorevolmente la proposta pervenuta dal Comitato Regionale di Ente Pro Loco Italiane, Palazzo di Città ha inteso il Comitato Ente Pro Loco Italiane, facendo propria la bozza di proposta di deliberazione di approvazione dello schema di protocollo di intesa.
La Via del Grano è l'appellativo attribuito all'antico Regio Cammino di Matera, un'arteria stradale che collegava nell'Ottocento il Principato Citeriore e l'Ulteriore, le attuali province di Salerno e di Avellino con la Basilicata, tracciato voluto nel 1789 da re Ferdinando IV di Borbone, su proposta del Marchese di Valva, Soprintendente di Strade e Ponti, che serviva non solo a congiungere i comuni dell'entroterra campano e lucano, da Eboli a Melfi, ma anche ad assicurare il trasporto del grano e delle altre derrate alimentari dalle fertili pianure della Puglia alla capitale del Regno di Napoli.
La Via del Grano, quale itinerario culturale, sociale ed economico, univa quindi tre regioni del Mezzogiorno d'Italia: la Puglia, la Lucania – queste ultime con le proprie aree disposte naturalmente alla produzione di grano duro e alla filiera del pane - e la Campania, con le aree di produzione di pasta; l'antico percorso attraversa diversi comuni ricadenti nelle province di Avellino (Calabritto, Calitri, Caposele, Conza della Campania, Sant'Andrea di Conza e Senerchia), Salerno (Buccino, Campagna, Castelnuovo di Conza, Colliano, Contursi Terme, Eboli, Laviano, Oliveto Citra, Palomonte, San Gregorio Magno, Santomenna e Valva), Matera (il capoluogo), Potenza (Atella, Bella, Castelgrande, Melfi, Muro Lucano, Pescopagano, Rapolla, Rapone, Lavello, Rionero in Vulture, Ripacandida, Ruvo del Monte, San Fele, Venosa), Barletta Andria Trani (Canosa, Minervino) e la nostra Gravina nella ex provincia di Bari, ora Città Metropolitana.
Dal 15 novembre 1999 ad Eboli (Sa) si è costituita l'associazione "VIA DEL GRANO", che negli anni ha avviato una serie di attività di promozione e valorizzazione dell'antico Regio Cammino di Matera, attraverso diverse iniziative culturali e avviando una serie di relazioni istituzionali con gli enti locali presenti sul percorso, per riscoprire un patrimonio comune e creando sinergie per favorire nuove opportunità sotto l'aspetto commerciale e culturale, con la finalità di recuperare momenti di scambio turistico, sociale ed economico. Si intende candidare La Via del Grano all'iscrizione nell'Atlante dei Cammini, istituito nel 2022, che ha dettato disposizioni in materia di riconoscimento, fruizione e valorizzazione dei Cammini, ed altresì ottenere il riconoscimento del cammino de "La Via del Grano" quale "itinerario culturale europeo" riconosciuto dal Consiglio d'Europa.
"Con questa adesione la Città di Gravina in Puglia intende cogliere l'ennesima occasione per valorizzare il suo cospicuo patrimonio culturale materiale e immateriale, anche attraverso la collaborazione con soggetti pubblici e privati di provata esperienza", è il commento del sindaco Fedele Lagreca. "Un altro tassello della nostra strategia tesa costruire un'offerta culturale che diventi attrattiva per operatori, cultori, appassionati e turisti ma che sia anche un momento di identificazione della propria comunità, in nome della promozione di un itinerario turistico lento e rurale" dichiara l'assessora al turismo Marienza Schinco.
La Via del Grano è l'appellativo attribuito all'antico Regio Cammino di Matera, un'arteria stradale che collegava nell'Ottocento il Principato Citeriore e l'Ulteriore, le attuali province di Salerno e di Avellino con la Basilicata, tracciato voluto nel 1789 da re Ferdinando IV di Borbone, su proposta del Marchese di Valva, Soprintendente di Strade e Ponti, che serviva non solo a congiungere i comuni dell'entroterra campano e lucano, da Eboli a Melfi, ma anche ad assicurare il trasporto del grano e delle altre derrate alimentari dalle fertili pianure della Puglia alla capitale del Regno di Napoli.
La Via del Grano, quale itinerario culturale, sociale ed economico, univa quindi tre regioni del Mezzogiorno d'Italia: la Puglia, la Lucania – queste ultime con le proprie aree disposte naturalmente alla produzione di grano duro e alla filiera del pane - e la Campania, con le aree di produzione di pasta; l'antico percorso attraversa diversi comuni ricadenti nelle province di Avellino (Calabritto, Calitri, Caposele, Conza della Campania, Sant'Andrea di Conza e Senerchia), Salerno (Buccino, Campagna, Castelnuovo di Conza, Colliano, Contursi Terme, Eboli, Laviano, Oliveto Citra, Palomonte, San Gregorio Magno, Santomenna e Valva), Matera (il capoluogo), Potenza (Atella, Bella, Castelgrande, Melfi, Muro Lucano, Pescopagano, Rapolla, Rapone, Lavello, Rionero in Vulture, Ripacandida, Ruvo del Monte, San Fele, Venosa), Barletta Andria Trani (Canosa, Minervino) e la nostra Gravina nella ex provincia di Bari, ora Città Metropolitana.
Dal 15 novembre 1999 ad Eboli (Sa) si è costituita l'associazione "VIA DEL GRANO", che negli anni ha avviato una serie di attività di promozione e valorizzazione dell'antico Regio Cammino di Matera, attraverso diverse iniziative culturali e avviando una serie di relazioni istituzionali con gli enti locali presenti sul percorso, per riscoprire un patrimonio comune e creando sinergie per favorire nuove opportunità sotto l'aspetto commerciale e culturale, con la finalità di recuperare momenti di scambio turistico, sociale ed economico. Si intende candidare La Via del Grano all'iscrizione nell'Atlante dei Cammini, istituito nel 2022, che ha dettato disposizioni in materia di riconoscimento, fruizione e valorizzazione dei Cammini, ed altresì ottenere il riconoscimento del cammino de "La Via del Grano" quale "itinerario culturale europeo" riconosciuto dal Consiglio d'Europa.
"Con questa adesione la Città di Gravina in Puglia intende cogliere l'ennesima occasione per valorizzare il suo cospicuo patrimonio culturale materiale e immateriale, anche attraverso la collaborazione con soggetti pubblici e privati di provata esperienza", è il commento del sindaco Fedele Lagreca. "Un altro tassello della nostra strategia tesa costruire un'offerta culturale che diventi attrattiva per operatori, cultori, appassionati e turisti ma che sia anche un momento di identificazione della propria comunità, in nome della promozione di un itinerario turistico lento e rurale" dichiara l'assessora al turismo Marienza Schinco.