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Ospedale e Sanità

Sale a dieci il numero di vaccinazioni obbligatorie

Emiliano: "grave errore politico". Zullo: "necessario, rischio di contagio nei soggetti più deboli"

L'estensione abnorme dell'obbligatorietà dei vaccini da tre a dieci, suddivise in esavalente (Antipolio, Tetano, Difterite, Epatite B, Pertosse, Emofilo) e tetravalente (Parotite, Rosolia, Morbillo, Varicella), e il rafforzamento delle sanzioni in caso di inottemperanza, sta causando in Puglia un malcontento generale ed una sfiducia nei confronti della politica.

Si sono tenuti in Regione ben due incontri sul tema della Legge 119/17. Il primo si è svolto lunedì 28 agosto, presso l'assessorato alla Sanità. "La Regione Puglia è sempre stata favorevole all'obbligo vaccinale previsto dalla precedente legislazione che per un ventennio ha regolato senza particolari problemi la materia. - ha dichiarato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano nel primo confronto con i cittadini pugliesi contrari alla nuova normativa - La nuova legge sta seminando panico, creando sospetti e reazioni negative. Persino una regione come la Puglia, tra le più virtuose d'Italia in materia di vaccinazioni, da quando il Governo ha deciso di intervenire con tanta decisione, sta registrando un calo della propensione a vaccinarsi. Ciò che prima era normale e ben accetto dalle famiglie, oggi, a causa di una legge che sottopone i cittadini a sanzioni come la non iscrizione a scuola o multe in denaro, sta provocando l'effetto contrario. Un errore politico molto grave che purtroppo è stato commesso".
Ad intervenire sul tema è stato poi il Direttore di Dipartimento Giancarlo Ruscitti: "Dobbiamo applicare la nuova legge e come Regione stiamo cercando di alleviare la problematicità di tutte le famiglie e bambini sottoposti all'obbligo vaccinale. Come Regione non abbiamo nessun potere coercitivo, ma un dovere di spiegazione al cittadino dei vantaggi della vaccinazione e dei pericoli sia in caso di vaccinazione sia in caso di non vaccinazione. Fermo restando che i medici hanno tutto l'interesse a evitare che bambini potenzialmente a rischio vengano vaccinati contro il loro interesse".

Duro è stato l'attacco dei consiglieri regionali di Direzione Italia Ignazio Zullo e Luigi Manca, rispettivamente presidente e vicepresidente della III commissione Sanità: "Da medici, prima ancora che consiglieri regionali, consideriamo il decreto che ha imposto l'obbligatorietà delle vaccinazioni necessario nel momento in cui la percentuale di copertura era scesa a livelli tali da far correre il rischio di contagio i soggetti più deboli. Se non ci fosse stata una sciagurata campagna di disinformazione alimentata dai grillini, ai quali Emiliano tenta di scippare sempre gli argomenti, il governo centrale non sarebbe ricorso a questo provvedimento. Del resto, Emiliano, forse, non ricorda che prima che il ministro Lorenzin lo emanasse, in Consiglio regionale la proposta di renderli obbligatori in Puglia venne fatta dal suo partito: e il collega Amati, primo firmatario, oggi cosa pensa di questa boutade del suo presidente che decide autonomamente che la Regione Puglia deve accollarsi il costo legale di chi farà ricorso contro il decreto nazionale?".

Zullo ha richiesto inoltre una seduta monotematica e urgente del Consiglio regionale perché sia la massima assise a esprimersi in merito alle dichiarazioni del presidente regionale pugliese: "Che impegno di spesa viene assunto per far fronte ai ricorsi e quali avvocati saranno scelti e pagati, visto che ci sembra improbabile che l'Avvocatura regionale possa rappresentare in giudizio il privato cittadino? A meno che Emiliano non pensi che a costituirsi sia proprio la Regione e allora sarebbe davvero assurdo!".
Invoca invece le dimissioni dell'assessore alla Sanità: "è in gioco la salute della collettività. Quella "salute collettiva" che un Assessore regionale alla Sanità dovrebbe tutelare perché compito primario del ruolo che riveste. Le frasi dette, gli impegni presi con i NO VAX, in qualità proprio di assessore alla Sanità, sono dannose per i pugliesi e mortificanti per la scienza e per i medici. Mettere in discussione la legge sull'obbligatorietà dei vaccini per strizzare l'occhio ai grillini e fare un dispetto al governo nazionale è da irresponsabile!"

Un secondo confronto si è avuto in data 29 agosto 2017 presso la presidenza della Regione Puglia tra Emiliano, Ruscitti e alcuni componenti della Commissione Regionale Vaccini, durante il quale è stata ribadita la posizione della Regione Puglia circa la necessità di mettere in campo tutte le azioni organizzative ed informative, per raggiungere i livelli di coperture vaccinali previsti dal Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale 2017/2019, già recepito dalla Regione Puglia. A tal fine, si è ritenuto di prevedere un rafforzamento delle attività comunicative volte ad informare le famiglie sulla funzione insostituibile dei vaccini ed invitarle a vaccinare con consapevolezza i propri figli.
Si è ritenuto, inoltre, necessario programmare un adeguato supporto ai Servizi vaccinali delle AA.SS.LL. sotto il profilo organizzativo, per far fronte all'incremento presumibile della richiesta di prestazioni, garantendo al contempo un'adeguata informazione ai cittadini. Infine, per agevolare il compito delle famiglie, in merito agli adempimenti burocratici derivanti dalla normativa in questione, si sta definendo un percorso procedurale, condiviso con l'Ufficio Scolastico Regionale e i Comuni, finalizzato a fornire alle AA.SS.LL. gli elenchi degli iscritti per la successiva verifica dell'adempimento dell'obbligo vaccinale, i cui esiti saranno restituiti alle istituzioni scolastiche interessate.
Si conferma, quindi, il pieno convincimento e l'impegno da parte della Regione Puglia in merito alla necessità di raggiungere le coperture vaccinali tali da garantire l'ottimale protezione della salute della popolazione pugliese.
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