
La città
Rete museale, partenza lenta tra burocrazia e imprevisti
Marchetti: “Riporteremo a Gravina i reperti presenti ad Altamura”
Gravina - martedì 27 maggio 2014
13.49
Tra intoppi, lentezze burocratiche e ambiziosi progetti, la rete dei musei gravinesi attende ancora di vedere la luce. Prevista a breve – almeno questo l'auspicio dell'amministrazione comunale - la gara per l'ecomuseo dell'acqua e della pietra. Approvato l'avveniristico progetto dell'architetto e consulente Unesco, Pietro Laureano, si attende che gli uffici emanino il bando per la prima tranche dell'opera, riguardante i sentieri naturalistici, dalla zona di Capotenda a quella di Santo Stefano.
A seguire, la parte più onerosa del progetto: il recupero delle Sette Camere, per un costo complessivo di 500 mila euro. Doveva essere invece già fruibile da tempo il museo civico, riaperto oltre un anno fa, sia pure per una sera, per la presentazione del progetto della Pentagono sas di Bologna. Un'idea di museo multimediale che però finora è rimasta sulla carta: un imprevisto, ovvero delle infiltrazioni d'acqua che hanno rimandato la consegna dell'edificio, concesso in comodato d'uso dal capitolo cattedrale, agli architetti Marco Olmeda e Franco Rondelli. "Opere da iniziare entro l'anno, pena la perdita dei finanziamenti – dichiara l'assessore Laura Marchetti -, eventualità nella quale rassegnerò le dimissioni".
L'assessore tuttavia, rassicura tutti e annuncia due novità: la richiesta ufficiale del sindaco Alesio Valente alla Soprintendenza di portare a Gravina i nostri reperti ospitati dal museo di Altamura, e l'arrivo di fondi regionali per un primo intervento di recupero del parco archeologico di Botromagno. Nel frattempo, l'unico museo fruibile da parte dei turisti resta quello della Fondazione Ettore Pomarici Santomasi.
(fonte: Lifenews24 Magazine)
A seguire, la parte più onerosa del progetto: il recupero delle Sette Camere, per un costo complessivo di 500 mila euro. Doveva essere invece già fruibile da tempo il museo civico, riaperto oltre un anno fa, sia pure per una sera, per la presentazione del progetto della Pentagono sas di Bologna. Un'idea di museo multimediale che però finora è rimasta sulla carta: un imprevisto, ovvero delle infiltrazioni d'acqua che hanno rimandato la consegna dell'edificio, concesso in comodato d'uso dal capitolo cattedrale, agli architetti Marco Olmeda e Franco Rondelli. "Opere da iniziare entro l'anno, pena la perdita dei finanziamenti – dichiara l'assessore Laura Marchetti -, eventualità nella quale rassegnerò le dimissioni".
L'assessore tuttavia, rassicura tutti e annuncia due novità: la richiesta ufficiale del sindaco Alesio Valente alla Soprintendenza di portare a Gravina i nostri reperti ospitati dal museo di Altamura, e l'arrivo di fondi regionali per un primo intervento di recupero del parco archeologico di Botromagno. Nel frattempo, l'unico museo fruibile da parte dei turisti resta quello della Fondazione Ettore Pomarici Santomasi.
(fonte: Lifenews24 Magazine)