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Ospedale e Sanità
Sanità Territoriale, Conca: “Sulla riabilitazione la Murgia è abbandonata”
Il consigliere comunale dei Cittadini Gravinesi scrive al DG Asl Fruscio per segnalare criticità
Gravina - mercoledì 14 maggio 2025
9.26 Comunicato Stampa
Il consigliere comunale dei Cittadini Mario Conca ha deciso di scrivere al direttore generale dell'Asl Luigi Fruscio per segnalare le gravi criticità per l'accesso alla riabilitazione ambulatoriale che – ha detta del consigliere comunale – stanno penalizzando i cittadini del territorio. Ecco la nota stampa del rappresentante dei Cittadini Gravinesi.
"Sulla riabilitazione la Murgia è abbandonata. Pazienti intrappolati nelle liste d'attesa e rischio scippo di posti letto a favore di Triggiano".
«Con l'istituzione del nuovo Dipartimento di Riabilitazione della ASL Bari ci si aspettava una gestione più efficiente e uniforme dei percorsi riabilitativi territoriali, una maggiore integrazione con gli ospedali e un rafforzamento dell'assistenza ai pazienti post-acuti e cronici. Invece, la realtà sul territorio murgiano è ancora una volta desolante.»
A denunciarlo è Mario Conca, già consigliere regionale e attualmente consigliere comunale a Gravina in Puglia, che ha scritto ufficialmente al Direttore Generale della ASL Bari, dott. Luigi Fruscio, per segnalare le gravi criticità nell'accesso alla riabilitazione ambulatoriale ex art. 25, che stanno penalizzando decine di cittadini del territorio.
«Chi necessita di riabilitazione – spiega Conca – spesso non riesce a prenotare né presso il PTA né presso l'Ospedale della Murgia. Le liste d'attesa superano i 90 giorni e nel frattempo le richieste scadono (pare abbiano validità trimestrale). Inizia così un circolo vizioso che annulla il diritto alla cura: bisogna farsi rifare l'impegnativa, sperare che si liberi un posto e intanto si peggiora. Il tutto è aggravato dal fatto che i distretti non funzionano in modo omogeneo: a Santeramo si fa in un modo, ad Altamura in un altro, a Gravina in un altro ancora. E non sempre viene data la possibilità di essere inseriti in lista con il modello di consenso predisposto dalla dott.ssa Ventura, che ringrazio per la disponibilità, perché le informazioni sono poco chiare».
A Gravina, denuncia ancora Conca, non esiste alcuna struttura privata convenzionata che possa offrire un'alternativa ai servizi pubblici, costringendo gli utenti a spostarsi in altri comuni o a rinunciare del tutto al trattamento.
Ma la preoccupazione maggiore riguarda la possibile perdita dei posti letto di riabilitazione inizialmente previsti presso l'Ospedale della Murgia. «A dicembre si parlava di 4 posti attivabili subito, con possibilità di arrivare a 8. Ora mi giunge voce che si starebbe pensando di dirottarli su Triggiano. Sarebbe una scelta inaccettabile. Quei posti servono qui, a supporto delle unità operative di neurologia, ortopedia, otorinolaringoiatria e chirurgia. Senza una struttura riabilitativa a monte, si perde l'efficacia dell'intero percorso di cura».
Conca chiede trasparenza sulle scelte della Direzione Strategica e invita a riconsiderare ogni eventuale riprogrammazione che vada a svantaggio della popolazione murgiana.
«Non possiamo più accettare che la Murgia sia trattata come territorio di serie B. Occorre invertire la rotta e farlo in fretta, i murgiani non meritano disparità nell'assistenza sanitaria».
"Sulla riabilitazione la Murgia è abbandonata. Pazienti intrappolati nelle liste d'attesa e rischio scippo di posti letto a favore di Triggiano".
«Con l'istituzione del nuovo Dipartimento di Riabilitazione della ASL Bari ci si aspettava una gestione più efficiente e uniforme dei percorsi riabilitativi territoriali, una maggiore integrazione con gli ospedali e un rafforzamento dell'assistenza ai pazienti post-acuti e cronici. Invece, la realtà sul territorio murgiano è ancora una volta desolante.»
A denunciarlo è Mario Conca, già consigliere regionale e attualmente consigliere comunale a Gravina in Puglia, che ha scritto ufficialmente al Direttore Generale della ASL Bari, dott. Luigi Fruscio, per segnalare le gravi criticità nell'accesso alla riabilitazione ambulatoriale ex art. 25, che stanno penalizzando decine di cittadini del territorio.
«Chi necessita di riabilitazione – spiega Conca – spesso non riesce a prenotare né presso il PTA né presso l'Ospedale della Murgia. Le liste d'attesa superano i 90 giorni e nel frattempo le richieste scadono (pare abbiano validità trimestrale). Inizia così un circolo vizioso che annulla il diritto alla cura: bisogna farsi rifare l'impegnativa, sperare che si liberi un posto e intanto si peggiora. Il tutto è aggravato dal fatto che i distretti non funzionano in modo omogeneo: a Santeramo si fa in un modo, ad Altamura in un altro, a Gravina in un altro ancora. E non sempre viene data la possibilità di essere inseriti in lista con il modello di consenso predisposto dalla dott.ssa Ventura, che ringrazio per la disponibilità, perché le informazioni sono poco chiare».
A Gravina, denuncia ancora Conca, non esiste alcuna struttura privata convenzionata che possa offrire un'alternativa ai servizi pubblici, costringendo gli utenti a spostarsi in altri comuni o a rinunciare del tutto al trattamento.
Ma la preoccupazione maggiore riguarda la possibile perdita dei posti letto di riabilitazione inizialmente previsti presso l'Ospedale della Murgia. «A dicembre si parlava di 4 posti attivabili subito, con possibilità di arrivare a 8. Ora mi giunge voce che si starebbe pensando di dirottarli su Triggiano. Sarebbe una scelta inaccettabile. Quei posti servono qui, a supporto delle unità operative di neurologia, ortopedia, otorinolaringoiatria e chirurgia. Senza una struttura riabilitativa a monte, si perde l'efficacia dell'intero percorso di cura».
Conca chiede trasparenza sulle scelte della Direzione Strategica e invita a riconsiderare ogni eventuale riprogrammazione che vada a svantaggio della popolazione murgiana.
«Non possiamo più accettare che la Murgia sia trattata come territorio di serie B. Occorre invertire la rotta e farlo in fretta, i murgiani non meritano disparità nell'assistenza sanitaria».