
Ospedale e Sanità
Salute: allergie di Primavera scatta l’SOS
In Italia sono colpite 12 milioni di persone. L'unico rimedio è consultare uno specialista
Gravina - giovedì 26 aprile 2012
11.48
Gli ultimi colpi di coda dell'inverno protrattosi sino a qualche giorno fa, per la gioia degli allergici, ha rallentato la diffusione di pollini nell'aria causa di occhi rossi, starnuti, tosse e pruriti. Ma chi soffre di allergia con i primi caldi e l'esplosione della primavera è consapevole che si tratta solo di un semplice rinvio, e ne inizia a subire gli effetti.
Secondo alcune statistiche sono 12 i milioni di italiani colpiti ogni anno da manifestazioni allergiche, con un aumento che negli ultimi dieci anni ha fatto registrare il passaggio dal 5 al 30% dell'intera popolazione residente, con particolare riferimento ai bambini. Si calcola, infatti, che avrebbero sofferto di almeno una reazione allergica più di un terzo dei ragazzi in età scolare.
Chi ne è colpito e cerca di curarsi sa che ad oggi è a disposizione una vasta gamma di farmaci di automedicazione che alleviano gli effetti e che possono essere suddivisi in due categorie: i decongestionanti e gli antistaminici. Ciascuno apporta dei benefici, ma come tutti i farmaci possono avere degli effetti collaterali più o meno rilevanti. Ma l'uso a lungo termine di preparati locali contenenti vasocostrittori, può anche provocare la comparsa di alterazioni della mucosa nasale, con effetti negativi duraturi (fino anche a parecchi mesi dopo la sospensione del trattamento). Per tali motivi, i decongestionanti per uso locale, come gocce e spray nasali, dovrebbero dunque essere assunti alla minima dose efficace. Gli allergologi raccomandano di limitarne l'impiego per periodi più brevi possibili e con la consapevolezza che gli effetti possono sentirsi anche a distanza di alcuni minuti dall'inalazione.
La seconda categoria, ovvero gli antistaminici invece, anche se non servono a curare direttamente l'allergia, come dice la parola stessa, bloccano gli effetti dell'istamina, al fine di dare sollievo in un tempo sufficientemente rapido. La tollerabilità dimostrata di questi antistaminici ne consiglia l'impiego con regolarità anche nei soggetti più deboli e quindi anche nei bambini già a partire dai 3 anni di età. Inoltre, le nuove generazioni di medicinali hanno eliminato gli effetti collaterali più fastidiosi come la bocca secca, o la sonnolenza indotta, che quasi impediva di assumere antistaminici di giorno.
Quale è la scelta migliore per curare la propria allergia o per ridurre i fastidiosi effetti?
Dipende dal singolo paziente e dal proprio medico o dal farmacista suggerire quale sia il farmaco o i farmaci giusti. È chiaro che se l'allergia si manifesta in maniera violenta e duratura è sempre conveniente rivolgersi quanto prima ad uno specialista allergologo.
Secondo alcune statistiche sono 12 i milioni di italiani colpiti ogni anno da manifestazioni allergiche, con un aumento che negli ultimi dieci anni ha fatto registrare il passaggio dal 5 al 30% dell'intera popolazione residente, con particolare riferimento ai bambini. Si calcola, infatti, che avrebbero sofferto di almeno una reazione allergica più di un terzo dei ragazzi in età scolare.
Chi ne è colpito e cerca di curarsi sa che ad oggi è a disposizione una vasta gamma di farmaci di automedicazione che alleviano gli effetti e che possono essere suddivisi in due categorie: i decongestionanti e gli antistaminici. Ciascuno apporta dei benefici, ma come tutti i farmaci possono avere degli effetti collaterali più o meno rilevanti. Ma l'uso a lungo termine di preparati locali contenenti vasocostrittori, può anche provocare la comparsa di alterazioni della mucosa nasale, con effetti negativi duraturi (fino anche a parecchi mesi dopo la sospensione del trattamento). Per tali motivi, i decongestionanti per uso locale, come gocce e spray nasali, dovrebbero dunque essere assunti alla minima dose efficace. Gli allergologi raccomandano di limitarne l'impiego per periodi più brevi possibili e con la consapevolezza che gli effetti possono sentirsi anche a distanza di alcuni minuti dall'inalazione.
La seconda categoria, ovvero gli antistaminici invece, anche se non servono a curare direttamente l'allergia, come dice la parola stessa, bloccano gli effetti dell'istamina, al fine di dare sollievo in un tempo sufficientemente rapido. La tollerabilità dimostrata di questi antistaminici ne consiglia l'impiego con regolarità anche nei soggetti più deboli e quindi anche nei bambini già a partire dai 3 anni di età. Inoltre, le nuove generazioni di medicinali hanno eliminato gli effetti collaterali più fastidiosi come la bocca secca, o la sonnolenza indotta, che quasi impediva di assumere antistaminici di giorno.
Quale è la scelta migliore per curare la propria allergia o per ridurre i fastidiosi effetti?
Dipende dal singolo paziente e dal proprio medico o dal farmacista suggerire quale sia il farmaco o i farmaci giusti. È chiaro che se l'allergia si manifesta in maniera violenta e duratura è sempre conveniente rivolgersi quanto prima ad uno specialista allergologo.