
Editoriale
Chi vuol far saltare il forum di Gravinalife?
Appello ai lettori. Salviamo la libertà d'espressione e il diritto di critica
Gravina - domenica 8 luglio 2012
21.40
Lello Nicoletti e' amico mio. Felice e' amico mio. E lo sono anche Fedele, Grazia, Ciccio, Pinuccio e tutti quelli che, pur nell'anonimato, giorno dopo giorno fanno del forum di Gravinalife una piazza virtuale in cui dare corpo a problemi reali, utilizzando il linguaggio crudo della realtà, non lesinando critiche all'indirizzo del potere che le istituzioni incarnano e neppure a noi giornalisti, cani da guardia di una verità non sempre custodita con attenzione e rigore.
Quelle critiche ci aiutano a fare meglio il nostro lavoro. Crediamo che quelle critiche dovrebbero aiutare anche le istituzioni a fare meglio il proprio, di lavoro. Per questo da anni ci battiamo, a volte contro tutto e tutti, perché questi spazi di dialogo e confronto dialettico anche aspro non conoscano fine ne' confini, se non quello della libertà e del rispetto altrui e dell'altrui pensiero.
Oggi, come purtroppo altre volte in passato, quel limite e' stato violentemente superato. E lo scudo dell'anonimato e' stato utilizzato per accusare uno di noi, uno di voi, il nostro amico Lello Nicoletti, di difendere posizioni politicamente indifendibili, di non essere coerente con le proprie affermazioni, di rubare lo stipendio e forse pure altro.
Non ho bisogno di aggiungere commenti: quello che Lello Nicoletti, esponendosi in prima persona, ha postato in risposta a chi per sminuirne il pensiero, condivisibile o meno che fosse, lo ha accusato delle peggiori nefandezze, e' anche il mio. Pardon: il nostro, dell'intera redazione. Da una settimana, in una città che non e' la mia ma che mi ha accolto come se fossi suo figlio, mi e' stato affidato di reggere le sorti, dal punto di vista editoriale, d'uno dei principali tra i media delle Murge. Ho accettato con orgoglio, e con la paura di non riuscire nel compito, ed in qualche modo di deludere le aspettative e la fiducia dei tanti giovani collaboratori che mi affiancano e del loro più anziano editore.
E' per questo che oggi ci metto la faccia e la firma e dico: non ci sto, non ci stiamo. Non ci sto, non ci stiamo al gioco di chi, con la violenza delle parole e le ombre del nascondimento, vuol togliere il diritto di parola, di espressione, di critica, all'intero forum. Nei giorni scorsi c'è stato chi, dall'alto del suo ruolo istituzionale, ha definito Gravinalife un sito internet molto seguito. Ci dispiace deluderlo: siamo una testata giornalistica. Raccontiamo fatti, azzanniamo i polpacci dei potenti, diamo voce a chi non ne ha. Dobbiamo migliorare: miglioreremo. Ma intanto andiamo avanti. E chiediamo al forum una dimostrazione di forza e di maturita': da oggi i commenti volgari, calunniatori e vigliacchi, specie se anonimi, saranno immediatamente rimossi. E' l'unica regola che ci diamo: rispettare il prossimo, far finire la mossa libertà dove comincia quella degli altri.
Ci auguriamo sarete al nostro fianco in questa battaglia: ne abbiamo bisogno non soltanto noi, ma molto probabilmente Gravina e la sua democrazia.
Quelle critiche ci aiutano a fare meglio il nostro lavoro. Crediamo che quelle critiche dovrebbero aiutare anche le istituzioni a fare meglio il proprio, di lavoro. Per questo da anni ci battiamo, a volte contro tutto e tutti, perché questi spazi di dialogo e confronto dialettico anche aspro non conoscano fine ne' confini, se non quello della libertà e del rispetto altrui e dell'altrui pensiero.
Oggi, come purtroppo altre volte in passato, quel limite e' stato violentemente superato. E lo scudo dell'anonimato e' stato utilizzato per accusare uno di noi, uno di voi, il nostro amico Lello Nicoletti, di difendere posizioni politicamente indifendibili, di non essere coerente con le proprie affermazioni, di rubare lo stipendio e forse pure altro.
Non ho bisogno di aggiungere commenti: quello che Lello Nicoletti, esponendosi in prima persona, ha postato in risposta a chi per sminuirne il pensiero, condivisibile o meno che fosse, lo ha accusato delle peggiori nefandezze, e' anche il mio. Pardon: il nostro, dell'intera redazione. Da una settimana, in una città che non e' la mia ma che mi ha accolto come se fossi suo figlio, mi e' stato affidato di reggere le sorti, dal punto di vista editoriale, d'uno dei principali tra i media delle Murge. Ho accettato con orgoglio, e con la paura di non riuscire nel compito, ed in qualche modo di deludere le aspettative e la fiducia dei tanti giovani collaboratori che mi affiancano e del loro più anziano editore.
E' per questo che oggi ci metto la faccia e la firma e dico: non ci sto, non ci stiamo. Non ci sto, non ci stiamo al gioco di chi, con la violenza delle parole e le ombre del nascondimento, vuol togliere il diritto di parola, di espressione, di critica, all'intero forum. Nei giorni scorsi c'è stato chi, dall'alto del suo ruolo istituzionale, ha definito Gravinalife un sito internet molto seguito. Ci dispiace deluderlo: siamo una testata giornalistica. Raccontiamo fatti, azzanniamo i polpacci dei potenti, diamo voce a chi non ne ha. Dobbiamo migliorare: miglioreremo. Ma intanto andiamo avanti. E chiediamo al forum una dimostrazione di forza e di maturita': da oggi i commenti volgari, calunniatori e vigliacchi, specie se anonimi, saranno immediatamente rimossi. E' l'unica regola che ci diamo: rispettare il prossimo, far finire la mossa libertà dove comincia quella degli altri.
Ci auguriamo sarete al nostro fianco in questa battaglia: ne abbiamo bisogno non soltanto noi, ma molto probabilmente Gravina e la sua democrazia.