
società
Regione Puglia, “Prendersi cura di chi si prende cura”
Presentato il nuovo Servizio di supporto psicologico per i caregiver familiari
Gravina - lunedì 12 maggio 2025
10.05
Massimo impegno a sostegno delle fragilità da parte della Regione Puglia. È stato presentato il servizio di supporto psicologico per i caregiver familiari che – dicono dall'ente regionale- "rappresenta un tassello importante nelle politiche regionali di welfare integrato. Si tratta di un intervento innovativo con l'obiettivo di restituire ascolto, sostegno, strumenti e dignità a chi ogni giorno si prende cura degli altri e nello specifico di familiari non autosufficienti".
Infatti, il ruolo del caregiver familiare, la persona che quotidianamente si prende cura di un proprio caro, è diventato una delle colonne invisibili del sistema di welfare. Spesso però questo ruolo viene svolto nel silenzio, nella fatica, senza riconoscimenti adeguati.
E così- spiegano dal dipartimento welfare pugliese- "con il servizio vengono offerti colloqui individuali, percorsi di gruppo e consulenze a distanza, garantendo accesso gratuito e continuativo al supporto psicologico, con il coinvolgimento diretto di psicologi, assistenti sociali, medici di distretto e organizzazioni del Terzo Settore. Ogni ASL pugliese, in base alle caratteristiche del territorio, ha presentato un progetto operativo alla Regione".
Con il profilo del caregiver che è trasversale. Spesso è una donna, tra i 45 e i 65 anni, che si trova a gestire il lavoro, la cura dei figli e l'assistenza di un genitore non autosufficiente. In altri casi è un giovane che rinuncia agli studi, un coniuge anziano o un parente prossimo. Persone che affrontano un enorme carico emotivo, fisico ed economico, con un impatto diretto sulla propria salute mentale.
Il servizio sta operando su tutto il territorio regionale, con sportelli informativi, canali di accesso semplificati e l'integrazione con i servizi sociali e sanitari già attivi. Sono promossi anche percorsi sperimentali e gruppi di auto-mutuo aiuto, con l'intento di generare reti di sostegno, esperienze condivise e una nuova cultura della cura.
L'iniziativa si propone maggiormente come azione sociale volta a riconoscere, proteggere e valorizzare una delle forme più essenziali e invisibili di solidarietà quotidiana.
Infatti, il ruolo del caregiver familiare, la persona che quotidianamente si prende cura di un proprio caro, è diventato una delle colonne invisibili del sistema di welfare. Spesso però questo ruolo viene svolto nel silenzio, nella fatica, senza riconoscimenti adeguati.
E così- spiegano dal dipartimento welfare pugliese- "con il servizio vengono offerti colloqui individuali, percorsi di gruppo e consulenze a distanza, garantendo accesso gratuito e continuativo al supporto psicologico, con il coinvolgimento diretto di psicologi, assistenti sociali, medici di distretto e organizzazioni del Terzo Settore. Ogni ASL pugliese, in base alle caratteristiche del territorio, ha presentato un progetto operativo alla Regione".
Con il profilo del caregiver che è trasversale. Spesso è una donna, tra i 45 e i 65 anni, che si trova a gestire il lavoro, la cura dei figli e l'assistenza di un genitore non autosufficiente. In altri casi è un giovane che rinuncia agli studi, un coniuge anziano o un parente prossimo. Persone che affrontano un enorme carico emotivo, fisico ed economico, con un impatto diretto sulla propria salute mentale.
Il servizio sta operando su tutto il territorio regionale, con sportelli informativi, canali di accesso semplificati e l'integrazione con i servizi sociali e sanitari già attivi. Sono promossi anche percorsi sperimentali e gruppi di auto-mutuo aiuto, con l'intento di generare reti di sostegno, esperienze condivise e una nuova cultura della cura.
L'iniziativa si propone maggiormente come azione sociale volta a riconoscere, proteggere e valorizzare una delle forme più essenziali e invisibili di solidarietà quotidiana.