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La città
Sit-in del Caba in via Garibaldi
Ancora troppe le barriere architettoniche in città.
Gravina - martedì 11 marzo 2014
09.48
Cabina elettrica da un lato e scivolo dall'altro. Un tratto di marciapiedi troppo stretto quello in via Garibaldi tra il civico 39 e 41. Troppo stretto anche per chi transita a piedi, ma soprattutto per coloro che sono in carrozzina.
A nulla sono servite le ripetute segnalazioni e si è resa così necessaria un'azione dimostrativa forte. Nella mattinata di lunedì, Urbano Lazzari, presidente del CABA Gravina, e un altro giovane ragazzo, si sono incatenati su questo tratto di strada per puntare i riflettori sul problema delle barriere architettoniche in città, per suscitare l'interesse dell'opinione pubblica e dell'amministrazione comunale.
Il marciapiedi di via Garibaldi è solo un'esempio ma restano tanti i punti della paese ancora inaccessibili a cittadini con disabilità motoria. "Il problema di via Garibaldi è facilmente risolvibile con la sostituzione dello scivolo con il marciapiedi", ha affermato Urbano Lazzari, "ma a Gravina c'è ancora troppo immobilismo per quanto riguarda le barriere architettoniche".
Nonostante il ristretto numero di manifestanti e la non poca indifferenza dei passanti, la protesta non è stata affatto un fallimento. "Il dirigente Stasi, contattato telefonicamente dal consigliere Varrese, ha spiegato che da giorni ha dato incarico all'ufficio di far eseguire i lavori", ha reso noto Lazzari, "stessa versione dei fatti è stata data anche dall'assessore Santomasi, che ha richiesto l'intervento di una ditta nell'arco di 24 ore".
Attendono quindi fiduciosi la pronta sistemazione del marciapiedi ma qualora la faccenda non venga risolta nei tempi stabiliti promettono di scendere ancora una volta in campo. Se anche questa volta alle parole non seguissero i fatti la protesta continuerà davanti ai cancelli di palazzo di città proprio martedì pomeriggio, approfittando della visita dell'assessore regionale alla salute Elena Gentile.
A nulla sono servite le ripetute segnalazioni e si è resa così necessaria un'azione dimostrativa forte. Nella mattinata di lunedì, Urbano Lazzari, presidente del CABA Gravina, e un altro giovane ragazzo, si sono incatenati su questo tratto di strada per puntare i riflettori sul problema delle barriere architettoniche in città, per suscitare l'interesse dell'opinione pubblica e dell'amministrazione comunale.
Il marciapiedi di via Garibaldi è solo un'esempio ma restano tanti i punti della paese ancora inaccessibili a cittadini con disabilità motoria. "Il problema di via Garibaldi è facilmente risolvibile con la sostituzione dello scivolo con il marciapiedi", ha affermato Urbano Lazzari, "ma a Gravina c'è ancora troppo immobilismo per quanto riguarda le barriere architettoniche".
Nonostante il ristretto numero di manifestanti e la non poca indifferenza dei passanti, la protesta non è stata affatto un fallimento. "Il dirigente Stasi, contattato telefonicamente dal consigliere Varrese, ha spiegato che da giorni ha dato incarico all'ufficio di far eseguire i lavori", ha reso noto Lazzari, "stessa versione dei fatti è stata data anche dall'assessore Santomasi, che ha richiesto l'intervento di una ditta nell'arco di 24 ore".
Attendono quindi fiduciosi la pronta sistemazione del marciapiedi ma qualora la faccenda non venga risolta nei tempi stabiliti promettono di scendere ancora una volta in campo. Se anche questa volta alle parole non seguissero i fatti la protesta continuerà davanti ai cancelli di palazzo di città proprio martedì pomeriggio, approfittando della visita dell'assessore regionale alla salute Elena Gentile.