
La città
“San Giuseppe lavoratore”, un messaggio di speranza per il 1 maggio
Mons. Ricchiuti: “I giovani non siano rassegnati”
Gravina - venerdì 2 maggio 2014
9.46
Non rassegnarsi e non lasciarsi rubare la speranza di un futuro migliore, nonostante i tempi difficili per chi un lavoro non ce l'ha o rischia di perderlo.
Questo il messaggio lanciato dal primo maggio di "San Giuseppe Lavoratore", l'evento organizzato dall'associazione "Gravina solidale, insieme protagonisti", con il patrocinio della diocesi di Gravina, Altamura, Acquaviva delle Fonti, oltre che del Comune di Gravina, delle associazioni di categoria, dei sindacati e della cooperativa "Mastro Fighera" presso la statua del santo sita in zona Pip. Una giornata di riflessione in occasione della festa dei lavoratori, ma anche di ricreazione e di dimostrazione pratica della volontà del mondo del lavoro locale di reagire a una crisi occupazionale senza precedenti, partendo dalle realtà creative del territorio.
La serata è iniziata con una messa officiata da Sua Eccellenza mons. Giovanni Ricchiuti, sostenitore dell'iniziativa. "Chiediamo l'intercessione della Madonna e di San Giuseppe, esempio di santo lavoratore – ha affermato il presule nell'omelia – per non lasciarci prendere dallo scoraggiamento e rassegnarci a una situazione in cui il lavoro manca e l'economia spesso calpesta la persona umana. Preghiamo per i responsabili della cosa pubblica perché aiutino i giovani a non dover andare via. La zona Pip torni a essere un polmone di sviluppo". Infine la proposta, da parte del vescovo, di un appuntamento fisso ogni 30 aprile, per un convegno sulle tematiche sociali del territorio, seguito dalla ricorrenza del 1 maggio.
Dopo la cerimonia religiosa e i saluti del sindaco Alesio Valente, l'associazione di volontariato "Gravina solidale", rappresentata dal presidente Giuseppe Ferrante, ha voluto premiare alcune personalità del mondo imprenditoriale, sindacale e istituzionale: il cavalier Francesco Antonacci, il vicesindaco Gino Lorusso e il dirigente Nicola Cicolecchia.
Mentre la gente affollava gli stand degli operatori dell'enogastronomia locale, degli artigiani e dei giovani professionisti, come gli studenti dell'istituto di formazione, orientamento e ricerca "IFOR", la serata si è conclusa con l'esibizione sul palco della cover band "Pooh live".
Questo il messaggio lanciato dal primo maggio di "San Giuseppe Lavoratore", l'evento organizzato dall'associazione "Gravina solidale, insieme protagonisti", con il patrocinio della diocesi di Gravina, Altamura, Acquaviva delle Fonti, oltre che del Comune di Gravina, delle associazioni di categoria, dei sindacati e della cooperativa "Mastro Fighera" presso la statua del santo sita in zona Pip. Una giornata di riflessione in occasione della festa dei lavoratori, ma anche di ricreazione e di dimostrazione pratica della volontà del mondo del lavoro locale di reagire a una crisi occupazionale senza precedenti, partendo dalle realtà creative del territorio.
La serata è iniziata con una messa officiata da Sua Eccellenza mons. Giovanni Ricchiuti, sostenitore dell'iniziativa. "Chiediamo l'intercessione della Madonna e di San Giuseppe, esempio di santo lavoratore – ha affermato il presule nell'omelia – per non lasciarci prendere dallo scoraggiamento e rassegnarci a una situazione in cui il lavoro manca e l'economia spesso calpesta la persona umana. Preghiamo per i responsabili della cosa pubblica perché aiutino i giovani a non dover andare via. La zona Pip torni a essere un polmone di sviluppo". Infine la proposta, da parte del vescovo, di un appuntamento fisso ogni 30 aprile, per un convegno sulle tematiche sociali del territorio, seguito dalla ricorrenza del 1 maggio.
Dopo la cerimonia religiosa e i saluti del sindaco Alesio Valente, l'associazione di volontariato "Gravina solidale", rappresentata dal presidente Giuseppe Ferrante, ha voluto premiare alcune personalità del mondo imprenditoriale, sindacale e istituzionale: il cavalier Francesco Antonacci, il vicesindaco Gino Lorusso e il dirigente Nicola Cicolecchia.
Mentre la gente affollava gli stand degli operatori dell'enogastronomia locale, degli artigiani e dei giovani professionisti, come gli studenti dell'istituto di formazione, orientamento e ricerca "IFOR", la serata si è conclusa con l'esibizione sul palco della cover band "Pooh live".