
Politica
Somme Covid, FI: risposta giunta non convince
Controreplica dei berlusconiani: “Comune prova a giustificare l’ingiustificabile”.
Gravina - venerdì 27 giugno 2025
8.58
Continua la polemica sulle 518mila euro di fondi statali erogati per l'emergenza covid e non spese dal Comune di Gravina che dovrà restituire allo Stato,
Sulle somme covid non spese, la risposta dell'amministrazione comunale non ha convinto il coordinamento cittadino di Forza Italia che ha sentito l'obbligo di replicare a quanto detto dalla giunta guidata da Fedele Lagreca. Ecco nel dettaglio le obiezioni dei berlusconiani.
"Apprendiamo con stupore il comunicato del Comune di Gravina in Puglia, il quale continua a sostenere che fossero somme "vincolate e non utilizzabili". Questo è semplicemente falso.
Infatti:
L'art. 13 del D.L. 4/2022 (convertito L. 25/2022) estendeva fino al 31 dicembre 2022 la possibilità per i Comuni di impegnare i fondi COVID non spesi nel 2020/21, purché destinati alle finalità originariamente previste (sostegno alle perdite di gettito e spese COVID); Il Ministero dell'Economia e della Finanze, con regolamenti pubblicati dalla Ragioneria Generale dello Stato, ha stabilito che la rendicontazione telematica e la certificazione dell'utilizzo delle risorse da parte degli enti locali dovevano essere presentate entro il 31 maggio 2023, pena sanzioni dal 80% al 100% delle somme non certificate.
In concreto, il Comune di Gravina poteva e doveva:
·Pubblicare bandi pubblici entro il 31 dicembre 2022 (ad esempio per imprese in difficoltà riduzione di tributi, supporto a famiglie);
· Utilizzare in modo trasparente le risorse entro fine 2022;
·Rendicontare entro il 31 maggio 2023, rispettando così pienamente la legge e scongiurando la restituzione di 518.094,34 € (come da Determina n. 567 del 19/06/2025);
Invece è stato attivato solo l'aiuto "Sostegno a famiglie (canoni, utenze) art. 53 D.L. 73/2021" nell'ottobre 2022, la Giunta comunale ha emanato un avviso pubblico (reiterato rispetto a un precedente) per l'assegnazione di contributi a nuclei familiari bisognosi, per il pagamento di canoni di locazione e utenze domestiche (luce, acqua, gas, TARI) ai Cittadini con ISEE ≤ € 15.000, patrimonio mobiliare ≤ € 8.000.
Ritenere oggi che quei fondi fossero "non utilizzabili" significa non solo ignorare la realtà, ma negare una plateale omissione politica e amministrativa. Il Comune ha scelto – volontariamente o per negligenza – di non intervenire, lasciando risorse pubbliche ingiustificatamente inutilizzate.
Forza Italia chiede:
· Perché non sono stati indetti bandi pubblici per utilizzare quei fondi, come fatto in decine di comuni italiani?
·Chi decide in Comune, quando si sancirà una presa di responsabilità politica anche a livello contabile?
·Perché si perseguono scuse tecniche invece di ammettere una vera incapacità gestionale?
Riteniamo che i cittadini meritano chiarezza e contezza sull'uso delle loro risorse.
Gravina non merita l'indifferenza.
Merita competenza, concretezza e rispetto per ogni euro pubblico che arriva alla città.
Noi continueremo a vigilare, a denunciare e a proporre, perché le risorse pubbliche non sono un optional né una voce da restituire per comodità: sono un diritto della comunità.
Il segretario
Antonio Surico
Sulle somme covid non spese, la risposta dell'amministrazione comunale non ha convinto il coordinamento cittadino di Forza Italia che ha sentito l'obbligo di replicare a quanto detto dalla giunta guidata da Fedele Lagreca. Ecco nel dettaglio le obiezioni dei berlusconiani.
"Apprendiamo con stupore il comunicato del Comune di Gravina in Puglia, il quale continua a sostenere che fossero somme "vincolate e non utilizzabili". Questo è semplicemente falso.
Infatti:
L'art. 13 del D.L. 4/2022 (convertito L. 25/2022) estendeva fino al 31 dicembre 2022 la possibilità per i Comuni di impegnare i fondi COVID non spesi nel 2020/21, purché destinati alle finalità originariamente previste (sostegno alle perdite di gettito e spese COVID); Il Ministero dell'Economia e della Finanze, con regolamenti pubblicati dalla Ragioneria Generale dello Stato, ha stabilito che la rendicontazione telematica e la certificazione dell'utilizzo delle risorse da parte degli enti locali dovevano essere presentate entro il 31 maggio 2023, pena sanzioni dal 80% al 100% delle somme non certificate.
In concreto, il Comune di Gravina poteva e doveva:
·Pubblicare bandi pubblici entro il 31 dicembre 2022 (ad esempio per imprese in difficoltà riduzione di tributi, supporto a famiglie);
· Utilizzare in modo trasparente le risorse entro fine 2022;
·Rendicontare entro il 31 maggio 2023, rispettando così pienamente la legge e scongiurando la restituzione di 518.094,34 € (come da Determina n. 567 del 19/06/2025);
Invece è stato attivato solo l'aiuto "Sostegno a famiglie (canoni, utenze) art. 53 D.L. 73/2021" nell'ottobre 2022, la Giunta comunale ha emanato un avviso pubblico (reiterato rispetto a un precedente) per l'assegnazione di contributi a nuclei familiari bisognosi, per il pagamento di canoni di locazione e utenze domestiche (luce, acqua, gas, TARI) ai Cittadini con ISEE ≤ € 15.000, patrimonio mobiliare ≤ € 8.000.
Ritenere oggi che quei fondi fossero "non utilizzabili" significa non solo ignorare la realtà, ma negare una plateale omissione politica e amministrativa. Il Comune ha scelto – volontariamente o per negligenza – di non intervenire, lasciando risorse pubbliche ingiustificatamente inutilizzate.
Forza Italia chiede:
· Perché non sono stati indetti bandi pubblici per utilizzare quei fondi, come fatto in decine di comuni italiani?
·Chi decide in Comune, quando si sancirà una presa di responsabilità politica anche a livello contabile?
·Perché si perseguono scuse tecniche invece di ammettere una vera incapacità gestionale?
Riteniamo che i cittadini meritano chiarezza e contezza sull'uso delle loro risorse.
Gravina non merita l'indifferenza.
Merita competenza, concretezza e rispetto per ogni euro pubblico che arriva alla città.
Noi continueremo a vigilare, a denunciare e a proporre, perché le risorse pubbliche non sono un optional né una voce da restituire per comodità: sono un diritto della comunità.
Il segretario
Antonio Surico