
La città
Rigenerazione, affidato il primo appalto
Nove mesi per riqualificare il centro storico
Gravina - giovedì 27 marzo 2014
16.39
Il percorso è stato lungo ma alla fine, dopo sei mesi di lavoro, la commissione di gara ha affidato l'incarico per la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori per la rigenerazione dell'asse monumentale del centro storico. Sette le imprese che hanno preso parte alla gara tra cui tre società gravinesi. L'appalto infine è stato aggiudicato alla barese "Garibaldi s.r.l." che ha presentato l'offerta più vantaggiosa per l'Ente.
L'impresa barese dopo aver proposto il completamento dell'opera in appena 260 giorni, 105 in meno rispetto a quanto previsto dal bando, ha offerto un ribasso sull'importo dei lavori e della progettazione esecutiva, pari al 12,6% per un importo complessivo di 1.084.781,53 euro di cui 999.000 euro per i lavori, mentre 37.109,03 euro serviranno per far fronte alle spese per la progettazione esecutiva oltre ai 47.678,00 euro dovuti per oneri della sicurezza. Il tutto assoggettato all'imposta IVA come per legge.
Il progetto redatto dagli uffici comunali prevede il recupero e la riqualificazione degli spazi pubblici, il potenziamento dei sottoservizi e dell'arredo urbano, lungo l'asse che percorre le quattro piazze centrali, piazza Scacchi, piazza della Repubblica, piazza Plebiscito, piazza Benedetto XIII che uniscono i tre quartieri antichi della città: rione Piaggio, rione Civita e rione Fondovito. Secondo il progetto è prevista la manutenzione straordinaria dell'intera pavimentazione costituita da basole in pietra e la ripavimentazione di via Civita, l'adeguamento e il potenziamento dei sottoservizi della stessa strada, l'eliminazione delle barriere architettoniche, l'installazione della video sorveglianza, l'istituzione di aree pedonali e zone a traffico limitato, la sistemazione dell'arredo urbano.
Adesso, espletate le procedure e aggiudicata definitivamente la gara, la parola passa ai progettisti incaricarti dall'impresa barese a cui spetta il compito di redigere la progettazione esecutiva dell'opera e soprattutto di convincere la Soprintendenza archeologica che mesi fa aveva sollevando una lunga serie di eccezioni ai progetti comunali ribadendo in diverse occasioni "una puntuale valutazione di merito" degli interventi da realizzare poiché "non appaiono consoni al contesto storico dell'ambito interessato"
L'impresa barese dopo aver proposto il completamento dell'opera in appena 260 giorni, 105 in meno rispetto a quanto previsto dal bando, ha offerto un ribasso sull'importo dei lavori e della progettazione esecutiva, pari al 12,6% per un importo complessivo di 1.084.781,53 euro di cui 999.000 euro per i lavori, mentre 37.109,03 euro serviranno per far fronte alle spese per la progettazione esecutiva oltre ai 47.678,00 euro dovuti per oneri della sicurezza. Il tutto assoggettato all'imposta IVA come per legge.
Il progetto redatto dagli uffici comunali prevede il recupero e la riqualificazione degli spazi pubblici, il potenziamento dei sottoservizi e dell'arredo urbano, lungo l'asse che percorre le quattro piazze centrali, piazza Scacchi, piazza della Repubblica, piazza Plebiscito, piazza Benedetto XIII che uniscono i tre quartieri antichi della città: rione Piaggio, rione Civita e rione Fondovito. Secondo il progetto è prevista la manutenzione straordinaria dell'intera pavimentazione costituita da basole in pietra e la ripavimentazione di via Civita, l'adeguamento e il potenziamento dei sottoservizi della stessa strada, l'eliminazione delle barriere architettoniche, l'installazione della video sorveglianza, l'istituzione di aree pedonali e zone a traffico limitato, la sistemazione dell'arredo urbano.
Adesso, espletate le procedure e aggiudicata definitivamente la gara, la parola passa ai progettisti incaricarti dall'impresa barese a cui spetta il compito di redigere la progettazione esecutiva dell'opera e soprattutto di convincere la Soprintendenza archeologica che mesi fa aveva sollevando una lunga serie di eccezioni ai progetti comunali ribadendo in diverse occasioni "una puntuale valutazione di merito" degli interventi da realizzare poiché "non appaiono consoni al contesto storico dell'ambito interessato"