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La città
Senza le due telecamere distrutte nei pressi del Bastione Medievale ora chi controllerà cosa succederà sul ponte?
Ancora episodi di vandalismo e ancora ragazzi protagonisti
Gravina - domenica 8 ottobre 2017
Si ritorna a parlare di telecamere, di video sorveglianza, di sistemi di deterrenza e di tutto quello che oggi la tecnologia mette a disposizione del pubblico e del privato per difendersi dal vandalismo, dai furti e per tutelare il proprio bene personale.
Una questione che ha scatenato l'opinione pubblica dividendola quasi su tutto. C'è chi vuole un'azione di prevenzione più incisiva in città, soprattutto a difesa dei luoghi di aggregazione, di pregio e di interesse comune, e c'è chi invece continua a considerarne il loro aumento non proprio necessario per risolvere la questione ordine pubblico.
Certo, i ripetuti furti negli Istituti scolastici, nel palazzo di Città e non ultimo l'atto di vandalismo alle due telecamere a protezione e tutela del ponte acquedotto e all'ingresso della chiesa rupestre di Santa Maria degli Angeli hanno fatto storcere il naso un po' a tutti.
Proprio quest'ultimo episodio deve far riflettere sul come oggi ci sia un vero attacco al bene pubblico. Dalla dinamica dell'accaduto fino ai suoi risvolti.
La scorsa settimana dei ragazzi, almeno questo dimostrano i filmati di altre telecamere poste nelle vicinanze, si sono introdotti da Cavato San Marco e scavalcando un piccolo muretto hanno raggiunto le telecamere posizionate su un muro adiacente al Bastione Medievale. Le hanno divelte e poi gettate nella "gravina" come testimoniato da un signore lì presente e che ha assistito all'accaduto.
Telecamere, queste, di vitale importanza in quanto le uniche che monitoravano l'ingresso all'habitat rupestre e ponte acquedotto. Una zona, questa, che con il pianoro di Madonna della Stella sono prese d'assalto da ragazzini che spesso utilizzano grotte ed anfratti per consumare alcolici (questo dimostrano i rifiuti che puntualmente si ritrovano nelle aree citate).
Averle rimosse espone ora l'area intera a pericoli di vandalismo e ad altri danni collaterali. È evidente, stando alle dichiarazioni rilasciate dai gestori del Bastione Medievale, che l'area andrebbe meglio protetta e soprattutto ci vorrebbe una presenza maggiore da parte sia dei Vigili Urbani che delle Forse di Polizia, soprattutto nei fine settimana dove tanta gente e turisti si riversa nell'area. Troppe le autovetture che parcheggiano nell'area archeologica, troppe moto che scorazzano indisturbate e troppa la sporcizia che ogni settimana fa "brutta" mostra dei nostri tesori.
Gli stessi gestori del Bastione si auspicano che le telecamere vengano presto riposizionate e che ad esse se ne aggiungano altre che coprano un raggio maggiore. Che le stesse vengano meglio comunicate con appositi cartelli e che l'area rupestre sia dotata finalmente di contenitori porta rifiuti.
Una questione che ha scatenato l'opinione pubblica dividendola quasi su tutto. C'è chi vuole un'azione di prevenzione più incisiva in città, soprattutto a difesa dei luoghi di aggregazione, di pregio e di interesse comune, e c'è chi invece continua a considerarne il loro aumento non proprio necessario per risolvere la questione ordine pubblico.
Certo, i ripetuti furti negli Istituti scolastici, nel palazzo di Città e non ultimo l'atto di vandalismo alle due telecamere a protezione e tutela del ponte acquedotto e all'ingresso della chiesa rupestre di Santa Maria degli Angeli hanno fatto storcere il naso un po' a tutti.
Proprio quest'ultimo episodio deve far riflettere sul come oggi ci sia un vero attacco al bene pubblico. Dalla dinamica dell'accaduto fino ai suoi risvolti.
La scorsa settimana dei ragazzi, almeno questo dimostrano i filmati di altre telecamere poste nelle vicinanze, si sono introdotti da Cavato San Marco e scavalcando un piccolo muretto hanno raggiunto le telecamere posizionate su un muro adiacente al Bastione Medievale. Le hanno divelte e poi gettate nella "gravina" come testimoniato da un signore lì presente e che ha assistito all'accaduto.
Telecamere, queste, di vitale importanza in quanto le uniche che monitoravano l'ingresso all'habitat rupestre e ponte acquedotto. Una zona, questa, che con il pianoro di Madonna della Stella sono prese d'assalto da ragazzini che spesso utilizzano grotte ed anfratti per consumare alcolici (questo dimostrano i rifiuti che puntualmente si ritrovano nelle aree citate).
Averle rimosse espone ora l'area intera a pericoli di vandalismo e ad altri danni collaterali. È evidente, stando alle dichiarazioni rilasciate dai gestori del Bastione Medievale, che l'area andrebbe meglio protetta e soprattutto ci vorrebbe una presenza maggiore da parte sia dei Vigili Urbani che delle Forse di Polizia, soprattutto nei fine settimana dove tanta gente e turisti si riversa nell'area. Troppe le autovetture che parcheggiano nell'area archeologica, troppe moto che scorazzano indisturbate e troppa la sporcizia che ogni settimana fa "brutta" mostra dei nostri tesori.
Gli stessi gestori del Bastione si auspicano che le telecamere vengano presto riposizionate e che ad esse se ne aggiungano altre che coprano un raggio maggiore. Che le stesse vengano meglio comunicate con appositi cartelli e che l'area rupestre sia dotata finalmente di contenitori porta rifiuti.