
Palazzo di città
Revocato il decreto di proroga degli incarichi: decaduti i dirigenti
La decisione assunta dal commissario prefettizio
Gravina - mercoledì 26 ottobre 2011
19.04
Sei giorni. Tanto è sopravvissuta a se stessa la scelta del commissario prefettizio Ciro Trotta di confermare, negli incarichi già ricoperti durante la sindacatura Divella, i responsabili di servizio alla guida dei vari dipartimenti di cui si compone la macchina amministrativa municipale.
Il ripensamento è maturato nella giornata del 25 ottobre, messo nero su bianco in un decreto che, in via di autotutela, annulla quello emanato poco meno di una settimana prima dallo stesso commissario.
Per capire, un passo indietro nel tempo, fino a fermarsi proprio al 19 d'ottobre. Quel giorno, il prefetto Trotta, tutto quanto ben valutato e considerato, sceglie formalmente di non spostare le pedine trovate sulla scacchiera di Palazzo di città. Per effetto della decisione, conservano ciascuno il proprio posto (ed ufficio) i tre responsabili di servizio già in carica: Amedeo Visci resta alla guida del Corpo di Polizia Municipale e mantiene, tra l'altro, la responsabilità dei servizi tecnici, ereditati da Felice Paolucci cui vengono riservate, nel solco della continuità, le funzioni di coordinamento del piano strategico "Area Vasta". A chiudere il cerchio, Francesco Parisi, riconfermato alla direzione "Finanze ed entrate", col compito di sovrintese anche, dal punto di vista gestionale, alle politiche per l'ambiente, l'agricoltura e le attività produttive. Nomine in regime di prorogatio, destinate a venir meno a fine anno, in coincidenza con la programmata nomina di quattro nuovi dirigenti, da assumere a tempo indeterminato. Poi, però, il codicillo (frutto di una modifica legislativa risalente al primo d'agosto) ci mette lo zampino, e la partita si riapre.
Cronaca: con decreto del 25 ottobre, il commissario prefettizio ha revocato il precedente decreto del 19 ottobre, dal momento che – si legge nel provvedimento – "il numero complessivo degli incarichi a contratto nella dotazione organica dirigenziale non può in ogni caso superare la percentuale del diciotto per cento della dotazione organica della qualifica dirigenziale a tempo indeterminato". Per cui, argomenta il Prefetto Trotta, "quantunque in una situazione necessitata, si prende atto che la natura cogente della norma non consente di conferire incarichi dirigenziali in misura superiore alla percentuale stabilita per legge".
Morale della favola: decreto revocato. Conseguenze pratiche: il Comune di Gravina resterà senza dirigenti a contratto fino a quando non si procederà alla pure già preventivate assunzioni a tempo determinato.
Il ripensamento è maturato nella giornata del 25 ottobre, messo nero su bianco in un decreto che, in via di autotutela, annulla quello emanato poco meno di una settimana prima dallo stesso commissario.
Per capire, un passo indietro nel tempo, fino a fermarsi proprio al 19 d'ottobre. Quel giorno, il prefetto Trotta, tutto quanto ben valutato e considerato, sceglie formalmente di non spostare le pedine trovate sulla scacchiera di Palazzo di città. Per effetto della decisione, conservano ciascuno il proprio posto (ed ufficio) i tre responsabili di servizio già in carica: Amedeo Visci resta alla guida del Corpo di Polizia Municipale e mantiene, tra l'altro, la responsabilità dei servizi tecnici, ereditati da Felice Paolucci cui vengono riservate, nel solco della continuità, le funzioni di coordinamento del piano strategico "Area Vasta". A chiudere il cerchio, Francesco Parisi, riconfermato alla direzione "Finanze ed entrate", col compito di sovrintese anche, dal punto di vista gestionale, alle politiche per l'ambiente, l'agricoltura e le attività produttive. Nomine in regime di prorogatio, destinate a venir meno a fine anno, in coincidenza con la programmata nomina di quattro nuovi dirigenti, da assumere a tempo indeterminato. Poi, però, il codicillo (frutto di una modifica legislativa risalente al primo d'agosto) ci mette lo zampino, e la partita si riapre.
Cronaca: con decreto del 25 ottobre, il commissario prefettizio ha revocato il precedente decreto del 19 ottobre, dal momento che – si legge nel provvedimento – "il numero complessivo degli incarichi a contratto nella dotazione organica dirigenziale non può in ogni caso superare la percentuale del diciotto per cento della dotazione organica della qualifica dirigenziale a tempo indeterminato". Per cui, argomenta il Prefetto Trotta, "quantunque in una situazione necessitata, si prende atto che la natura cogente della norma non consente di conferire incarichi dirigenziali in misura superiore alla percentuale stabilita per legge".
Morale della favola: decreto revocato. Conseguenze pratiche: il Comune di Gravina resterà senza dirigenti a contratto fino a quando non si procederà alla pure già preventivate assunzioni a tempo determinato.