Rateizzare il Tares per aiutare le famiglie

E' stata protocollata pochi giorni fa, ma ad oggi da palazzo di città ancora nessuna risposta.

Il termine ultimo per il pagamento del tares è fissato al 24 gennaio, ma c'è ancora tempo, almeno secondo gli attivisti del movimenti 5 stelle di Gravina, per predisporre altri aiuti a sostegno della famiglie che pochi giorni dopo le vacanze di Natale si trovano a fare i conti con bollette e pagamenti vari, tra cui il tares appunto.
Per questo i grillini hanno inviato una proposta a palazzo di città, indirizzata al sindaco Alesio Valente e all'assessore al bilancio Nicola Lagreca, con cui hanno chiesto di rateizzazione il tributo per "andare incontro alle esigenze delle tante famiglie gravinesi in difficoltà economiche e in affanno con le opportune verifiche, vista la ristrettezza dei tempi".

Un provvedimento già adottato in altri Comuni, come per esempio Corato dove il commissario prefettizio ha dato la possibilità, "tranne che per la maggiorazione riservata allo Stato, di suddividere l'importo in cinque rate con scadenza 16.01.2014, 17.02.2014, 17.03.2014,16.04.2013, 16.05.2014, senza interessi e sanzioni".
Vista la situazione di tanti cittadini gravinesi e verificato che in altri comuni il provvedimento è già stato adottato gli attivisti chiedono di "disporre urgentemente una proroga dei termini per il pagamento del TARES al 28 febbraio 2014 per consentire a tutti i cittadini interessati, di usufruire della rateizzazione, ritirando la modulistica negli uffici preposti o scaricandola direttamente online dal sito del comune, per consentire di verificare con la dovuta calma la correttezza delle cifre notificategli, rateizzando fino ad un massimo di 5 rate con decorrenza della prima rata a febbraio 2014".

Inoltre "per la maggiorazione riservata allo Stato (0,30 centesimi al mq), potreste inglobarli nella prima rata con scadenza febbraio, oppure, se non fosse prorogabile la scadenza statale, mantenere la prima rata al 24 gennaio e rimodulare le altre con cadenza mensile".
Proposte e documenti regolarmente protocollati e su cui, ad oggi, nessuno ha ritenuto di dover esprimere un parere.