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Redazionale

Seconda edizione di Archè

Dal 2 al 9 settembre si parla di archeologia. Mirabella, La Rocca, Bianchini e Radiodervish tra gli ospiti

Torna Archè, il festival dell'archeologia organizzato dall'assessorato all'espressività artistiche del Comune di Gravina.

La prima edizione si era conclusa con una promessa da parte del soprintendente Luigi La Rocca: "Dobbiamo restituire il patrimonio alla comunità. Gravina da sempre è al centro del dibattito scientifico tra le più importanti università e costituisce una tappa obbligata per gli studiosi di archeologia. Ecco perché, nonostante lo scempio perpetrato in questi anni, le campagne di scavo non si sono mai interrotte".

Quest'anno Archè parte proprio dal patrimonio gravinese, ponendolo al centro di numerosi dibattiti che vedranno tra i protagonisti esponenti del mondo universitario e culturale.

Il programma della giornata inaugurale, lunedì 2 settembre in piazza cattedrale, prevede, dopo l'apertura ufficiale del festival e i saluti del sindaco Alesio Valente e all'assessore alla cultura Laura Marchetti, un convegno incentrato sull'importanze e l'utilità dei festival dell'archeologia. Tra i relatori sono in programma gli interventi di Giuseppe Colafati, sindaco di Poggiardo; Elenia Spagna, direttrice del Festival Internazionale di Archeologia per ragazzi; Corrado Notario, responsabile scientifico del Museo diffuso di Cavallino.

Per la seconda giornata, invece, si cambia location e ci si sposta presso il castello svevo per parlare delle nuove ricerche a Vagnari. Durante la conferenza introdotta da Agostino Giglio, presidente della Fondazione Ettore Pomarici Santomasi, sono previsti gli interventi di Tracy Prowse, McMaster University del Canada. A seguire, gli Etnikàntaro in concerto.

E il castello svevo farà anche da cornice alla proiezione del corto "L'appuntamento" di Gianpiero Alicchio l'attore e regista gravinese che sta spopolando in diversi festival di cinema internazionale e che a giugno scorso ha ricevuto il Globo d'oro come miglior corto in gara. Alla fine della proiezione Alicchio sarà intervistato da Mariapaola De Santis. A chiudere la serata, i Radicanto in concerto.

Il quarto appuntamento della rassegna, probabilmente il più importante, è in programma per giovedì 5 settembre sempre presso il castello svevo con il convegno "Oltrememorie", un confronto tra Franco Rondelli, responsabile del progetto di allestimento del Nuovo Museo Archeologico; Pietro Laureano, responsabile del progetto dei percorsi naturalistici del Museo dell'Acqua e della Pietra e i progettisti del laboratorio partecipato Syssitia. Le conclusioni sono affidate a Luigi La Rocca, Soprintendente per i Beni Archeologici Regione Puglia. Al termine, il castello si riempirà di magia con i ritmi orientali dei Radiodervish in concerto.

Venerdì 6 settembre si torna in piazza per incontrare Michele Mirabella che fa tappa a Gravina per presentare il libro "Cantami, o mouse. Il mondo di oggi spiegato dagli antichi". Sul palco insieme all'autore saliranno la dirigente dell'istituto tecnico "Bachelet" Antonella Sarpi e l'assessore alla cultura Laura Marchetti. A chiudere la serata un "concerto a sorpresa".

Ancora libri e grandi autori in piazza cattedrale con Luca Bianchini che presenta il suo libro "Io che amo solo te". Colloquiano Alba Pappalardi e Mariagiovanna Turturo.

Con l'appuntamento domenicale invece torna Presenze- Assenze. Presso san Nicola della Tufara alle 19.30 sarà inaugurata la sesta edizione del progetto d'arte e cultura dei luoghi. Sino al 30 novembre sarà possibile osservare le installazioni artistiche di arte contemporanea nella gravina realizzate da artisti provenienti da diverse città italiane. L'evento è organizzato dell'associazione culturale "Amici della Fondazione E. Pomarici Santomasi".

Archè si chiude lunedì 9 settembre presso il castello svevo con lo "spettacolo cosmico: osservazione e descrizione del cielo ad occhio nudo tra miti e leggende". La serata introdotta da Angela Zavaglia, dell'Università della Calabria prevede una lezione magistrale di Franco Piperno, dell'università calabrese.
A seguire la chiusura ufficiale del festival con il conferimento della menzione Arché.

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